La Chiesa della Maddalena - Venezia

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Oliviero Angelo
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La Chiesa della Maddalena - Venezia

Messaggioda Oliviero Angelo » 27/07/2010, 22:53

Ieri io e la mia fiamma ritrovata stavamo passeggiando per Venezia.
Lei riveste in sé l'energia della Maddalena e questo è un indubbio "sentire" forte.
"Casualmente", nel nostro girovagare, ci imbattiamo e veniamo attratti da una delle tante chiesette in quel di Venezia.
Inutile dirsi che era la Chiesa della Maddalena.
Purtroppo era chiusa e non ci è stato possibile entrarci nonostante ci avessimo girato intorno e provato le numerose porte e portoncini inesorabilmente sbarrati.
Ci aveva molto colpito il classico Triangolo in un cerchio posto sopra il portone d'ingresso principale.
Stasera ho voluto fare una piccola ricerca e riporto qui pubblicamente i dati trovati, per l'eventuale curiosità di tutti.



Chiesa della Maddalena


(VENEZIA-Cannaregio) XVIII sec. nelle forme attuali ma risalente al XIII sec.(segnala G. Coluzzi) (foto:http://www.invenicetoday.com/tour/chiese/cannaregio/sanmaddalena.htm
E'una singolare chiesa veneziana a schema planimetrico centrale e pianta perfettamente circolare conclusa da cupola, è uno dei più lucidi esempi di architettura neoclassica veneziana (ma, per la sua concenzione laicamente ispirata al modello romano del Pantheon, non andò esente da forti critiche); l’ingresso, preceduto da una breve scalinata, è affiancato da 4 colonne ioniche sostenenti l'architrave e il timpano triangolare. Sulla parete esterna. della zona absidale è inserito un bassorilievo marmoreo della 1^ metà del' 400 raffigurante la Madonna col Bambino e santi.
L'INTERNO è esagonale, con 4 cappelle laterali inquadrate da archi a tutto sesto e presbiterio quadrato sviluppato in larghezza con 2 esedre; 12 colonne ioniche binate reggono la trabeazione della cupola. .Ha una grande cupola emisferica con lanterna e conserva notevoli tele del '700 al suo interno, tra cui un'Ultima Cena di Giandomenico Tiepolo e l'Apparizione della Vergine a S. Simone Stock di Giuseppe Angeli.Fu progettata da Tommaso Temanza..La chiesa di S. Maria Maddalena fu eretta nel 1222 dalla famiglia Balbo, e divenne parrocchia. Stabilita nel 1356 la pace tra Genova e Venezia il giorno di S. M. Maddalena, il Senato decretò che, in memoria del fausto successo, questo giorno si annoverasse tra i festivi. Nel 1701 Francesco Riccardi, allora prete titolato, e poscia pievano, rinnovò la chiesa di cui parliamo. Contemporaneamente crebbe a maggior altezza il campanile, il quale era un'antica torre, posta in riva ad un canale, che fino dal 1398 troviamo interrato, e si denomina ancora «Rio Terrà della Maddalena». Questo campanile nel 1881 venne atterrato. La Chiesa della Maddalena fu rifabbricata dai fondamenti dopo la metà del secolo XVIII sul disegno del Temanza. Nel 1810 cessò d'essere parrocchiale, nel 1820 fu chiusa, e poi riaperta come oratorio sacramentale(fonte: http://venicexplorer.net/tradizione/topos/mmm.html e Guida Rossa del T.C.I.-Vol.5-Velezia 2005,pag.475,per cortese segnalazione di R.Bicci). L'etimologia della chiesa,Maddalena,il periodo in cui fu edificata(XIII sec.),il fatto che in Venezia vi fosse uno stanziamento dei Cavalieri Templari,la forma circolare(spesso usata come tipologia architettonica dell'Ordine),farebbe pensare ad un loro intervento nella costruzione ma, al momento, le uniche notizie 'concrete'(insieme ad altre ipotesi sulla famiglia Balbo che avrebbe voluto questa chiesa) sono queste :

I Templari a Venezia


La continuità dei Cavalieri di San Giovanni(Cenni storici sul Gran Priorato)
da http://www.smomve.it/Default_main.asp?Pagina=Storia

L'attuale sede del Sovrano Militare Ordine di Malta in Venezia proviene da un palazzo che era dei Templari, e in seguito alla confisca dei loro beni fu assegnato alla "Religione degli Ospedalieri di San Giovanni".
Troviamo la prima notizia dell'insediamento dei Templari a Venezia in un atto di donazione fatta il 9 novembre 1187 da Gerardo, Arcivescovo di Ravenna, di alcuni terreni siti in Venezia in località Fossaputrida, affinché vi costruissero uno spedale e una chiesa; si ha motivo di ritenere che la casa e la chiesa di San Giovanni del Tempio trasferite dopo la soppressione dei Templari ai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, fossero quelle dove ha ora sede il Gran Priorato di Lombardia e Venezia. La Fossaputrida sarebbe il territorio di San Giovanni in Bragora, attuale parrocchia in Venezia.

