I Viandanti di Sovereto

Ospite · Messaggioda **Ospite** » 29/03/2010, 22:37

Non so se c'era ancora, al vostro passaggio...
Questa è una Preghiera alla Madre Nera di Sovereto (che viene conservata durante l'anno a Terlizzi) che ho trovato in agosto...
Chi sfiora con cuore sincero l'amore mentre si scioglie da un mistero ne è testimone per tutta la vita.

P.S. per Mary... non so se si può dire, ma...quando ho visto tuo marito, ho subito pensato ai Fratelli in viaggio tra la Puglia e la Terrasanta...e a questo luogo stupendo...

Mary · Messaggioda **Mary** » 30/03/2010, 10:48

Grazie Nova

questa preghiera, molto bella, non ricordo di averla vista; probabilmente verrà esposta nel periodo in cui si trova anche la Madonna Nera originale, cioè nei giorni di festa........
Quando mio marito mi ha riferito delle sue sensazioni ho pensato a te!!!
Abbraccio
Mary

Messaggioda **shanti** » 30/03/2010, 14:30

Cara Nova, grazie a te ho saputo dell'esistenza di questo luogo meraviglioso, un vero scrigno del tesoro e l'abbiamo inserito nel programma del viaggio, come ultimo, prezioso regalo.
Credo sia uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi di tutta la Puglia e non solo.

A pochi chilometri da Terlizzi, in provincia di Bari, nel paese di Sovereto, questa piccola chiesa custodisce al suo interno simbologie molto particolari e energie che lasciano davvero stupefatti.
Siamo stati accompagnati all'interno da una persona dallo sguardo attento e profondo, l'attuale proprietario del complesso in cui sorge la chiesa.
Si dice che questa chiesa, ricca di simbologie templari, sia stata “eretta sopra” (è questa probabilmente l’etimologia di Sovereto) qualcos’altro: forse una sorgente d’acqua taumaturgica o forse uno straordinario nodo geomantico (la zona, tra l’altro, è piena di menhir, gli arcaici megaliti posti proprio a "segnare" i centri energetici).
O forse un'antica cappella templare. Curioso un capitello che si trova in sacrestia, a circa mezzo metro da terra, che fa pensare a una costruzione sottostante.
Il luogo sacro, sorge ai margini della via Appia, sulla via delle crociate e dei pellegrinaggi in Terrasanta.

E' da sempre considerata un Omphalos, un luogo dove il Divino si unisce con l'umano, creando un passaggio di comunicazione tra cielo e terra, una corrente bidirezionale...e si sente.
Appena varchi la soglia lo percepisci.
L'interno è piccolo e colpisce subito, almeno così è successo a me, il pavimento. Al centro c'è una grande grata di ferro che copre una scala di pietra che conduce in una piccola grotta, visibile da sopra. Lì pare sia stata trovata l'effige della Madonna Nera a cui è stata dedicata la piccola chiesa.

Credo sia un vero e proprio luogo di “contatto” profondo con il sé e con l'universo intero, così piccola, ma grandissima.
Poco più avanti, un bellissimo bassorilievo che raffigura un albero, l’albero cosmico, il tramite tra cielo, i rami, e terra, le tre radici.

E’ in questo simbolismo che troviamo il concetto di “dualismo” presente nella dottrina templare e che ritroveremo in seguito nella nostra chiesa. Le tre radici, poi, ci fan subito pensare alla Trinità, anche se c’è chi pensa che la Trinità adorata dai Cavalieri del Tempio fosse diversa da quella Cristiana, essa sarebbe stata di tipo gnostico, cioè composta da Padre, Madre e Figlio e non da Padre, Figlio e Spirito Santo, spiegando così anche la loro forte venerazione per la Vergine. Insomma, il tutto ci fa pensare di trovarci di fronte a quella che Fulcanelli definirebbe una Dimora Filosofale.
L'albero è mancante del ramo di destra, per significare l'imperfezione dell'uomo, che tende verso il cielo ma fa fatica a raggiungerlo.
E ancora le pietre tombali di antichi cavalieri, la cui effige sembra che parli.
Sono rappresentati con insegne sul mantello che ci riportano ai cavalieri del Tempio. A differenza poi delle altre due tombe presenti e legate ad altri ordini cavallereschi,colpisce il particolare delle braccia poste in posizione crociata, la “X” del Xristos (da X in greco Chi) il nome del Messia, il nome da sempre venerato dai cavalieri

