Le Nustas

Cenni e pensieri sulle religioni dei popoli della Terra.
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mariposa azul
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Le Nustas

Messaggioda mariposa azul » 27/11/2010, 17:05

Citazione:
Nusta significa in quechua (la lingua inca dell'area di Cusco)
principessa o donna di rango reale. Da un punto di vista storico le
Nustas erano le "Virgenes del Sol", una speciale casta sacerdotale di
donne, selezionate, istruite, destinate al servizio esclusivo di
Inti - il Dio Sole -, dell'Inca e del Sommo sacerdote. Venivano
reclutate tra le migliori, più intelligenti e più belle ragazze delle
famiglie più nobili. La loro verginità e onestà erano strettamente
vigilate dalla Somma Sacerdotessa – Mama Cuna. Si dedicavano
esclusivamente ai loro doveri religiosi.
Dal punto di vista spirituale, secondo la Tradizione Spirituale
andina le Nustas sono le entità spirituali femminili che vivono
nell'Kay Pacha, ovvero il mondo di mezzo – quello terreno in cui
viviamo noi.

La cosmologia andina considera tre mondi. Uhu Pacha è il mondo
inferiore o anche interiore, il Kay Pacha quello mediano, l'Hanaq
Pacha il mondo superiore. Non facciamoci ingannare: non c'è alcuna
correlazione con la visione teologica cristiana! Questi tre mondi in
realtà sono anche le tre qualità che ogni uomo ha in se – così come
nell'uomo tripartito. La differenza sostanziale tra questi è come
viene vissuto il principio dell'Ayni, ossia della reciprocità.
Reciprocità significa tanto ricevo quanto dono, accumulo per
distribuire, imparo per insegnare; comporta rispetto, condivisione,
amore. Nell'Hanaq l'Ayni è realizzato e tutte le creature sono in
perfetta armonia. Nel Kay l'Ayni è parzialmente realizzato: uomini e
donne non sono ancora in grado di condurre sempre e comunque una vita
in equilibrio con la natura e con i simili. Nell'Uhu l'Ayni non è
conosciuto. Infatti gli ultimi due fratelli inca Huascar e
Hatahualpa, responsabili con il loro odio reciproco di non aver
onorato il principio dell'Ayni, di aver frammentato e indebolito
l'Impero e averlo ceduto nelle mani di Pizzarro e degli spagnoli,
sono stati condannati nell'Uhu Pacha ad insegnare l'Ayni a chi vi
abita. Il ritorno dell'Inka avverrà solo quando i due fratelli, terminata la loro
opera nel mondo inferiore di realizzazione dell'Ayni: potranno
ritornare.

Ritornando alle nostre Nustas, esse sono le Energie femminili della Natura,
gli elementi fondamentali naturali che contengono le energie più
sacre della Madre Terra (anch'essa femminile). Si potrebbero
descrivere come le manifestazioni della Grande Madre. Sono anche
rilevanti in quanto figure archetipali femminili. Sono la contro
parte delle entità spirituali maschili. Sono diffuse in natura
soprattutto là dove gli elementi naturali si connotano con aspetti
femminili (cascate, fiumi, caverne, sorgenti, …). Così è per esempio
per il Wilcanusta (nome inca Wilca = nero – modificato nell'odierno
Vilcanota o in Urubamba in spagnolo) che è il fiume sacro che
percorre tutta la Valle Sacra in Perù.
Wilcanusta è raffigurata come una figura di nusta nera.
Ho avuto un reale contatto con questa Nusta durante l'Hatun Karpay con
Don Juan in Perù.
Stavamo conducendo con il gruppo il rito conclusivo sulle sponde del Wilkanusta
presso Aguas Calientes dopo le esperienze a Macchu Picchu (M. ti ricordi?).
Per tutto il tempo una ragazzina fu in mezzo a noi senza alcun motivo
particolare. Al momento di ricevere da Juan una specie di battesimo
con l'acqua del fiume, lei si avvicinò a fianco della nostra guida …
Juan fu così colpito che la invitò a partecipare e lei con
disinvoltura cominciò a bagnarci il capo, come se sapesse bene quello
che stava facendo. Fummo molto colpiti. Juan ci suggerì come il quel
momento la ragazzina impersonificava lo spirito femminile di Wilkanusta.
Intanto io, che mi trovavo ai margini del gruppo per
sostenere le persone come collaboratore (su alcuni lastroni di pietra
in mezzo al fiume), fui avvicinato da un anziano con barba lunga e
bianca e con le spalle ricurve che allungò le mani aperte verso di
me.
Rimasi un po' allibito perché non sapevo cosa fare ma siccome
(era un caso?) ero il portatore ufficiale delle foglie di coca (il
mio zaino odorò di coca per un sacco di tempo …) mi venne spontaneo
mettere una bella manciata di foglie nelle sue mani.
L'anziano mi ringraziò infinitamente e fece per allontanarsi.
Io mi girai per chiedere conferma a Juan della mia azione (che accennò con il capo).
Quando mi voltai per salutare l'anziano, questi era sparito!!!
Era probabilmente la personificazione di un Apu che ci chiedeva un
offerta in cambio del lavoro che stavamo facendo.
Di li capii l'importanza di scambiare sempre qualcosa con gli Apus e le Nustas, e
le altre entità spirituali, prima di effettuare qualsiasi rito.
Bisogna chiedere il permesso e onorare l'Ayni.
Le Nustas si incontrano spesso durante i riti andini (o ritualità di
altre tradizioni). Nella caverna della Pachamama ai piedi del Macchu
Picchu si fa un potente lavoro con 5 Nustas.
Laggiù ci sono cinque nicchie nelle quali ci si mette in successione per
contattare e assorbire le forze degli Elementi che rappresentano, scaricando la
jucha (energia pesante):
la Nusta Rossa è connessa con l'energia della Terra, la Nera con quella dell'Acqua,
la Dorata con quella del il Fuoco e l'Argentea con quella del Vento.
La Nusta verde riassume in se tutte le qualità degli Elementi
e la forza della guarigione.
Nel libro "Il ritorno dell'Inka", Elizabeth descrive la sua
bellissima esperienza che, vi confesso, è molto simile a quella che
io stesso ho vissuto.
L'esperienza di queste connessioni è veramente potente.