Nel 1313 il Cavaliere frà Nicola da Parma, priore di Venezia dell'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, accompagnato dal Cavaliere fra' Bonaccorso Trevisan, si presentava al doge Soranzo per chiedere che i beni già appartenuti ai Templari fossero riconosciuti proprietà dei Giovanniti. La domanda fu accolta ed essi acquisirono, come si è detto, i conventi e le chiese di San Giovanni del Tempio (dette anche dei Furlani perché in quei pressi abitavano numerosi cittadini provenienti dal Friuli) e di Santa Maria in Broglio (o Brolo).

Ma già prima che pervenissero all'Ordine i beni dei Templari si ha notizia dell'esistenza a Venezia di un Priorato. Infatti, come risulta da un atto del 19 settembre 1263, in quel periodo era Priore fra' Engheramo da Gragnana, al quale successe fra' Guglielmo Bolgaroni.
La più antica raffigurazione del Priorato, ci è data dalla famosa pianta di Venezia delineata da Jacopo de' Barbari nell'anno 1500. Nella xilografia di questo artista, diligente e fedele nel riprodurre la realtà, si vedono disegnati la chiesa e il convento di San Giovanni del Tempio, poi di Malta, nell'aspetto planimetrico e volumetrico che conservano tutt'ora. Infatti, molteplici restauri succedutisi in varie epoche hanno certamente mutato l'aspetto degli edifici, ma non la loro struttura fondamentale.

Perduta Malta nel 1798, ebbe inizio per l'Ordine un periodo molto triste della sua storia. Il Gran Priorato di Venezia, in esecuzione al decreto di Napoleone in data 30 aprile 1806, venne soppresso e i suoi beni divennero proprietà demaniale. Il Commendatore fra' Fulvio Alfonso Rangone, che era in quel tempo Ricevitore e Luogotenente del Gran Priore fra' Giovanni Battista Altieri, dovette consegnare gli edifici al demanio.
Il Luogotenente di Gran Maestro dell'Ordine fra' Carlo Candida, eletto nel 1834, si adoperò energicamente presso la Santa Sede e altri governi ed ottenne la restituzione di molti beni. Nel 1839 furono ricostituiti gli antichi Gran Priorati di Lombardia e di Venezia in un unico Gran Priorato di Lombardia e Venezia, con giurisdizione anche nei territori di Parma, Modena e Lucca, con sede in Venezia, e Ferdinando I Imperatore d'Austria, con patente in data 5 gennaio 1841, restituì ai Cavalieri Gerosolimitani la chiesa di San Giovanni del Tempio, il palazzo priorale e il terreno adibito ad orto.

