La nostra anima ha deciso liberamente il suo contratto e, quando con la nostra mente sacra, come la chiama MIchele, riusciamo a percepirne il disegno, le nostre scelte sono in accordo col disegno, ed è intuitivo, naturale e consapevole agire, e accade anche che tagliamo i rami secchi. Quando non lo intuiamo, perché il nostro vissuto è carico e fa da schermo al sentire, spesso ci incasiniamo, rimaniamo nella mente inferiore sovraccarica, non sappiamo cosa fare, prendiamo abbagli, ci arriva una botta secca e tiriamo in ballo il destino. ma quella botta è comunque la cosa giusta e l'unica che poteva accadere, giusto per tornare al post iniziale. E attraverso una via più lunga ci riporta al disegno iniziale che la nostra anima ha scelto liberamente.
ad esempio , sento che la relazione con una persona è conclusa, ha dato quello che doveva dare e intuito e consapevolezza mi portano a concluderla. Oppure la mente, che ancora non è libera, ci si aggrappa e comincia a incasinare tutto, arriva più dolore, sofferenza, si fanno cose inutili che aumentano il dolore e, alla fine la relazione si conclude comunque, per causa di forza maggiore, uccidendo anche quel poco di buono che c'era. Nel disegno dell'anima c'era questa relazione per un certo periodo di tempo e c'era la sua conclusione. Accade che si scelga il modo più complesso, necessario per comprendere qualcosa, ma alla fine tutto torna la disegno iniziale che abbiamo scelto a livello di anima
Va che casino eh eh eh. Il fatto è che queste cose si capiscono di più con l'intuito che non con le parole e le spiegazioni. Insomma, il mio sentire è... facciamo ciò che sentiamo e prendiamoci la responsabilità del nostro agire senza scaricare sul povero inconsistente destino


