Il Fuoco Femminile

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Oliviero Angelo
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Il Fuoco Femminile

Messaggioda Oliviero Angelo » 18/02/2012, 0:24

Il Fuoco Femminile

(da: "Viaggio a Shambhalla, 1988, Anne e Daniel Meurois-Givaudan)


[...]
Moyra, che nel frattempo non ha mai smesso di guardarci, sorride.
[...]
"Fratelli, dice sottovoce. Va bene così. Anche solo la vostra presenza qui basta a porci delle domande. Possiamo continuare ancora per molto ciò che abbiamo cominciato portandovi tra noi? Può darsi che alcuni recepiscono solo il lato sensazionale di tutto quello che avete vissuto fin qui, e questa è una cosa contro la quale dobbiamo, dovete lottare.
E' giunto il momento di liberare il Bello e il Vero dall'aura di irrealtà in cui l'uomo li confina, e se non riuscite a parlare semplicemente con il linguaggio della speranza invece di quello del sogno, se non sapete stare con i piedi per terra, sarà meglio tacere. Perché non c'è ostacolo peggiore all'espansione della luce dei tentativi di imitazione. Il cosmo che chiede di esprimersi reclama in tutto un equilibrio, e se riflettete il sogno invece di gettare il seme d'una nuova volontà ci sarete di ostacolo e sarà meglio che il vostro ruolo diminuisca d'importanza... perché non c'è peggiore oscurità del fermento delle illusioni.
Così, testimoniate per il cuore degli uomini, che è il solo in grado di vederci chiaro, non vedendo meraviglie nella semplice espressione della pura Natura divina: Shambhalla, Agartha e i mondi galattici sono solo le giuste immagini di ciò che il cuore umano deve imparare a sviluppare, imparando a divenire ciò che E'.
E' indispensabile che la razza terrestre cada dall'alto per potersi immergere in se stessa, invece di disperdersi in vane proiezioni mentali; gli eccessi d'ogni genere imposti al pianeta sono altrettante grida d'aiuto a cui possiamo rispondere solo più con amoroso rigore. Parlare dell'amore del Padre di tutti i mondi non vuol dire agitare un groviglio di 'capelli d'angelo' sul capo di chi comincia ad avere sete, ma andare dritti allo scopo senza trascurare alcun regno, nemmeno quello del Corpo in favore di quello dello Spirito.
La riarmonizzazione potrà nascere solo da questo equilibrio, e desideriamo che condividiate la vastità di questa legge dell'equilibrio, fin nelle più piccole sue manifestazioni. Guardateci qui riuniti: sono anche troppo quelli che credono che le redini dei destini spirituali siano in mani di polarità maschile, e questo è conseguenza d'uno schema arcaico dagli insidiosi retaggi.Anche voi, entrando in questa terra di Shangri-La, possedevate l'immagine inconscia di manifestazioni solo maschili, ed è per questo che gli incontri che auspicavate a mano a mano, pur essendo reali, si concretizzavano con quell'apparenza. Ora, però, aprite meglio e diversamente le vostre coscienze, e capirete che anche la polarità femminile dello Spirito sorride all'umanità dalla terra di Shambhalla; se il frutto della sua energia non si esteriorizza su questo pianeta, è perché le Sorelle rispettano i vostri cicli cosmici. Sappiate che verrà il giorno in cui noi taceremo, ed esse insuffleranno i loro raggi nella Creazione al nostro posto.
Questo si compirà, amici, e ci alterneremo finché le forze di vita sapranno non essere più né maschio né femmina, fondendosi nell'androginia. Ditelo, che esiste una Fratellanza femminile nel regno di Shambhalla, una Fratellanza ancora più pura perché accetta la negazione della propria esistenza nelle coscienze umane. Colei che chiamate ' la Signora di tutti i popoli', e che tante volte sulla Terra ha prestato il suo corpo perché vi si incarnassero i molti portafiaccole dell'Amore, è tra noi.
Analogamente a quanto accadde al nostro Fratello Gesù, duemila anni fa venne investita da una energia femminile sovrumana, che si cristallizzò per il tempo d'un atto di concepimento cosmico che molti, a torto, pensano sia una favola. Coloro che hanno compreso, hanno chiamato quest'energia 'Sophia', nel vostro occidente: è la forza d'un Essere la cui saggezza s'è materializzata in una vera coppa di luce, alleata indispensabile dell'Amore agente.
Il sacro equilibrio nasce dall'incontro della Saggezza e dell'Amore: cogliete come si deve questa verità prima.
Questa forma di conoscenza è stata molto mal assimilata dalla vostra civiltà, e il gioco dei cicli con la sua regola delle compensazioni karmiche non basta a spiegarne l'ignoranza, che è piuttosto una misconoscenza dei principi fondamentali della vita manifesta e non, e rappresenta lo scoglio dell'umanità.
La giusta ripartizione delle forze maschili e femminili non ha nulla a che fare con un equilibrio sociale, né con una morale o un'elementare idea di giustizia; non ha nulla a che vedere con questo, perché questi concetti possono essere superati da ogni spirito, che è contemporaneamente uomo o donna. Ad un altro livello, il Padre celeste può chiamarsi anche Madre celeste: si dimentica anche troppo spesso che essi si fondono e si confondono nella forza incommensurabile che, nella nostra ignoranza, tutti chiamiamo obbligatoriamente 'Dio'.
La Creazione, Fratelli, non è altro che un atto d'Amore che la Divinità compie con se stessa: sappiate che quest'atto si effettua su tutti i piani, dal più sottile al più denso, e che gli sviluppi sottintesi da questa nozione primordiale possono urtare gli umani, insufficientemente preparati a recepirne la pura essenza. Constaterete che questo rifiuto si riassume in una questione morale: voglio dire, con questo, che è sistematicamente condizionato da un tipo di civiltà, che ragiona classificando con criteri soggettivi di Bene e di Male, considerazioni di cui lo Spirito sorride. Lo stato di spiritualità che cercano i nostri cuori è amorale, amici: è amorale perché non appartiene a nessuna epoca e a nessuna società... E anche senza capirne il significato e la portata totale, l'attuale umanità cammina comunque in questa direzione: torna alla fonte e va ad accrescerla con la sua esperienza."