E poi la Triplice cinta, ,disegno che ritroviamo in moltissimi punti sacri e rappresentato da tre quadrati concentrici e da dei segmenti che uniscono i punti mediani dei lati, simbolo inequivocabile che ci si trova in un luogo di grande sacralità, centro di forze benefiche e di alta vibrazione. E' inciso su una lastra del pavimento, a sinistra, tra i banchi di legno.
Ho sostato su questo simbolo, senza scarpe e ho percepito una forte energia che porta in dimensioni superiori, a contatto con l'anima del mondo e dei mondi....

Il punto più incredibile è la piccola sacrestia laterale, un locale di pochi metri quadrati, completamente affrescato con una complessa simbologia esoterica.
Sulla volta, infatti, si nota uno stuolo di Stelle Polari. Sulla destra, vediamo comparire due noti simboli a carattere dualistico: la scala a doppio piolo, che avvicina o allontana dal Signore, simbolismo che si ricollega anche alla Scala di Giacobbe che univa cielo e terra (come l’Albero della Vita sul pavimento della navata), e la scacchiera, che nell’alternarsi di caselle bianche e nere (ma qui, in realtà, il colore nero è sostituito dal rosso, con il quale sono tracciate anche le altre figure), oltre a segnalare l’inscindibilità del Bene e del Male, richiama il Beauceant, il vessillo templare.

Sul lato sinistro, invece, troviamo un ottagono formato da due quadrati sovrapposti e ruotati l’uno rispetto all’altro di 45°, ed una vistosa croce greca bianca in campo rosso. Ci troviamo ancora di fronte ad un simbolo dualistico (i due quadrati), che in più richiama tutta la simbologia associata al numero otto. Accanto, un vistoso sole raggiante, un esagono, un Fiore della Vita ed un altro strano "fiore" a quattro lobi, o petali cuoriformi, inscritto in un doppio cerchio, come "rosa mistica".

L'Icona della Madonna Nera, il 16 aprile alle 14,00, ora leggendaria del suo rinvenimento viene esposta in Cattedrale a Terlizzi, per poi essere, di notte, solennemente portata il 23 a Sovereto nel cui Santuario rimane esposta fino alla prima domenica di agosto, allorchè viene ricondotta, sempredi notte, a Terlizzi per le vie cittadine tra ali di folla in tripudio. E’ trasportata su un carro trionfale che nel corso dei secoli ha raggiunto l’altezza di ben 22 metri, spinto dalla forza di 60 uomini e guidato da quattro timonieri che riescono, con le loro particolari manovre, ad orientarlo.

E chi c'è sulla cima del carro trionfale?

Sicuramente ci sono mille altre informazione e significati legati a questo luogo,ma io non sono in grado di dirvi molto di più. Posso solo dire che è stata un'esperienza speciale per tutti noi, sicuramente da approfondire, da sentire ancora, da vivere in profondità, andando anche giù in quella piccola grotta, ascoltando ancora con le orecchie,ma soprattutto con il cuore le parole della preziosa persona che ci ha accompagnati in questo luogo

Angel · Messaggioda **Angel** » 30/03/2010, 15:58

grazie di cuore.....mi è arrivata un'onda immensa nella quale mi sono beatamente cullata......

