La capanna del sudore

Le tradizioni e la spiritualità degli Indiani d'America
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shanti
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La capanna del sudore

Messaggioda shanti » 24/07/2009, 20:31

Dopo la Sacra Pipa, vi racconto la Capanna del Sudore.

Inipi - La Capanna Sudatoria

È il rituale più antico, nessuno degli altri riti piò essere praticato senza la purificazione nella Capanna Sudatoria, ed è per ciò che l'Inipi precede tutte le pratiche spirituali dei Lakota. Oltre alla purificazione spirituale e fisica può avere differenti altri scopi, come può essere anche solo fine a se stesso.

Il termine deriva dalla parola Inipo = devi purificarti. Il rituale si svolge nella capanna detta Onikare.
La sua struttura è costituita da 12 o 16 rami di salice orientati secondo le Direzioni Cardinali.
È a forma di cupola, ed è cinta da quattro livelli di rami orizzontali simboleggianti i periodi della Creazione e tutto ciò che il numero quattro rappresenta.
La sua forma sferica è il simbolo dell'universo intero, rappresenta Madre Terra, come anche le rotondità del ventre materno. La capanna, la sua forma e il materiale impiegato nella sua costruzione, insieme rappresentano tutto ciò che esiste; i quattro elementi costituenti la Creazione, i Sedici Grandi Misteri: gli esseri viventi d'ogni genere e specie, l'umanità intera, gli animali, i vegetali, come pure l'inanimato.

All'origine, la capanna era coperta di pelli di bisonte, ma ora si usano teloni, stoffe di grandi dimensioni e coperte. Al suo interno, al centro, si trova una buca detta "Culla di Roccia" ove sono deposte le pietre incandescenti, i Tunka Yatapika, durante lo svolgersi del rituale. L'apertura dell'Inipi è rivolta verso l'Ovest, ove, oltre all'Altare e il Sentiero Sacro lungo sette passi, si trova il Fuoco Senza Fine, il Peta Ohiankesni, sopra il quale sono arroventate le pietre.
La porta è bassa, bisogna inchinarsi per entrare e una volta dentro, si procede sempre carponi e in senso orario. Colui che conduce si siede accanto alla porta, ad Ovest.

Dopo l'entrata di tutti i partecipanti, lo Sweat Lodge Chef fa introdurre alcune pietre: il numero varia secondo lo scopo del rituale. Generalmente le prime pietre sono per le Quattro Direzioni più una per il Cielo, una per la Terra e una per Wambli Gleska (Aquila Chiazzata), il Messaggero di Wakan Tanka (Grande Spirito). I teli della porta della capanna si abbassano e dentro, nel buio assoluto, i partecipanti intonano canti e preghiere. L'Inipi dura quattro periodi detti porte. Durante la prima porta, con canti accompagnati dal suono del tamburo che imita il battito cardiaco, sono invocati gli Spiriti delle Direzioni, Wakan Tanka e Unci Maka (Madre Terra). Lo Sweat Lodge Chef recita una preghiera d'invito e di ringraziamento mentre versa l'acqua sulle pietre incandescenti sprigionando vapore e calore intenso.

Poi è chiesta l'apertura della porta. Ad ogni apertura segue un piccolo intervallo durante il quale, solitamente, è introdotta dell'acqua fresca da bere e da condividere tra tutti i presenti.

La seconda porta è dedicata alle preghiere personali.

Nell'intervallo, tra la seconda e la terza porta, è fumata la Pipa, che riempita dopo l'accensione del Fuoco, è deposta sull'Altare.

La terza porta è dedicata alla meditazione guidata.

Con la quarta apertura termina la cerimonia, e dopo avere ringraziato e salutato gli Spiriti, i partecipanti escono seguendo sempre il senso orario e procedendo carponi in segno d'umiltà. L'uscita dall'Inipi segna sempre una rinascita.




Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
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La capanna del sudore

Messaggioda shanti » 25/07/2009, 13:43

Continuando questa "passeggiata" relativa alla Capanna del Sudore, vi racconto.....

Un'esperienza con la Capanna del sudore

La coperta che fa da porta viene abbassata e all'interno della piccola capanna il buio diviene pressoché totale, soltanto al centro si vede il debole bagliore rossastro delle pietre roventi. Poi viene gettata acqua sulle pietre e il vapore sale caldo a riempire la capanna, la bocca, i polmoni...
E intanto si canta, e a ogni canto viene gettata acqua sulle pietre...Si prega, e a ogni preghiera viene gettata acqua sulle pietre...E ogni volta che l'acqua sfrigola sulle pietre, nuvole di vapore rovente si innalzano nell'angusto spazio della capanna. Fa sempre più caldo, respirare diventa difficile. Il vapore scotta e brucia le narici, l'aria è fuoco liquido che scende a bruciare i polmoni ad ogni respiro... il cuore batte all'impazzata...

