IL GATTO E L’ENERGIA
Diceva Cocteau: “ L’uomo è civile nella misura in cui sa comprendere il gatto”.
Io aggiungerei che questo animale, da guardiano dei templi a figura demoniaca, sopravvissuta ai roghi, è giunto a trionfare oltre il Duemila e può definirsi animale acquari ano per eccellenza.
Il gatto, ad una interpretazione superficiale, potrebbe sembrare insensibile, distaccato, opportunista. In realtà è un essere che vive in un equilibrio perfetto la cosmicità della sua essenza.
Mai a caso un gatto diventa un componente della famiglia e ci accompagna per molti anni con la sua presenza discreta; egli non ha bisogno di una grossolana fisicità per darci amore. E’ molto lontano dall’ego umano.
Osserviamolo: quando lo chiamiamo a volte non arriva, ma quando siamo tristi e depressi lui c’è. Quando siamo a letto malati passa delle ore a contatto con noi oppure in un angolino del letto. In quel momento lui ci sta trasmettendo energia, sta compensando la nostra carenza energetica, sta lavorando sul nostro squilibrio assumendosene una parte.
Rimane finché riesce a resistere, poi va a scaricarsi, sapendo come fare. Quando un gatto fa “la pasta” sulla nostra pancia, ci sta trasmettendo energia.
La trasmissione energetica del gatto può avvenire a contatto, ma anche a distanza, dipende dal grado di evoluzione energetica del soggetto e dall’antichità della sua essenza.
Il gatto sa lavorare mirabilmente con le energie sottili ed ama, ama con intensità il suo proprietario ed i suoi simili. Quando il gatto è vicino a noi, ci guarda e fa le fusa ad occhi socchiusi: ha stabilito un contatto.
Non stupiamoci se ci graffia quando lo tocchiamo oppure, ancora peggio, lo prendiamo in braccio: in quel momento lui ci sta rimproverando del fatto che non abbiamo capito niente di lui, ed ha ragione.
Quando un gatto sta per ore su un armadio ed osserva, apparentemente sonnacchioso e distratto per le scene che si svolgono in basso, in realtà sta purificando l’ambiente, lo sta ripulendo dalle impurità che noi stessi, attraverso pensieri, gesti, umori, fumo ed atteggiamenti negativi o nervosismo, emettiamo.
A volte vediamo il nostro gatto che guarda in un determinato punto o anche sopra la nostra testa e ci chiediamo cosa stia guardando; in realtà egli vede cose che noi non possiamo vedere e pulisce continuamente gli ambienti. Il gatto conosce tecniche di caricamento e scaricamento energetico.
Quando ha un eccesso di energia in corpo, ecco che comincia a correre in uno stato di “insana” euforia, per tutte le stanze, oppure inizia con furia “quasi perversa” a farsi le unghie sul tappeto oppure a soffiare e rizzare il pelo senza alcun motivo apparente: sta semplicemente scaricando le energie in eccesso.
Quando si dice che il gatto ha sette vite, e perché è legato al fatto che il sistema nervoso ed il suo sistema energetico sono molto evoluti e complessi, e la sua energia vitale è molto elevata.
Il gatto, quindi, è un essere cosmico e le antiche civiltà quali, ad esempio quella egizia, lo conoscevano molto bene. Anch’esso sta ritornando, insieme all’uomo, alla vibrazione energetica originaria e può insegnarci molte cose al riguardo.
Osserviamolo con questi “nuovi occhi” e consapevolezza.