LA LEGGENDA DELLA MUSICA YAQUI

Le tradizioni e la spiritualità degli Indiani d'America
Avatar utente
shanti
Amministratore
Messaggi: 12616
Iscritto il: 06/09/2008, 12:00

LA LEGGENDA DELLA MUSICA YAQUI

Messaggioda shanti » 16/05/2012, 20:05


Moltissimi inverni fa, ancor prima che gli indiani Yaquis (o Yoeme, cioè "Popolo delle Persone") incontrassero l'uomo bianco, la mia gente non conosceva quello che voi chiamate Dio. Per noi esisteva solamente Seataka, cioè la forza espressa attraverso ogni forma, animata e non, che popolava l'universo. Seataka, per gli Yaquis, è considerato il dono che le persone possiedono quando nascono e può significare molte cose: il potere del tempo, la saggezza degli animali, delle piante, della vita, la possibilità di ogni persona di poter fare cose che nessun'altra può fare; ma le parole non sono sufficienti a descrivere l'intero significato di Seataka.

Un giorno alcuni Yaquis, mentre attraversavano un bosco fitto di vegetazione, notarono in una radura un albero molto strano. Non c'era un solo alito di vento, eppure sembrava che le foglie di quell'albero danzassero sussurrando un canto magico. La luce miracolosa del tramonto allungava le ombre, penetrando sin dentro l'anima dei colori. Quei raggi, così intensi e caldi, disegnarono un'espressione di stupore sui volti degli Yaquis, che rimasero lì, immobili, incerti tra il timore e la curiosità. Ma dopo un po', la voglia di conoscere fu più grande della paura. Così l'intero gruppo si avvicinò a quell'albero straordinario. Si resero subito conto di trovarsi al cospetti di una creatura davvero speciale: essa non emetteva rumori, ma cantava con parole strane, incomprensibili. Un linguaggio suadente e melodico.

Gli Yaquis si convinsero che quello era un segno premonitore per il destino del loro popolo. Ci voleva qualcuno con occhi che sanno guardare e orecchie che sanno ascoltare per decifrare quel messaggio misterioso. Allora tutti pensarono all'Anziana del Sapere, una vecchia sciamana che con i suoi poteri riusciva a comprendere linguaggi di ogni genere. Lei parlava col suono cristallino dell'acqua, con l'armonico soffio del vento, coi fiori bisbiglianti e coi piccoli e grandi animali che vivono in natura.
Gli Yaquis, dopo due giorni di cammino, trovarono l'Anziana e le raccontarono ciò che avevano visto e udito. La Vecchia Sapiente li guardò fissamente, uno ad uno, e vedendo che gli occhi di quegli uomini non mentivano, decise di seguirli, affinché la condussero nel luogo dove anch'essa potesse vedere ed ascoltare il magico albero.
Quando la donna arrivò sul posto, l'albero inizio subito a parlarle con note magiche ed ancestrali. E cantò parole che le travissero il cuore, trasformando in tristezza il suo stupore. Alcune lacrime scorsero tra i solchi rugosi che le scarabocchiavano il viso. Solo poche lacrime, tra cui un accenno di sorriso.

Di colpo l'albero tacque e la Sapiente cantilenò per sua voce.
Bene, molti Yaquis accettarono la premonizione dell'albero che cantava, ma molti altri la rifiutarono, rifugiandosi nel corpo accogliente della Madre Terra, dove ancora oggi continuano la loro vita primordiale: loro sono le formiche! E' proprio in questi luoghi segreti che esiste il mondo primordiale del Popolo delle Persone, le loro radici, le loro tradizioni. Un luogo che si chiama Surem Yoania, dove si è liberi di vivere tra sogno e realtà.

Fernando Eros Caro Nativo Yaqui


:emtc106:
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Torna a “Indiani d'America”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

cron