La restaurata sede del Gran Priorato di Lombardia e Venezia fu inaugurata solennemente il 24 giugno 1843, con l'intervento del Gran Priore fra' Giovanni Antonio Cappellari della Colomba (nipote di Papa Gregorio XVI), del Bali' fra' Federico Arciduca d'Austria. Quest'ultimo doveva poi morire a Venezia nel 1847, e trovar sepoltura nel 1854 nella chiesa priorale in una tomba progettata dallo Zandomeneghi, con iscrizione di Emanuele Cicogna. Numerosi sono gli stemmi dei Gran Priori e di Cavalieri dipinti lungo tutto il chiostro del Gran Priorato.
Sono ora cominciati dei radicali lavori di restauro, atti a risanare il palazzo del Gran Priorato e la Chiesa, che avevano subìto danni notevoli a causa delle alluvioni e delle frequenti alte maree che in questi ultimi anni hanno colpito Venezia.
(sito ufficiale www.smomve.it; altre info: http://www.smomve.org/05arch.htm)
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Curiosità e alcune tracce 'templari' a Venezia?
da http://www.venessia.com/curiosita.htm
Quando passate per il Canal Grande dalle parti della fermata di SS. Ermacora e Fortunato (San Marquola, c'est plus facil) noterete l'iscrizione "Non nobis" sulla facciata del palazzo del Casinò e cioè Ca' Vendramin Calergi. "Non nobis" sarebbero le prime lettere del motto dei Cavalieri Templari: "Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam". Non a noi Signore, non a noi, ma dal Tuo nome dà gloria. Ma chi erano i templari? E cosa centrano con Venezia? Erano dei monaci guerrieri (la leggenda li vuole custodi del Santo Graal) che dovevano proteggere i pellegrini che si recavano in Terra Santa. Nati poverissimi, in pochi anni si sono talmente arricchiti al punto di essere invidiati da Papi e Re tra cui il Re di Francia Filippo il Bello anche perché con loro aveva un grosso debito. Talmente invidioso che cominciò a imprigionarli e a torturarli. Una leggenda dice che i Templari arrivarono a Venezia con un grosso tesoro che venne sotterrato a San Giorgio in Alga (l'isola che in questi giorni è in mano alla Protezione Civile per le loro esercitazioni). Tesoro che dovevano prelevare in un secondo tempo ma che poi non si seppe più nulla. Avevano un convento vicino a San Giorgio degli Schiavoni dove fino a pochi anni fa c'era il laboratorio della Croce di Malta e un'altro dove adesso c'é l'Albergo Luna Baglioni in calle Cà Vallaresso. E l'iscrizione "Non nobis" sulla facciata del Casinò? Un caso? Un messaggio per chi sa? L'Ordine dei Templari si sciolse nel 1312.
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Nella Chiesa Priorale di San Giovanni Battista in Venezia,pertinenza del Gran Priorato di Malta,vi sarebbero in quantità, le caratteristiche croci patenti.
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La famiglia BALBO che eresse ufficialmente la chiesa della Maddalena chi poteva essere?
Dopo una breve ricognizione,tutti gli indizi riportano ad una famiglia Balbo(che sarebbe un soprannome),il cui capostipite fu un certo Ezzelino. La famiglia degli Ezzelini (il nome tedesco Hetzin significa letteralmente "Ferro", vale a dire "Guerriero", come già Attila, poi Timur e Stalin), è giunta dalla Germania in Veneto tra il X e XI secolo.
L'illustre nonno di Ezzelino III, Ezzelino I, detto "Il Balbo" a causa di un difetto di pronuncia, nel 1148 partecipa alla seconda Crociata con Corrado II re di Germania, combattendo i Turchi sotto le mura dell'esotica Damasco ed i Fatimidi nel vano assedio di Ascalona. Nel 1175, con Anselmo da Dovara, è al comando dell'esercito della Lega Lombarda che blocca l'Imperatore Federico I "Barbarossa" davanti Alessandria e poi lo lascia sfilare senza attaccarlo. Infine nel 1176 è gonfaloniere della Lega Lombarda ed alla testa del contingente trevigiano partecipa all'epica battaglia di Legnano.
Suo figlio Ezzelino II nel 1209 e 1210 è al seguito dell'Imperatore Ottone IV di Brunswick dal quale ottiene Bassano (1211). Poi combatte con Padova contro gli Estensi nel 1213 e contro Venezia nel 1214. Privo di avversari diretti delle altre famiglie, accresce il prestigio e i possedimenti familiari nella regione finchè nel 1220 decide di ritirarsi in convento, atto che non significa la rinuncia alle proprietà e ai piaceri della vita. Riceve così il soprannome de "Il Monaco" e lascia mano libera ai figli Ezzelino III ed Alberico.
Ezzelino III, nato il 25 aprile 1194, rimane ostaggio a Verona dal 1199 al 1206 e poi si distingue nelle guerre locali.
Di statura media e dai capelli folti e rossi, dimostra il suo ingegno nella presa del castello di Este nel 1213, a fianco dei comuni di Padova e Vicenza, ed il suo coraggio nello scontro di Bressanivido nel 1220, dove attacca e sconfigge i vicentini superiori numericamente.
Con la presa del potere nel 1220, dopo il ritiro del padre in convento, dimostra di possedere anche una grande ambizione.

