Pensieri di Aivanhov

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Rubis
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda Rubis » 03/03/2012, 6:44

:emtc35: :emtc35: :emtc35:

Pensiero del giorno sabato 3 marzo 2012.

"Vista la natura del lavoro che egli svolge con i suoi discepoli,
un Maestro spirituale ha bisogno di sapere su chi poter contare.
E può contare soltanto su quegli esseri che hanno un profondo
bisogno di liberarsi, di vincere le proprie debolezze. Quanto
agli altri, non si fa illusioni: ben presto questi lo
abbandoneranno o cercheranno perfino di nuocergli. Tuttavia, dal
momento che sono venuti, egli li accetta, deve lasciare loro una
possibilità; cerca così di aiutarli, poiché non ignora quanto
sia difficile l’esistenza di ciascuno: forse essi non hanno
avuto delle buone condizioni, dei buoni esempi. Ma la realtà è
questa, ed egli sa cosa debba aspettarsi.
Dunque, quando una nuova persona si presenta a lui, un Maestro
spirituale non si interessa al suo rango sociale, ai suoi diplomi
e alle sue ricchezze. L’importante, per lui, è il suo ideale,
il modello al quale quella persona tenta di conformarsi. Ed è
ciò che egli cerca di scoprire non solo dalle sue parole, ma
anche dal suo sguardo, dai suoi gesti e da tutto ciò che emana
da lei, poiché è attraverso quei segni, a volte impercettibili,
che essa si rivela veramente. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov
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shanti
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda shanti » 05/03/2012, 10:41

Pensiero del giorno lunedi 5 marzo 2012.

"Gli esseri umani hanno della vita una concezione molto semplice:
tutto ciò che esiste deve servire ai loro bisogni. Se possono,
sfruttano anche altre creature, e in tutti i modi possibili.
Quanto alla natura, essa esiste solo per questo: essere
sfruttata. Se potessero asservire anche il Signore, non si
farebbero scrupoli. Perlomeno, non credendo in Dio, i
materialisti e gli atei Lo lasciano tranquillo. Ma i credenti,
cos'altro fanno il più delle volte se non assillarlo con le
proprie esigenze e cercare di utilizzarlo per le imprese più
egoistiche?
Quanto a voi, cercate di capire che sarete dei veri
spiritualisti solo quando vi metterete al servizio del Signore. A
quel punto, non avrete nemmeno più bisogno di chiedergli
qualcosa. Perché? Perché a partire dal momento in cui vi
metterete al Suo servizio, Egli vi farà beneficiare delle Sue
ricchezze, le vere ricchezze, quelle che non si alterano mai e
che niente e nessuno potrà togliervi. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Rubis
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda Rubis » 08/03/2012, 6:29

:emtc110: :emtc110: :emtc11


Pensiero del giorno giovedi 8 marzo 2012.

"Grazie alla sua scienza e alla sua saggezza, che fama
straordinaria aveva acquisito ai suoi tempi re Salomone! Eppure,
cosa diceva? «Dov'è molta saggezza c'è molto affanno, e chi
accresce il suo sapere accresce il suo dolore». Questo dimostra
che la saggezza e il sapere non rendono necessariamente felici.
Infatti, la luce che ci è data dalla saggezza e dal sapere
inizialmente ci arreca preoccupazioni e inquietudini: fa apparire
quello che spesso si preferirebbe non vedere. E anche se il
saggio rappresenta un ideale umano da raggiungere, la sola
saggezza non può dare la felicità. La felicità ci viene data
dall’amore, non dalla saggezza.
Occorre dunque amare per essere felici. Sì, ma amare secondo
saggezza. Ecco perché amore e saggezza sono collegati: la
saggezza dà la propria luce all’amore, e l’amore dà il
proprio calore alla saggezza… Perché, sapete, la saggezza è
così fredda! Perciò, amore e saggezza si aiutano a vicenda, e
l’uomo che li possiede vive in quella pienezza che si chiama
“verità”."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
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Angel
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda Angel » 08/03/2012, 20:42

