Rennes Le Chateau
A distanza di mesi dal mio viaggio a Rennes le Chateau, sono stata
lì a fine marzo 2008, mi
rimane il ricordo di una dolcezza infinita e un particolare rapimento provato
all’interno di quella piccola chiesa anomala nel suo essere tempio della
cristianità cattolica.
Innanzi tutto ricordo che mi affascinò la figura della Maddalena
posta al centro della vetrata dietro l’altare maggiore, nel luogo solitamente
riservato a Gesù Cristo che, stranamente e in controtendenza, appariva in un
affresco posto al centro della parete al fondo della chiesa.
Una simbologia molto forte: la Maddalena come parte femminile di Gesù,
emanazione femminile dell’essenza cristica che viene posta al centro della
chiesa a ricordare l’importanza del nostro femminile così bistrattato e
dimenticato per così lungo tempo.
Tante cose si sono dette e scritte sulla storia di questa chiesa e
sull’abate Saunière, figura quasi leggendaria e ambigua: ma non di lui vorrei
parlare, ma di questa Maddalena della quale si respira ancora la potente
energia che a lungo mi ha trattenuto in questa chiesetta, posta alla cima di un
colle, alla quale ci si arriva attraverso una strada tortuosa con panorami
sottostanti mozzafiato.
Al termine della visita parlai con la ragazza che lavora nel negozio
di souvenir e rimasi sorpresa quando lei stessa mi comunicò di sentire questa
particolare energia molto forte che si percepisce all’interno.
Rennes le Chateau è famosa più per i misteri che l’avvolgono che per
questa vicinanza con la
Maddalena che si respira fin da subito, guardando la torre
intitolata a lei ma soprattutto
entrando nella chiesa dove un
minaccioso diavolo ti accoglie sulla soglia.
Ma se osservate sopra la colonna, ben quattro angeli sono posti a
guardia di questo inquietante Asmodeo.
Ma vorrei tornare alla figura della Maddalena: di lei ho letto abbastanza
in questi anni, mi sentivo attirata da questa figura che riassume in sé
l’archetipo della donna moderna: moglie, madre e amante.
Al di là del fatto che sia stata sposata o no con Gesù Cristo, che
abbia avuto o no dei figli con lui, quello che importa è come questa figura di
donna sia stata descritta dall’iconografia “ufficiale”: una prostituta, non
perché lo fosse, ma perché aveva osato far sentire la propria voce in un tempo
in cui le donne tacevano e seguivano accondiscendenti ciò che il maschio diceva.
Invisa anche alle altre donne perché, unica fra tutte, preferiva conversare nel
gruppo dei discepoli di Gesù anziché aiutarle nelle faccende domestiche.
Maddalena può essere considerata come il 13° apostolo, non
riconosciuto ufficialmente perché non amata nemmeno dagli altri apostoli che
hanno di lei tramandato una visione oscurata da sentimenti di gelosia: poteva
una donna in quel tempo trasmettere la parola del Cristo ed ereditarne
l’insegnamento? « Riguardo a queste stesse cose, anche Pietro replicò
interrogandoli a proposito del Salvatore: - Ha forse egli parlato in segreto a
una donna prima che a noi e non invece apertamente? Ci dobbiamo ricredere tutti
e ascoltare lei? Forse egli l'ha anteposta a noi? »
Ma qualcosa di lei è rimasto, celato per millenni, fino al momento
in cui più persone avessero avuto la capacità di comprenderlo: Il vangelo della
Maddalena, ritrovato verso la fine del 1800, è una testimonianza sublime
dell’amore che spinse questa donna a veicolare la parola del Cristo e farla
conoscere a noi nella sua essenza.
Atre testimonianze iconografiche sono sfuggite alla censura di chi
ha pensato bene di cancellare dalla storia ogni seppur minimo accenno al forte
legame esistente tra Maddalena e Gesù.
Se avete voglia e tempo andate a visitare la splendida chiesa di
Premia (VCO), entrando sulla destra fermatevi ad osservare l’affresco
dell’Ultima Cena: si vede un Gesù Cristo proteso a cingere con un abbraccio,
una figura di donna seduta a fianco a lui…non è l’apostolo Giovanni, il così
detto prediletto, perché una mano “birichina” di Gesù afferra un seno
prominente della figura che gli sta accanto.
Qui, in questo video che vi posto, potete compiere una visita
virtuale agli affreschi del Duomo di Cremona dove si può vedere un’Ultima Cena
con Gesù e la Maddalena
al suo fianco, riconoscibilissima soprattutto se comparata alle tante altre
figure della Maddalena che ornano il Duomo.
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