[...]

"State arrivando all'incrocio dei cicli, in cui tutte le energie sbrigliate si mischiano, condizione indispensabile perché possano riarmonizzarsi; gli impulsi dell'Essere, siano essi d'oro o di piombo, si attirano e respingono senza sosta perché provengono dalla stessa fonte. La lotta consiste nel far capire agli uni e agli altri che sono come l'occhio destro e l'occhio sinistro dello stesso volto, e che una giusta visione della Vita e poi dell'Essere in ciò che esso ha di divino, passa attraverso una simultanea padronanza di entrambi. In verità, non c'è né destra né sinistra, né più né meno, né uomo né donna, ma un'unica energia, un centro assoluto, mentalmente inconcepibile, che impara a crescere mediante un'illusione di divisione. Questa energia distribuisce a se stessa dei ruoli da cui proveniamo tutti, e di cui dobbiamo smascherare le trappole.
Vi dico questo, e sappiatene capire la ragione: secondo l'eterno principio, 'ciò che è in alto è del tutto simile a ciò che è in basso'. Ogni creazione è una ricerca di sè, del Sè. Essa unisce analogamente gli stessi elementi, e sia che prenda l'aspetto di un atto sessuale, sia quello della pura luce, risponde a un'unica necessità, sviluppandosi secondo un principio supremo e invariabile nel nostro cosmo.
Se ogni uomo sapesse che l'energia della Terra è la replica inversa di quella del Padre, potrebbe infine ammetterne il valore sacro. Quando l'Altissimo contempla la materia densa, è come la creatura che si guarda allo specchio: così tutto è nobile, per colui che ne comprende il significato.
Il sesso rappresenta l'immagine inversa dello Spirito, e il depravato che non ne sospetta le chiavi di Pace è simile all'illuminato, all'esaltato che fa navigare l'anima sua sui mari inconsulti del suo ego.
Il principio è semplice, ma quant'è difficile ammetterlo nello sviluppo totale delle sue applicazioni! Colui che non crea più col corpo deve creare con l'anima, e colui che ha fuso la sua anima nello Spirito può creare con esso. Allo stesso modo, le vostre forme-pensiero sono figlie vostre, e ne siete responsabili. Dovete generarle non nell'indifferenza, ma con l'onda reiterata della vostra forza d'Amore interiore, nella matrice dell'Etere e dei suoi mondi sottili. E' questo il ruolo della preghiera e della meditazione attiva: non un appello egoista, ma un dono senza riserve, dalle infinite ripercussioni.
Così è, Fratello e Sorella, dell'espandersi dell'onda di vita su tutti i piani d'esistenza. I nostri Grandi Fratello di luce, che chiamate 'arcangeli', analogamente danno origine, con la loro qualità d'amore, agli spiriti degli Elementi e della Natura manifesta. Le vere nozze saranno sempre sacre, comunque si esprimano e quale che sia il regno in cui si svolgono: ecco perché sono uno degli elementi architettonici dell'elevazione della coscienza. L'accoppiamento dello Spirito e della Materia è un atto d'alchimia suprema, è l'opera da realizzare e perfezionare, una ricerca di fusione illustrata dell'ascesa della Kundalini lungo la spina dorsale. Gli eccessi senza limiti originati dal maneggiare quest'energia non ci preoccupano nel senso che potreste pensare voi: li vediamo come sprechi sconsiderati della forza originale, e ciò che la vostra civiltà definisce immorale, per noi è solo incoscienza o puerilità. Nulla può offendere lo Spirito, se non il negarne la presenza anche nella più piccola manifestazione della vita.
Quando l'umanità terrestre riconoscerà questa verità, essa sarà innegabilmente nobilitata: beato colui che è atto a benedire la Materia, perché è pronto a ricevere lo Spirito... analogamente, colui che separa l'uomo dalla donna impedisce l'ago della bilancia celeste di raggiungere il suom punto di elevazione.
Amici, riconoscete l'atto di pensiero come un atto d'amore compiuto con un mondo sottile, con tutto ciò che ne deriva: se vi è un'impurità, questa nasce più facilmente sotto questa forma che non quando due corpi la incontrano. L'atto d'amore rispetta l'immagine del giorno e della notte, dell'espirazione e dell'inspirazione, e non si separa ciò che è indissolubilmente unito. Infine, ricordate questo: non si può far altro che adattarlo al livello di coscienza raggiunto progressivamente."