Bellissimo!!!!! Grazie Rubis ti abbraccio :emtc9:
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda drago-lontra blu » 12/03/2012, 20:14

Dove troveremo degli esseri che accettino di morire per vivere? Che cosa risponderà la Natura a questa nostra domanda? Tutti avete visto delle farfalle, ma quanti di voi hanno seriamente riflettuto sul grande segreto che la Natura ha inscritto in esse, e su ciò che ha voluto dire con la trasformazione del bruco in farfalla?

A modo suo, il bruco è anche un grande filosofo; un giorno si mette a riflettere su se stesso: si trova brutto, pesante, prosaico, e decide di trasformarsi.
Allora inizia a penetrare profondamente all’interno di se stesso, e si chiude in un bozzolo. Qui, forze sconosciute si mettono al lavoro e a poco a poco lo trasformano...
E un giorno, dal bozzolo in cui si era rinchiuso, ecco uscire una farfalla con una veste meravigliosa, con le ali che le permettono di volare di fiore in fiore e di assaporare gioie sottili. Quando questa creatura era un bruco, la si perseguitava perché distruggeva le piante; divenuta farfalla, la si cerca per ammirarla, e il suo cibo si trova già pronto nei fiori: essa non prende nulla che non le sia destinato.
......................

La metamorfosi del bruco in farfalla è un processo che ha il suo equivalente nella nostra vita psichica.

Sappiate lavorare sulla vostra aura affinché questa riceva solo correnti favorevoli, creando così intorno a voi una sorta di campo magnetico che vi protegge e influenza beneficamente gli esseri che avvicinate. In realtà, ciò che gli altri avvertono, è una presenza, la presenza degli esseri spirituali che sono stati attirati della vostra aura.

L’essere umano inizia a concentrarsi, a meditare, e soprattutto a preparare un bozzolo per proteggere il proprio lavoro interiore; da quel bozzolo un giorno uscirà una farfalla. Per noi, quel bozzolo è l’aura.

Chi prende coscienza della potenza dell’aura, chi lavora sulla propria aura, non “mangia” più gli esseri, così come la farfalla non mangia più le foglie, ma si nutre del nettare dei fiori. Essere un uomo comune o un Iniziato corrisponde a un diverso modo di nutrirsi.

Quando meditate, che cosa fate? Siete come una crisalide: vi chiudete in un bozzolo, e a quel punto, in voi avvengono trasformazioni di ogni genere. Ma non siete ancora una farfalla, poiché il vostro lavoro non è sufficiente: siete tornati alle vostre occupazioni... Qualche tempo dopo, vi chiudete nel vostro bozzolo, tessete alcuni fili spirituali, ma di nuovo i vostri doveri vi chiamano e voi interrompete il lavoro... Finalmente, un giorno, uscite come farfalla! Questo significa che potete attingere ciò che vi è di più sottile nei cuori e nelle anime di tutte le donne e di tutti gli uomini, senza mangiarli e senza sciuparli.

La farfalla, simbolo di trasformazione e di resurrezione.
L’ho osservato: è meditando che ci si trasforma. In una vera meditazione, il vostro volto deve rischiararsi, illuminarsi. Se nessun cambiamento si verifica, non state resuscitando. In ogni meditazione, in voi deve aumentare la luce. È quella luce che entra nell’edificazione del vostro corpo di gloria, e un giorno voi resusciterete. E chi è resuscitato, vive una vita nuova: ha altri penseri, altri desideri, un altro comportamento.

La farfalla è un simbolo dell’anima che è uscita da tutte le limitazioni, ed è questa la vera resurrezione.
Non bisogna credere che vi sia una resurrezione per il corpo fisico: vi è semplicemente il risveglio in se stessi di qualcosa che si era addormentato e che, un giorno, dopo un lungo lavoro di maturazione, risorge alla luce.