Fu forse voluta da questo Ezzelino III,la chiesa della Maddalena a Venezia?Per ulteriori info sul personaggio, http://www.magicoveneto.it/storia/medioevo/EzzeliniCrono.htm
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Oliviero Angelo
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La Chiesa della Maddalena - Venezia

Messaggioda Oliviero Angelo » 28/07/2010, 0:15




Maria Maddalena e le tracce dei Cavalieri Templari a Venezia


Si ha notizia che nel 1222 venne eretta una chiesa a Cannaregio, in Venezia.
Il nome del committente è controverso: c'è chi, come Flaminio Corner la descrive come una cappella voluta dalla nobile famiglia Baffo, e di li a breve diventata parrocchia.
Forti indizi fanno invece pensare che la costruzione si debba alla nobile famiglia Balbo (che sarebbe un soprannome) il cui capostipite fu un certo Ezzelino.
La famiglia degli Ezzelini (il nome tedesco Hetzin significa letteralmente Ferro, vale a dire Guerriero, come già Attila e poi Timur), è giunta in Veneto tra il X e l'XI secolo.
L'illustre nonno di Ezzelino III, Ezzelino I detto il Balbo a causa di un difetto di pronuncia, nel 1148 partecipò alla seconda crociata con Corrado II re della Germania, combattendo contro i Turchi sotto le mura di Damasco ed i Fatimidi nel vano assedio di Ascalona.
Nel 1175, con Anselmo da Dovara fu al comando della Lega Lombarda che bloccò l'imperatore Federico il Barbarossa davanti ad Alessandria.
Infine nel 1176 fu gonfaloniere della Lega Lombarda ed alla testa del contingente trevigiano partecipò alla battaglia di Legnano.
Il figlio, Ezzelino II dopo aver combattuto accanto a Ottone IV combattè contro gli Estensi e poi contro Venezia nel 1214.
Privo di avversari diretti di altre famiglie accrebbe il prestigio personale e familiare, finchè nel 1222 decise di ritirarsi in convento.
Ricevette così il soprannome del "Monaco" e lasciò la mano libera ai figli Ezzelino III ed Alberico.
Con la presa del potere nel 1222 ed il padre in convento Ezzelino III, alfiere dei templari, anche per tradizione familiare, dimostrò di possedere anche una grande ambizione. E sembra sia stato proprio lui a volere la chiesa dedicata alla Maria Maddalena.
Maria Maddalena, questa donna unica di cui si è potuto dire che dopo la Vergine Maria fu la seconda donna del Vangelo.
Nel corso dei primi secoli i cristiani indugiarono soprattutto sul suo ruolo di messaggera della Resurrezione: Maria di Magdala è proclamata "Apostola apostolorum" e "Legata Legatorum" inviata degli inviati.
Verso la fine del VI secolo, quando le invasioni barbariche volgono alla fine, Papa Gregorio Magno identificò Maria Maddalena come la peccatrice anonima di cui ci parla S. Luca nel vangelo, e con Maria di Betania fece di lei il modello della conversione, della purificazione di cui la chiesa, nel confronto contro i barbari sentiva il bisogno.
Riferendosi alla ricerca del corpo di Gesù, la mattina di Pasqua, Gregorio disse di lei: A monumento domini, etiam discipulis recedentibus, non recedebat (da Sepolcro di Gesù, quando i discepoli se ne andarono lei non andò)-
Per cui la Maddalena rappresenta l'anima in cerca di Dio.
Nel 1297 il Capitolo Generale di Venezia proclamò S. Maria Maddalena patrona dell'ordine dei Predicatori.
La chiesa venne concepita a pianta circolare (l'unica, a Venezia) con copertura a cupola emisferica di chiara ispirazione all'architettura dell'antica Roma (Pantheon).
Di grande valore architettonico il portale, formato da un alto timpano iregolare sorretto da due lesene binate a capitello ionico.
Sopra alla porta di ingresso vi è una lunetta con bassorilievo di simboli massonici - templari, e la scritta: "Sapientia aedificavit sibi domum".Approfondendo questo argomento risulta quanto sia stato importante e determinante per quanto riguarda ll patrocinio dei templari in questa costruzione, in quanto la sapienza, o Sophia è stata spesso associata alla Maddalena e ai versetti del libro dei Profeti: La Sapienza si è costruita la casa, ha intagliato le sue sette colonne.
Esternamente all'abside è incastonato tra la copertura marmorea un bassorilievo raffigurante una Madonna col Bambino di origine quattrocentesca.
All'interno la chiesa presenta pianta esagonale con quattro cappelle laterali che conservano importanti tele settecentesche opera della Scuola di Giovanni Battista Piazzetta, ed un presbiterio quadrato occupante due lati.
La trabeazione della cupola è sorretta da dodici colonne bianche.
IN seguito alla costruzione della chiesa, nel XIV secolo, il Senato veneziano decise che il giorno dedicato a S. Maria Maddalena diventasse festivo. Successivamente la chiesa venne ampliata e ristrutturata da Tommaso Temanza, e venne anche aggiunto un campanile che nel 1888 venne abbattuto perché pericolante.
Attualmente la Chiesa dipende dalla Parrocchia di S. Marcuola.
Questa chiesa, insieme a diverse altre tracce lasciate dai cavalieri templari che qui transitarono, soggiornando per alcuni anni a Venezia, in concomitanza con la quarta crociata, e lasciando (nella leggenda veneziana) un tesoro nell'isola di S. Giorgio in Alga, oltre che a simboli legati alla comunità Templare, come le immagini delle Triplici cinte, incise in una panca di marmo davanti alla Scuola Grande di San Rocco, in un'altra nella Basilica di San Marco, ed una terza al piano superiore del Fondaco dei Tedeschi (ora poste Centrali di Venezia), ed altri simboli ancora legati alle prodezze di questi monaci-guerrieri che sono disseminati a Venezia, in una scia di mistero e di ricordi lasciati alle generazioni successive, fanno parte dei misteri, delle seduzioni, della Storia di una città in perfetto equilibrio tra oriente ed occidente, ma proiettata anche in un futuro, che per noi è ora passato, che ha rivoluzionato la scienza e la navigazione del medio evo in Europa.
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Briana