Wilka Nusta
Wilka Nusta [Coprigth di Yelitza Altamirano Valle]

Nella grotta di Rio M. a C., durante l'incontro
del ** luglio sperimenteremo qualcosa di molto simile con le 5
Nustas, a partire da quella Nera che è la "Padrona di casa".
Nel tempio di Wiraqocha a Raqchi si sperimenta la connessione con le
4 Nustas che rappresentano gli archetipi delle diverse età della
donna: la bambina, l'adolescente, la matura e l'anziana.
Chi ha la sensibilità e la percezione sottile può trovarle spesso.
La mia prima esperienza la vissi proprio durante il mio viaggio
iniziatico in Perù.
Durante la visita a Ollantaytambo, in serata quasi ormai al buio
(avevano appena chiuso il parco archeologico nel paese con alcuni di noi
dentro e per uscire dovemmo scavalcare i muri di cinta)
mi fermai davanti ad una fontana e mi misi in ascolto.
Apparve la figura nettamente delineata nera e slanciata di una Nusta.
La connessione fu veramente intensa perché mai avevo provato un
trasporto interiore così forte.
Era la quintessenza della femminilità, sensuale e determinata al tempo stesso.
Una energia di antica nobiltà, una fresca e frizzante leggerezza ,
una pulsazione di irrefrenabile vitalità, una vibrazione di delizioso impeto.
Mi sono sentito portare via il cuore.
Da maschio provavo una forte attrazione di pura sessualità che andava oltre il fisico-corporale, un innamoramento che non ha nulla di terreno.
Dire che ho provato un orgasmo interiore, spirituale potrebbe rendere l'idea. [b]
Mi sono accorto più tardi del pericolo corso. C. mi spiegò che anche lui
li aveva avuto le stesse percezioni già altre volte in quel luogo.
Se non si è capaci di sostenere quella grande forza di attrazione ci si
può rimanere imbrigliati e perdersi irrimediabilmente.
Un po' come accadde Ulisse con le Sirene.
Altrove ho poi avuto esperienze molto intense come alla prima cascata
del Ruitor (La Thuile- Valle d'Aosta), luogo magnifico inserito nel percorso
iniziatico andino che teniamo periodicamente in estate.
Qui ho trovato una Nusta meno sessualmente passionale, ma altrettanto
amorevole, illuminante e nutriente dal punto di vista umano.
Una vera fata dei boschi ma sempre potente e piena di energia femminile
(d'altra parte è dentro una cascata). Ha il potere di donare la Chiara Visione
(energizza il Terzo Occhio) e rinvigorisce l'equilibrio psico-fisico.

Da queste righe spero possiate aver tratto qualche informazione sulle
Nustas e compreso quali esperienze potreste vivere incontrandole.

Di: vitki56
per vedere le riproduzioni coperte da copright http://anticamadre.net/Testi/DeiAndini02.html da dove ho preso anche il testo
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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