Poi la porta viene aperta e un po' di calore esce, entra l'aria fresca, ti senti rinascere, ma nuove pietre roventi vengono portate all'interno.È già ora di richiudere la porta, di ricominciare. Ed è così per quattro volte, poi esci.
Respiri aria fresca... e ti accorgi che non sei più la stessa persona che era entrata tre ore prima. Ora sei un altro... un uomo nuovo.

La Capanna del Sudore è un'esperienza forte che ci porta rapidamente a conoscere i nostri limiti fisici, la nostra capacità di sopportazione, la nostra disponibilità a sottomettere le ragioni del corpo alle ragioni dell'Anima. È un'esperienza "di confine" che insegna la resa, l'abbandono totale allo Spirito.È morte e rinascita. È purificazione del corpo e dello spirito. Prema


sacra pipa


La prima volta che ho partecipato alla cerimonia della sweat Lodge, è stata nel 1997. Da anni seguivo la tradizione dei Nativi e partecipare a questo rito era un desiderio molto forte.
E’ stata la capanna più difficile che io abbia mai vissuto, ma la più profonda.
Venticinque persone, strette una all’altra, in una capanna di circa tre metri di diametro, alta circa un metro. Cinque ore di calore folle, il 21 dicembre, con la neve.

Prima di entrare Kem Chase, l’uomo Lakota che avrebbe guidato la cerimonia, ci ha spiegato che questo antica cerimonia ti porta la purificazione al corpo, alla mente, alle emozioni e allo Spirito. Parlava del bruco che diventa farfalla. Ci diceva…se entrate non potete uscire fino alla fine, o interromperete il processo. Se non ce la fate, uscite, ma non potrete più rientrare, e perderete un’occasione di mettere le ali. Io non faccio sconti, questa è la tradizione della mia gente, non è un gioco…
Mentre parlava di purificazione, la neve ha iniziato a scendere in larghi fiocchi bianchi…..Un buon segno…dice lui.
Dopo la costruzione e dopo aver ricoperto il tutto con molte coperte, siamo entrati e il Custode del Fuoco ha iniziato a far entrare le prime 7 pietre.
Il Custode del Fuoco è molto importante. Si occupa di preparare il fuoco in modo rituale e di controllare che le pietre, i nonni, come vengono chiamate, vengano posate tra la legna in modo giusto, collegate alle direzione e con le preghiere.
I nonni si sacrificano per la nostra purificazione.Nel buio più totale, nel caldo, sei riportato nel grembo della Madre.

La capanna rappresenta l’utero di Madre Terra e quando esci sei veramente nato di nuovo. Se combatti il calore sei finito. Ad ogni respiro entra fuoco liquido e se cerchi di resistere crolli. L’unico modo è abbandonarsi, accettare la paura, il calore, trovare conforto nella terra sotto di te. Lei dona forza. Allora, nel surrender, la mente si fa da parte e sei…coscienza.

I canti, il tamburo, la determinazione e l’aiuto del gruppo, il sostenersi a vicenda, mi ha permesso di arrivare fino in fondo.Quando siamo usciti, dopo cinque ore a 80-90 gradi, la neve si scioglieva prima di toccare le nostre spalle e, veramente, pareva che le ali ci fossero spuntate!

Non sapevo come avrei vissuto questa esperienza, non sapevo se ce l’avrei fatta, ma non è stata una sfida. L’ho vissuta come un “diventare Uno” con gli elementi : La terra sotto di me, il fuoco che brucia e rende roventi i nonni, l’acqua che divente vapore bollente e l’aria, poca per la verità, ma fragrante di erbe e di coppale.
Mitakuje Oyasin, in Lakota significa "siamo tutti fratelli", siamo uno col tutto!

Dopo la Sweat che ho appena descritto, ho partecipato a circa quaranta capanne del sudore, e, ogni volta, è un’esperienza diversa, meravigliosa e difficile, ricca di doni e di fatica, ma ogni volta, quando esci, non sei più la stessa persona che è entrata qualche ora prima.

E’ molto importante però che venga guidata da una persona che sa quello che fa, che rispetti la sacralità della cerimonia.

Prema e io abbiamo ricevuto un grande dono, siamo stati sposati dentro la Sweat lodge, col rito della Sacra Pipa e non lo dimenticheremo mai.
Credo che mai sposa sia stata più sudata e infangata di me, ma ero felice in modo ….stratosferico!!!

:indian:


Si partecipa a una cerimonia nella Sweat Lodge per molti motivi. Può essere una capanna di ringraziamento, oppure per pregare per se stessi, o per pregare per qualcuno che ha bisogno, o per Madre Terra.