La parte inferiore dell’uomo rappresenta il bruco che distrugge le foglie. Secondo la logica del bruco, il mondo intero è stato fatto per lui, è questo gli dà il diritto di saccheggiare tutto senza preoccuparsi delle leggi della Natura che, del resto, ai suoi occhi non esistono.

La parte superiore rappresenta la farfalla che è libera di volare, di nutrirsi di nettare e di gioire della bellezza della natura. Rappresenta il discepolo della Scienza divina.

.......................

Attraverso il lavoro spirituale, potete riuscire a sbarazzarvi di tutto ciò che vi disturba, e potete anche ringiovanire. Ma prima, occorre produrre delle trasformazioni nel campo psichico, ossia nella volontà, nel cuore, nell’intelletto, nell’anima e nello spirito. È da qui che le trasformazioni si propagano in seguito nel corpo fisico.

Il bruco che si trasforma in farfalla è un simbolo. Tutti i veri discepoli della Scienza iniziatica desiderano e pensano solo a questo: trasformarsi in farfalla. Vogliono uscire dallo stato di bruco. Tale stato è uno stadio dell’evoluzione attraverso il quale tutti gli esseri umani devono passare. Per alcuni, quel periodo è più breve, per altri più lungo, ma tutti devono passare di lì.

Per ogni essere umano arriva il giorno in cui egli sente di dover morire alla vita limitata del bruco – vita nella quale non poteva comprendere nulla dello splendore del mondo – per nascere a una vita di farfalla, a una vita di gioia, di bellezza e di libertà.

Se il bruco si ostina a continuare per più di 40 giorni la sua vita di bruco, muore; ma se digiuna e si chiude in un bozzolo, avviene la sua metamorfosi in farfalla.

La saggezza consiste nel considerare le difficoltà e le prove come degli inseguitori che sono mandati dalla Provvidenza, e che ci stanno alle calcagna per obbligarci a percorrere strade lungo le quali faremo grandi scoperte.

È la nostra rinuncia a forme inferiori di vita che ci rende sempre più vivi e ci avvicina alla resurrezione.

Per vivere nella bellezza, si deve morire alla bruttezza; per vivere nell’amore, si deve morire all’odio; per vivere nella luce, si deve morire alle tenebre.
....................

Se vivete unicamente con la coscienza della separatività, con la convinzione di essere sempre separati, lontani dalla vita universale, allora sarete sempre nelle illusioni, lotterete, soffrirete e non troverete mai pace. Se invece uscirete da quella filosofia, se farete almeno degli sforzi per uscirne, incomincerete a sentirvi penetrare dalla vita universale, e vivrete nello spazio infinito, nell’eternità. È qualcosa di talmente straordinario che all’inizio non si capisce cosa stia accadendo... Ma accade semplicemente che si è ritrovata finalmente la realtà, la vita divina.

Quando uno yogi giunge a calmare tutto in sé, anche a fermare il pensiero – perché nel suo movimento, anche il pensiero fa rumore – allora ode la voce del silenzio che è la voce della sua natura divina.

Se migliorerete il vostro modo di vivere, dentro di voi inizierà a risvegliarsi una memoria. Senza aver letto nulla, saprete tutto: sarà la vera memoria che verrà a stabilirsi in voi!

Per colui che sa vivere divinamente, tutto il sapere millenario che si è registrato in lui inizia ad affiorare, ed egli possiede la vera conoscenza. :emtc2:

– Omraam Mikhaël Aïvanhov
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prema
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda prema » 13/03/2012, 8:47

Perché siamo venuti ad incarnarci sulla Terra? Per conoscerci. Sì, perché l’essere umano, in quanto spirito, in quanto scintilla scaturita dal grembo del Creatore, non si conosce. Si conosce nel mondo divino, in alto, ma deve anche conoscersi in basso, attraverso la materia, e ci riesce soltanto dopo molte difficoltà, dopo molte prove.