"Bisogna ancora attendere un poco, perché il popolo terrestre scopra le premesse di questo equilibrio, e prima di allora la bilancia penderà ancora una volta verso la polarità femminile..."
Dall'assemblea silenziosa s'è levata improvvisamente una voce dal timbro chiaro, ma il suo tono di giustizia e di forza ne fanno l'eco fedele delle parole di Moyra.
Una figura femminile in lunga e serica veste bianca si mostra davanti a noi, con un ovale perfetto, il naso diritto e sottile e la carnagione olivastra. I suoi occhi fanno pensare a due acquamarine, come due gemme di serenità che oscillano dal Fratello Moyra a noi. Chi si nasconde dietro questi occhi? Non ci viene in mente nemmeno un nome, oppure pensiamo ai più incredibili, respingendoli; bisogna domarsi, e cogliere semplicemente la perla che ci viene porta, sospesa al filo di poche parole.
La figura slanciata avanza verso di noi: distinguiamo meglio i contorni del volto e la chioma castano chiaro che le ricade sulle spalle. Rapidamente, come abbozzando un discreto gesto rituale, giunge le mani all'altezza della vita in modo da suggerire un triangolo puntato verso il basso.
[...]
L'alta figura immmacolata è nuovamente vicina a noi, con la stessa grazia e lo stesso sorriso di prima.

