"I Custodi del Messaggio", di Giancarlo Gianazza e Gian Franco Freguglia, 2006, Edizione Mondolibri S.p.A., Milano, su licenza Sperlin & Kupfer Editori S.p.A.
Cari amici.
In questi giorni mi è capitato tra le mani un libro che reputo curiosamente interessante.
Per chi non disdegna, ogni tanto, di trastullarsi la mente eheheh... ovviamente col discernimento che tutti noi sappiamo dover usare, filtrandolo con il nostro cuore e il nostro interiore "sentire".
Un libro per chi ama la letteratura e la pittura, un libro per chi ammira Dante, Botticelli, Leonardo, Raffaello.
In questo libro si racconta l'avventura di una mente alla scoperta di un enigma: un misterioso messaggio che ricorre identico tanto nella "Divina Commedia" di Dante Alighieri quanto nei dipinti di Botticelli, Leonardo da Vinci e Raffaello.
Non è un libro di fantasia ma i reali passi indagatori e intuitivi di G. Giannazza e G.F. Freguglia, supportati da prove scientifiche e inappuntabili calcoli matematici e geometrici tutti riscontrati e verificati in maniera esatta.
Incipit dell'Introduzione:
Sopra l'ingresso dell'Accademia di Platone, ad Atene, si trovava l'iscrizione:
"NON ENTRI CHI E' IGNORANTE DI GEOMETRIA."
Se alla più famosa scuola della Grecia antica non veniva ammesso chi era digiuno di "geometria", questo poteva significare solo una cosa: che quella scienza era ritenuta la base di ogni altra forma di conoscenza, quasi una forma essenziale al sapere stesso della filosofia che egli insegnava.
Oggi, a distanza di oltre due millenni, un'affermazione del genere stupisce. La filosofia subordinata alla geometria non rientra nella nostra concezione della cultura; per noi la geometria ha a che fare con i banchi di scuola o, al massimo, con la misurazione della terra con la "t" minuscola.
A ben guardare, però, anche solo per amor d'etimologia, la parola "geometria" doveva suonare molto alta all'orecchio di Platone: misurazione della Terra (con la "T" maiuscola), la Terra pianeta che ruota sospesa nell'Universo. Un'impresa! Chi mai era in grado di affrontare una simile operazione? Pochi, molto pochi. E con quali strumenti? Probabilmente con quelli di un sapere a noi sconosciuto, forse perduto.
(...)
Dalla II di copertina:
Le dita incrociate delle tre Grazie nella "Primavera" di Botticelli indicano una data misteriosa, 14 marzo 1319. E' il primo indizio di un'appassionante caccia al tesoro che lega tra loro i capolavori di artisti eccellenti: lo stesso Botticelli, Leonardoi da Vinci, Raffaello e soprattutto Dante. Opere eterne, commentate da generazioni di critici, studiosi o semplici osservatori. Ma che, se lette con uno sguardo nuovo, "pensando a come pensava l'artista" rivelano segreti inaspettati. E' quanto succede alla "Commedia", interpretata per secoli ignorando il monito dello stesso Dante: prima ancora che i simboli e le allegorie, il lettore deve cogliere il "senso letterale" del testo. Così il percorso ultraterreno del poeta si sovrappone a un viaggio realmente compiuto, le cui tappe sono codificate con matematica precisione nelle terzine del poema. Sarà sorprendente allora scoprire che la meta del poeta fiorentino è l'Islanda. E che la stessa isola è l'approdo ultimo di un altro viaggio dal rilievo storico immenso: una via che muove dalla Palestina di duemila anni fa e conduce in Europa, nell'isola di Citera prima, nella Francia del Sud poi. E da qui, negli anni turbolenti della crociata anticatara, prosegue, sotto la scorta di un drappello di cavalieri templari, verso un tempio segreto scavato nella fredda terra islandese. Fra nevi e geyser risiederebbe infatti il più grande mistero dell'umanità: il sacro Graal, l'eredità suprema di Cristo. Un segreto troppo pericoloso per essere svelato al mondo, troppo importante per essere condannato all'oblio. Per questa ragione artisti dal genio assoluto ne hanno assunto nei secoli l'onere della custodia. Il Messaggio, come un sapere iniziatico, è passato attraverso le terzine della "Commedia", il rigore geometrico della "Gioconda" o del "Cenacolo" di Leonardo, i precisi richiami figurativi della "Primavera" di Botticelli e degli affreschi nella Stanza della Segnatura di Raffaello. Un enigma che ha attraversato i secoli e trova oggi una rivelazione ultima e definitiva, suffragata da dimostrazioni logiche e rigorose. Un libro, arricchito da numerose illustrazioni, prezioso e sconvolgente, come lo è la verità taciuta troppo a lungo.