John Fire Lame Deer

Le tradizioni e la spiritualità degli Indiani d'America
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John Fire Lame Deer

Messaggioda shanti » 18/04/2012, 12:39

Noi Sioux spendiamo molto tempo pensando alle cose quotidiane che nelle nostre menti si intersecano con quelle spirituali.
Vediamo nel mondo intorno a noi molti simboli che ci insegnano il significato della vita.
Abbiamo un detto che dice che l'uomo bianco vede così poco, perché deve vedere soltanto con un occhio.
Vediamo molto più di ció che voi notate. Potreste notarlo anche voi se voleste, ma siete solitamente troppo occupati.
Noi Indiani viviamo in un mondo di simboli e immagini dove lo spirito e l'ordinario sono una cosa sola... Noi proviamo a capirli non con la testa ma con il cuore.
- John Fire Lame Deer

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Scoprendo Tahca Ushte (Cervo Zoppo)…

Lame Deer (Cervo Zoppo), traduzione inglese del suo nome in lakota che è Tahca Ushte (Táhca Hušte, pronunciato /tá-hhca hušte/), noto anche come John Fire o John (Fire) Lame Deer e successivamente come The Old Man (L’Uomo Vecchio), nacque nel 1900 o nel 1903 (le fonti sono discordi) nella riserva indiana di Rosebud (Rosebud Indian Reservation) nel Sud Dakota (U.S.A.) e ivi morì nel 1976.

Era un "Uomo Santo" (holy man) della tribù dei Sioux Oglala-Lakota e apparteneva alla Società Heyoka (Società dei Contrari; per chiarimenti leggere: http://www.farwest.it/?p=329). Oltre che "Uomo Santo" e scrittore, Lame Deer nella sua vita è stato anche, come ha scritto nella sua autobiografia, clown (e cavalcatore) di rodeo, proprietario di un ranch, mandriano, ladro (di auto), agente di polizia della riserva e pittore.

Suo padre si chiamava Silas Fire Let-Them-Have-Enough, mentre sua madre era nota come Sally Red Blanket (Coperta Rossa). Seguendo il costume lakota, Lame Deer visse con i suoi nonni apprendendo da loro tutte le antiche tradizioni del suo popolo, fino all’età di 6 o 7 anni, dopo di che fu mandato in una scuola vicina alla sua famiglia e lì rimase fino all’età di 14 anni. Venne poi condotto in uno dei collegi gestiti dall’U.S. Bureau of Indian Affaire per la gioventù indiana.
Questi collegi furono ideati per "civilizzare" i Nativi Americani dopo la loro forzata introduzione nelle riserve. La vita di Lame Deer da ragazzo fu aspra e selvaggia; viaggiò e lavorò come cavalcatore prima e come clown (rodeo clown) poi nei rodei. Secondo la sua personale descrizione, divenne un bevitore ed un accanito giocatore d’azzardo oltre che un donnaiolo, e una volta seguitò per molti giorni a dedicarsi al furto d’auto e al bere smoderatamente.

Alla fine, trovò per caso la casa dove l’originaria pipa della pace, consegnata ai Lakota dalla "mitica" e "soprannaturale" Donna Vitello del Bisonte Bianco (White Buffalo Calf Woman), era conservata; Lame Deer rimase molto sorpreso quando il custode della pipa gli raccontò che la pipa lo aveva atteso per molto tempo. Questo episodio impresse una svolta nella vita di Lame Deer, il quale mise radici e iniziò la sua nuova vita come wichasha wakan (“Uomo della Medicina”, o più precisamente “Uomo Santo”). Lame Deer entrò poi a far parte della Società Heyoka, che impone agli adepti l’obbligo di dire il contrario di quanto si vuole intendere, di fare il contrario di quanto è stato domandato, e, generalmente, di comportarsi in modo contrario al senso comune.

Dopo essersi trasferito nella Riserva di Pine Ridge (Pine Ridge Reservation) e aver viaggiato per tutta la nazione, Lame Deer acquistò notorietà sia presso i Lakota che presso il pubblico americano quando la cultura e la spiritualità indigena stavano attraversando un periodo di rinascita che il movimento psichedelico degli anni ’60 doveva ancora distruggere. Lame Deer partecipò spesso agli eventi dell’American Indian Movements, inclusi i sit-in alle Black Hills, terra che appartiene legalmente ai Lakota (che considerano le Black Hills come l’asse del mondo) e che era stata ripresa dal governo statunitense a seguito della scoperta dell’oro. Dopo la sua morte, nel 1976, l’eredità spirituale di Lame Deer sarebbe passata a suo figlio, Archie Fire Lame Deer, anch’egli divenuto un rispettatissimo wachasha wakan; la tradizione di famiglia continua oggi attraverso i figli di Archie.


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Re: John Fire Lame Deer

Messaggioda mariposa azul » 19/04/2012, 18:56

E' lui che ha scritto il libro delle carte dei Lakota. Non conoscevo la sua biografia. Grazie Shanti un grande
"Noi Indiani viviamo in un mondo di simboli e immagini dove lo spirito e l'ordinario sono una cosa sola... Noi proviamo a capirli non con la testa ma con il cuore."
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Re: John Fire Lame Deer

Messaggioda shanti » 19/04/2012, 19:27

Le carte sono opera di Archie Fire, il figlio. Un abbraccio e grazie per i segni che lasci... che non sono puzzolenti come quelli dei gatti. :emtc8:
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Re: John Fire Lame Deer

Messaggioda mariposa azul » 19/04/2012, 19:37

:emtc8: :emtc110: com'è buona lei!!!!
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