"Fratelli che mi ascoltate, dite a voi stessi: che ne è del suono se non v'è un orecchio per captarlo? Che ne è della luce se non va incontro alla penombra? Che ne è del vino, se non c'è una coppa pronta a riceverlo?
Allo stesso modo, ogni forza si disperde se non c'è una matrice a darle la sua ragion d'essere e ad evitarne la dispersione; così, secondo l'eterno schema, l'energia femminile è un elemento iniziatico, ed i suoi molteplici aspetti consentono alla potenza fondamentale di prendere coscienza di sé. Se trasponiamo tutto questo in ciò che a torto chiamate 'racconti di fate', capirete che non ci sarebbe nessun principe azzurro se non ci fosse una bella addormentata, e sia che il regno intero sonnecchi, o che l'amata attenda da sola nel sarcofago di cristallo il bacio della liberazione, questo è il solo elemento che dia d'ogni creazione al principe la sua ragione d'essere, interrompendo la sua ricerca errante. La forza femminile, apparentemente passiva, rappresenta l'athanor dell'uomo, amici: se il Senza Nome non vi depone la sua materia prima, se non si pone egli stesso sopra la scure Iside, il cuore si disgrega e l'umanità vede sparire la sua essenza. Vediate dunque nella Vita il ricettacolo divino. Sotto ogni suo aspetto, anche quello che vi pare vile, essa è la più fedele iniziatrice degli uomini.
Considerate ora la luce un po' più da vicino, e le manifestazioni un po' più da lontano; chiedete al vostro cuore di raggiungere il suo Sole e di unirsi al Tutto... Se a questo punto potete concepire il Creatore del nostro cosmo come il principe azzurro delle favole, dovete anche vedere quale forza 'Padre-Madre' delle molte dimore sulle quali regna. Allora comprenderete che il regno che egli viene a percorrere si chiama infine Madre-Padre.
Ritrovare la propria identità, Fratelli, significa permettere in sé le nozze di questi aspetti.
Così, tutte le energie femminili dell'universo hanno una funzione rivelatrice; dite agli uomini che le Sorelle di Shambhalla e dei mondi della luce li benedicono segretamente, e che attraverso le epoche e secondo i ritmi del Progresso si incarnano per illuminare uno dopo l'altro i pioli della scala suprema. E' negli uomini stessi che li illuminano, a tutti i livelli di tutti i corpi, sotto i nomi di Iside, Maria, Devaki, Dolma, Lakshimi e cento altri ancora, poco importa se ancora venerati o dimenticati...
Noi che incarnammo l'energia di alcuni di questi esseri, teniamo oggi a manifestarci per illuminare certi cuori, partecipando così ad uno slancio verso l'equilibrio delle polarità. Siamo donne, ma questa affermazione non ha più valore di quella del Fratello Moya, quando dice 'siamo uomini': i nostri corpi manterranno il segno d'un sesso o d'una polarità fintanto che resterà anche un solo umano incapace di bruciare in sé la fase dualistica. Noi sposiamo le nostre vite, e così si concretizza il nostro dono alla Vita.
Ecco ora la nostra parola: quando volgete gli occhi alle stelle e all'infinito nel cielo del vostro pianeta o nel vostro essere, non scordate di volgere lo sguardo anche alla Terra, e a quell'altro infinito che lì vi attende. Un oro migliore di quanto crediate dorme ancora nelle sue scorie, e non vi sto dando nessuna lezione di 'ecologia',per usare i vostri termini: questa forma di rispetto per la natura, per quanto nobile, è solo l'ABC del soffio che dovete riconquistare. Ora sapete che la Terra è cava, cava come tutti i pianeti del sistema solare, vuota come una noce senza gheriglio. Anche qui vi attendono le premesse d'un favoloso avvenire, o piuttosto d'un presente che già ribolle in voi. Quando i saggi dicono agli uomini di cercare dentro di loro, dicono il vero a tutti i livelli di comprensione; la Terra vi suggerisce, in certi suoi luoghi, la grande fiamma del suo cuore, proiettandola verso il cielo come il grande loto fiammeggiante, come un bacio d'unione con ciò che è in alto. Questa o meglio queste fiamme sono le aurore boreali o australi, cristallino irradiarsi del sole interiore racchiuso nel grande Essere che ci porta tutti, e che sgorga dai poli. E' anche una fonte vitale eterica di cui non potete neppure avere idea... ma non è ancora ora, per l'uomo, di conoscere tutti i misteri dell'Agartha e del continente centrale, né vogliamo precorrere i tempi, per salvaguardare la maggioranza delle coscienze, ancora immature. Anche i vostri governi si rifiutano di farlo, per quanto parzialmente informati, per salvaguardare il loro potere.
Comunque, Fratelli, la vostra Terra si presenta davvero come un cosmo: osservatela, perché è da sempre un libro sacro.
Le sue vene sottili e le sue migliaia di gallerie di roccia vetrificata diverranno vie iniziatiche, perché la linfa che vi scorre vi insegnerà che il 'basso' può anche essere chiamato 'alto'; certe esperienze che considerate sciamaniche, permettono all'anima di fondersi momentaneamente con qualsiasi elemento della Natura manifesta, e ricorro appositamente al termine di 'esperienza' perché la 'sperimentazione' dissimula quasi sempre una ricerca di potere sottilmente mascherata, mentre la fusione reale (e, per estensione, la divina comprensione delle cose) richiede un abbandono mirato degli impulsi dell'ego, e dunque cosciente.
Ma, se necessario, dimenticate pure tutto questo, Fratelli, e vivete... Le facoltà di astrazione hanno i loro limiti, e se non amate come Egli vi ama, vi impegolerete negli schemi mentali preconfezionati..."

[...]
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Angel
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Re: Il Fuoco Femminile

Messaggioda Angel » 22/02/2012, 13:25

L'energia femminile è un elemento iniziatico, ed i suoi molteplici aspetti consentono alla potenza fondamentale di prendere coscienza di sé. Se trasponiamo tutto questo in ciò che a torto chiamate 'racconti di fate', capirete che non ci sarebbe nessun principe azzurro se non ci fosse una bella addormentata, e sia che il regno intero sonnecchi, o che l'amata attenda da sola nel sarcofago di cristallo il bacio della liberazione, questo è il solo elemento che dia d'ogni creazione al principe la sua ragione d'essere, interrompendo la sua ricerca errante. La forza femminile, apparentemente passiva, rappresenta l'athanor dell'uomo, amici: se il Senza Nome non vi depone la sua materia prima, se non si pone egli stesso sopra la scure Iside, il cuore si disgrega e l'umanità vede sparire la sua essenza. Vediate dunque nella Vita il ricettacolo divino. Sotto ogni suo aspetto, anche quello che vi pare vile, essa è la più fedele iniziatrice degli uomini.

grazie...... :emtc33: :emtc5:
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
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