Messaggioda **shanti** » 30/03/2010, 18:28

Cara Angel, sei sempre vicina, nonostante i tempi difficili, sei sempre vicina ed eri con noi.

drago-lontra blu · Messaggioda **drago-lontra blu** » 30/03/2010, 21:21

Ciao panza, felice di leggerti, ti mando un bacione

o dunque, mamma mia, tutto quel simbolismo, che pacchia..... posso aggiungere un paio di cose, se non annoio, se notate sul muro, la scala bianca e rossa, ha un intercalare senza colore, le due colonne , esatto, le famose colonne, infatti sono separate dalla materia, ancora da manifestare e quindi incolore, mentre la scacchiera, pesente in varie forme in ogni loggia massonica, non solo attiva lo ying e lo yang, ma praticamente tutte le coppie di opposti ma è anche , quindi l'Uno.
diceva nella DE OCCULTA PHILOSOPHIA Cornelio Agrippa, cito testualmente:

“La sesta tavola ( scacchiera) si riferisce a Mercurio ed è
composta d’un
ottonario moltiplicato per se stesso, contenente sessantaquattro
numeri che
sommati sulle otto linee orizzontali e verticali e sulle diagonali,
danno la
cifra di duecentosessanta e in complesso un totale di duemilaottanta.
La
tavola è governata da nomi divini con una intelligenza pel bene e un
demone
pel male e se ne ricavano i caratteri di Mercurio e dei suoi spiriti.
....]
NOVA DOVE SEIIIIIIIIIIIIII...................

Grazie Shanti, mi hai fatto un bellissimo regalo, grazie grazie. smakkkkkkkkkk

Messaggioda **shanti** » 30/03/2010, 22:25

Grazie Drago...di più, di più...Novaaaa aspettiamo altro....
panza???? Chi, muà???

drago-lontra blu · Messaggioda **drago-lontra blu** » 31/03/2010, 7:17

stavolta no,

dicevo a Angel....

Ps: errata corrige: ( che non so come si scrive ma avete capito lo stesso) perdona Angel, se ti ho chiamato panza. Ho praticamente confuso le panze.

......ops...

mariposa azul · Messaggioda **mariposa azul** » 01/04/2010, 18:07

Citazione:

colpisce il particolare delle braccia poste in posizione
crociata, la “X” del Xristos (da X in greco Chi) il nome del Messia, il nome da
sempre venerato dai cavalieri.

La X ha una simbologia ricca di significato, appare spesso nei quadri medioevali e nelle filigrane, pare proprio che fosse usata per ricordare i Catari e il Graal.
Riporto dal libro di Margaret Starbird Maria Maddalena e il Santo Graal: “…La parola LUX riveste un ruolo di particolare importanza per gli eretici Albigesi, la cui principale dottrina
riguardava proprio l’illuminazione, o per così dire la verità. Se il termine latino lux, che sta per “luce” viene scritto con le parole dell’alfabeto greco Λ , V e X , l’intera parola può essere riassunta da un’unica lettera, la X, ch indicava la verità.
Il simbolo della lettera X era considerato sacro: si trattava, infatti, dello stesso segno con cui dovevano essere segnate le fronti degli illuminati dallo spirito…con questo simbolo venivano anche segnati coloro che entravano a far parte del monastero della comunità di Qumran…Successivamente…fu fatto proprio dai cristiani…Io ritengo che questo segno, la X, sia un simbolo ermetico che identifica l’eresia del Graal e della Chiesa segreta e che nell’arte europea fu prestato alla tradizione esoterica.”
In altra pagina prosegue sul significato della X scrivendo: “…
Secondo il significato implicito del simbolo le promesse millenarie si adempiranno solo quando la lettera Λ e la lettera V potranno essere unite armoniosamente tra di loro. La lettera Λ è il simbolo archetipico del principio maschile, la “lancia”, e la lettera V, il suo “uguale e opposto”, è invece l’archetipo del principio femminile, il “calice”.

drago-lontra blu · Messaggioda **drago-lontra blu** » 01/04/2010, 22:50

Fantastico Arcansiel, bellissimo l'approfondimento, grazie grazie.....

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