E' incredibile come si diventa tutt'uno con le persone presenti nel grembo caldo della capanna,
quando si prega per persone malate, anche gravemente. Non ci sono più divisioni, non più io, tu, lui, ma solo un unico grande cuore che pulsa, al buio e al caldo, col profumo del coppale e il vapore dell'acqua che sfrigola sul fuoco. Questo, naturalmente non accade solo nella Sweat Lodge, accade sempre, quando c'è intento e amore, mentre si prega in gruppo per qualcuno.
Nella capanna, stranamente risulta facile, anche se le persone accanto a te non le hai
mai viste prima. Sembra di essere un'unico cuore che pulsa nel grembo di Madre Terra.

Ogni tanto però mi dico, quando il caldo è feroce, o le energie si fanno toste perché qualcuno rilascia il suo dolore, ogni tanto mi dico " ma non sarò un po' matta alla mia età, con i miei problemi di salute, a infilarmi qui dentro, a sudare, riempirmi di fango, a farmi uscire il cuore dalle orecchie?" E la risposta è...sì, sono un po' matta. Ogni tanto mi viene in mente la mia ex
suocera che velatamente mi diceva che dovevo comportarmi un po' più da signora.

Pazienza, questa sono e dicono che con l'età si peggiora, pensate un po' !!!


Grazie a chi leggerà queste parole, a chi avrà resistito fino alla fine di questo lungo racconto. Shanti
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La capanna del sudore

Messaggioda Oliviero Angelo » 25/07/2009, 14:42

Grazie a te, e a Prema, per questa splendida, significativa ed intensa condivisione!

Posso solo immaginare quanto sia forte ed unica questa "esperienza", questo viaggio dentro noi stessi e nell'Uno, questo andare in una Terra inesplorata a conoscere i nostri limiti e superarli, lasciando che lo spirito guidi ogni nostra essenza percettiva e conoscitiva.
Mi sono emozionato molto nel leggere questa condivisione che ci hai donato e ti ringrazio con profondo Amore.
K'haos
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

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La capanna del sudore

Messaggioda shanti » 09/02/2010, 19:31

Tutto è collegato, tutto è uno...


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La capanna del sudore

Messaggioda RaggiodiSole » 09/02/2010, 21:28

Bello leggervi, ognuno nelle proprie esperienze, sembra di essere intorno al fuoco con voi e ascoltarvi parlare e sentire le emozioni e le energie che si sprigionano.
Grazie, un abbraccio di Luce e Amore
Raggiodi sunny
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.

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Re: La capanna del sudore

Messaggioda shanti » 25/02/2012, 12:16

Oggi pensavo a quanto mi manca. Da molto tempo non partecipo a questa cerimonia e ne avrei un grande bisogno. E' uno dei modi più profondi che io conosca per lasciare andare, per purificare e trasmutare tutto ciò che si è staccato e che non è più in sintonia. A volte rimangono dentro tracce, sensazioni, scorie che si nascondono un po' e, quando emergono, si manifestano come malinconia, ansia, disequilibrio e nell'Inipi tutto scorre con le gocce che escono dalla pelle. Vorrei sedermi al buio, davanti alla culla di roccia, ascoltare il tamburo e sentire il sudore scorrere sul viso e sul corpo. Vorrei sentire la terra fresca sotto di me, che mi sostene e mi fa compagnia. Ho voglia di sentire il caldo protettivo dei nonni di roccia scaldati sul fuoco sacro.
ho sempre amato i Nativi e la loro cultura.
Ho avuto la fortuna di incontrare alcuni del loro popolo, ma la persona che ha toccato di più il mio cuore è stata Mary Elisabeth Thunder, una leader cheyenne.
Con lei ho vissuto una Sweat Lodge memorabile, con quattro danzatori del sole che cantavano e suonavano il tamburo insieme nel buio del ventre caldo dell'Inipi. Tante Capanne dopo quella prima con Kem, circa quaranta, forse di più, e voglio dire grazie a Eva, a Marco, a Francis perché ognuna è stata un dono. Ogni Sweat Lodge è diversa dall'altra, perché tu non sei mai uguale a te stesso, sei in mutamento. Entri ed esci diverso ancora, con ali di farfalla che si trasformano in ali di aquila, con la forza del bisonte e la saggezza del lupo. Quanto tempo è passato dall'ultima...
Shanti Mni Wachipi, Acqua che Danza
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Re: La capanna del sudore

Messaggioda goffry » 25/02/2012, 22:02

appena mi arriva la mail con le date ci mettiamo d'accordo forse ad aprile :emtc110:
I sogni creano la vita, la fantasia la colora

Lascia scorrere le parole in te , lascia fluire lo spirito in te ,non vi sono momenti di paura ma solo attimi di distrazione dal proprio se.
Lascia fluire le parole in te lascia fluire il sentire di te , la luce è .
( l'ascolto di sé )

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Re: La capanna del sudore

Messaggioda shanti » 26/02/2012, 21:08

volentierissimo. :emtc110:
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