Alban eiler - Ostara - 21 marzo

L'Equinozio di primavera, è uno dei due momenti dell’anno
in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio (la parola equinozio deriva
dal latino “aequus nox”, notte uguale). Astronomicamente
l’equinozio di primavera (in gallese “Alban Eiler”, luce della
Terra) è il momento in cui il sole si trova al di sopra dell’equatore
celeste. L’Equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno e
quello di primavera l’esatto opposto: è l’inizio della metà luminosa, quando le
ore di luce superano le ore di buio. E’ il primo giorno della primavera, la
stagione della rinascita, associata presso varie culture a concetti come fertilità,
resurrezione, inizio, o meglio, nuovo inizio. Alban Eiler è il momento
della rinascita anche dei nuovi progetti, è il momento in cui è possibile
realizzare quei sogni che sono nati nel periodo freddo. E’ il momento adatto
per aprirsi ai sentimenti e viverli nella loro totalità,rinascere con la Natura
e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita che sboccia e si
manifesta in tutte le sue forme. Non dimentichiamo che le
festività avevano sempre una duplice valenza: la prima riferita ai mutamenti
ciclici stagionali della terra ai quali corrispondeva un ugual simbologia per i
mutamenti nell’animo dell’umano.

La festività viene chiamata anche Ostara.
Ostara trae il suo nome dalla Dea della primavera, il cui nome in latino è appunto Eostre.
In questo giorno si festeggia il risveglio della natura, il ritorno della vegetazione, i primi fiori, gli uccellini che costruiscono i loro nidi e danno il via a nuove vite. Tutti simboli che negli anni hanno portato alla mente, concetti come nascita, resurrezione,
fertilità.
Simbolicamente Ostara rappresenta la maturazione del seme germogliato ad Imbolc. Le nostre intenzioni sono ormai pronte a tramutarsi in azione. E' anche tempo di dare il via a nuovi progetti, concretizzare i propri sogni o quanto meno provarci. Soprattutto è tempo di mettere in pratica quanto appreso dalle meditazioni invernali, portando quanto appreso all'esterno.
Celebrare Ostara
Un buon metodo per celebrare in modo semplice ed in sintonia con la natura è quello di utilizzare l'uovo, simbolo primario di Ostara e della rinascita. In questo caso, all'interno
del rito, l'uovo rappresenterà il nostro potenziale interiore, nato ad Imbolc e pronto ad emergere.
Basterà quindi dipingere delle uova, che in seguito mangeremo durante il
pranzo di Ostara o se lo si preferisce alla fine del "rito" ovviamente con colori non tossici, esprimendo attraverso simboli e disegni ciò che desideriamo per i prossimi mesi.

Un altro modo può essere quello di decorare casa con fiori freschi, ghirlande, uova colorare, etc...Sempre con le uova, se si ha un giardino, dopo la bollitura e la pittura, si possono interrare fino al successivo equinozio.
Per chi desidera piccoli gesti comunque efficaci, andranno bene le classiche pulizie di primavera, questa volta fatte con la consapevolezza eliminare ciò che non va più
rappresenta simbolicamente l'eliminazione di scorie e situazioni negative dalla
nostra vita. Naturalmente oltre alla pulizia fisica si procederà anche a quella energetica.
Le passeggiate all'aria aperta, dove basterà respirare i nuovi profumi e sentire il potere della natura che si risveglia per ritrovare la sintonia con la terra. Preparare
qualcosa con le proprie mani, va bene un dolce o per chi preferisce altri tipi di espressione artistica, un dipinto, una scultura. Qualcosa che andrà fatta non per il risultato ma per il semplice piacere di fare. Giocare con i proprio animale domestico se se ne ha uno. Dedicargli del tempo, pulirlo, dargli da mangiare. La Dea ed il Dio
apprezzeranno sicuramente.
Leggenda
Alla Dea Eostre, e quindi ad Ostara è legata una particolare leggenda che narra di una lepre che per piacere alla Dea iniziò a lasciarle in giro delle uova, decorate con i colori dell'arcobaleno. I doni furono tanto apprezzati che Eostre chiese alla piccola lepre di andare in giro per il mondo a donare le uova agli esseri umani.
E' curioso ma la simbologia di uova e lepre è molto diffusa in alcuni paesi come ad esempio la Cina ed il Giappone. Le leggende ad essa legate variano a seconda delle tradizioni. La più nota è quella di una piccola lepre la cui sagoma pare sia visibile attraverso i "disegni" che appaiono in superficie sulla luna.

Curiosità
Il termine equinozio, viene dal termine latino "equus nox" e significa "uguale notte". Indica quindi che notte e giorno avranno stessa durata.
Per l'antica Roma nel mese di Marzo ricorreva il Capodanno.
Oestara è detta anche Alban Eiler, ovvero luce della terra.
Uno dei metodi più diffusi per festeggiare un tempo, era quello di accendere dei fuochi rituali sulle colline. Il senso era quello di osservarne la durata per capire
quanto fruttifera sarebbe stata la terra.
Idea universalmente diffusa era quella della nascita del mondo da un uovo cosmico.
Gli equinozi, avendo parità di ore tra luce e sole erano particolarmente cari ai druidi,
che in questi giorni erano soliti officiare cerimonie.
In alchimia l'uovo simboleggia il vaso mistico in cui si compie la traformazione.
La pianta sacra dell'equinozio è il trifoglio. Simbolo dell'irlanda che è stato erroneamente attribuito a San Patrizio ma che deriva in realtà dall'antichissimo simbolo della triskele.

Corrispondenze
Divinità: Dee giovani e Dei morti e risorti:
Persefone, Kore, Blodeuwedd, Cybele, Gaia, Iside, Cernunno, Tammuz, Osiride, Mitra
I cibi tipici di questo giorno sono le uova, le torte di mele, latte, miele e biscotti.
I colori sono il giallo, il rosa, il verde e tutti i colori pastello.
Erbe e fiori sono le margherite, le violette, il dente di leone, il gelsomino e la rosa., Trifoglio, croco, bucaneve, narciso
Pietre: Opale, acquamarina, quarzo e pietra di luna
Infine i simboli sono l'uovo, l’unicorno, il coniglio, le croci a braccia uguali (meglio se inscritte in un cerchio), piante e fiori, farfalle.
