Un eremo sul lago maggiore ci ha accolte, un luogo intenso, dove il tempo non ha significato, se non per il fatto di dover prendere il battello per tornare all’altra riva.
La piccola strana chiesa regala sensazioni di cerchio alla testa, non pesante, ma come se l’energia che proviene dalla roccia e dall’acqua che stanno sotto, si amplificasse e spingesse per uscire dalla corona.
Un grosso gatto tigrato grigio e nero passeggia tra i banchi della chiesa, con assoluta placida indifferenza nei confronti dei visitatori che invadono il suo territorio.
Tutto è tranquillo, nonostante ci siano molte persone, molti turisti.
Il piccolo negozio vende prodotti naturali dei frati, una luminosa donna spiega a chi chiede informazioni.
Mentre lo sguardo si perde nell’azzurro, la voce di Dhyan mi raggiunge attraverso il telefono e mi fa sentire che non c’è distanza o separazione, è solo un’illusione l’essere lontani
Aspettando il battello, guardiamo tutta quella bellezza davanti a noi e intorno, e sopra e sotto e non posso far altro che ringraziare per ciò che madre Terra e padre Cielo, ogni giorno, ci regalano!


L'Eremo di Santa Caterina del Sasso