Avete visto un gatto giocare con la propria coda? Non sapendo che quella è la sua coda, la morde, e poi è stupito di ciò che sente.

Anche voi, come quel gatto, un giorno scoprirete l’esistenza dell’estremità del vostro essere, là, nel piano fisico; non sapete che cosa sia, quindi mordete, e ovviamente urlate perché vi rendete conto che quella “coda” che si muove è una parte di voi.

Un essere umano non si limita a ciò che di lui si vede; egli è un’entità che vive in tutte le regioni dello spazio, e deve imparare chi è veramente.

Per il momento, deve cercare di conoscersi attraverso la materia, attraverso il suo corpo fisico, e questo è ciò che rende la sua vita talmente difficile, ma anche talmente degna di essere vissuta.

OMRAAM MICHAIL AIVHANOV
Io sono ciò che sono per merito di ciò che tutti noi siamo

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Mary
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda Mary » 14/03/2012, 9:28

Pensiero del giorno mercoledi 14 marzo 2012.

"Se di notte vi capita di essere svegliati da un rumore (il
telefono che squilla, un oggetto che cade, una finestra chiusa
male che sbatte, qualcuno che bussa alla vostra porta), voi non
vi precipitate così, nel buio, per fronteggiare la situazione.
Istintivamente, la prima cosa che fate è accendere la luce per
poter vedere. Ebbene, dovete avere anche lo stesso comportamento
prudente in qualunque altra circostanza della vita.
Sì, in qualsiasi circostanza dovete iniziare accendendo la
luce; e “accendere la luce” significa non essere precipitosi
nell'agire, ma entrare in se stessi e chiedere l’aiuto del
Cielo per trovare le soluzioni migliori. Se non avete la luce,
andrete vagando senza meta, busserete a ogni genere di porta,
proverete tutti i mezzi, ma invano. Non dimenticate mai che
l’essenziale è saper accendere la luce in voi! Grazie a quella
luce, eviterete molti danni e molte perdite di tempo. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov

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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda aquilabaleno » 14/03/2012, 15:25

Bellissimo quest'ultimo pensiero. Accendere la luce.
Per chi vuole c'è anche un intero canale youtube dedicato alla fratellanza bianca, lascio un pensiero anch'io.

"...ma quelli che sperano nell’Eterno acquistan nuove forze, s’alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s’affaticano." Isaia, 40,31

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Rubis
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda Rubis » 15/03/2012, 8:56

Bellissimo... video... Grazieee... Bacione a tutti...
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Rubis
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Re: Pensieri di Aivanhov

Messaggioda Rubis » 15/03/2012, 8:58

:emtc5: :emtc5: :emtc5:

Pensiero del giorno giovedi 15 marzo 2012.

"Sforzatevi di dare il primo posto al Signore. Ponetelo al di
sopra di tutti i vostri desideri e di tutti i vostri interessi
personali: sentirete avvenire in voi molte trasformazioni
benefiche, e soprattutto diverrete un mondo organizzato.
Dare il primo posto al Signore, metterlo a capo del proprio
essere, significa trovare un punto di equilibrio incrollabile.
Quando un oggetto è stato agganciato saldamente, lo si può
agitare in tutti i sensi ed esso ritornerà automaticamente alla
sua posizione di equilibrio; se invece non viene agganciato
saldamente, l'oggetto cade. Lo stesso vale per noi esseri umani.
Finché non abbiamo fortemente stabilito in Dio il nostro punto
d’appoggio, qualsiasi piccolo sconvolgimento sopraggiunga nella
nostra esistenza, può farci perdere l’equilibrio. Ma il giorno
in cui impareremo a riporre tutto il nostro amore, la nostra fede
e la nostra speranza nel Creatore, qualunque cosa ci accada,
rimarremo saldi e resistenti. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov
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