La Chiesa della Maddalena - Venezia

Messaggioda Briana » 28/07/2010, 8:17

Anche vicino a casa mia c'è una chiesa dei templari http://www.waltersoligon.de/c/ vedi se riesci a ad entrare in questo sito molto interessante.Ormelle a passeggio tra storia, cultura e natura






Ormelle si colloca fra i Comuni posti sulla sinistra del corso mediano del fiume Piave, in quel tratto pianeggiante della Provincia di Treviso che va dalle ultime propaggini dei colli di Conegliano al confine con la provincia di Venezia.

Diversi reperti archeologici fanno ritenere che il territorio
comunale fosse abitato gia' nell'epoca romana, ipotesi confortata dalla presenza di strade romane e dalla constatazione che le campagne opitergine erano generalmente coltivate, per lo piu' da ex legionari, cui venivano concessi in premio dei lotti di terreno (centurie).
Lungo il fiume Lia, immersa nel verde della campagna, sta una vera e propria perla dell’ architettura religiosa di queste zone: la Chiesa dei Templari di Tempio di Ormelle.

(Nei dintorni, da visitare Oderzo -Opitergium-, ricca di reperti dell’epoca romana e tranquillo centro storico chiuso al traffico)
La Chiesa dei Templari




E' stata probabilmente costruita nel XII secolo dall’Ordine dei Cavalieri Templari. Essa e' parte di una magione o precettoria, luogo di amministrazione delle terre dell’ordine.
La presenza di un corso d’acqua navigabile (il Lia) e di due importanti strade a breve distanza (la via Opitergium Tridentum e, soprattutto, la via Postumia) fanno forse rientrare questo complesso all’interno delle zone di passaggio dei pellegrini, che qui potevano essere ospitati.
La chiesa era dunque un punto di riferimento per i pellegrini diretti o di ritorno dalla Terra Santa o dalle tombe dei santi Pietro e Paolo a Roma.
Successivamente, intorno al XIV e XVIII secolo, sono stati costruiti gli edifici adiacenti. I Templari edificarono la chiesa sul tracciato di una delle piu' antiche strade romane, quella che collega Oderzo
a Trento, e in prossimita' della Postumia che collega invece Genova ad Aquileia.

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shanti
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La Chiesa della Maddalena - Venezia

Messaggioda shanti » 28/07/2010, 8:48

Bellissime notizie e immagini. Grazie, rileggerà con calma.


Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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mariposa azul
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La Chiesa della Maddalena - Venezia

Messaggioda mariposa azul » 28/07/2010, 18:12

Citazione:
Nel 1297 il Capitolo Generale di Venezia proclamò S. Maria Maddalena patrona dell'ordine dei Predicatori.


Sono stupita da questa notizia...o meglio, stupita che nel 1297 si sia riconosciuta in Maria Maddalena la capacità di predicare, cioè di fare adepti; ciò che viene ribadito nei vangeli apocrifi e che è così ben esposto nel Vangelo di Maria Maddalena, dove emerge che la vera seguace di Gesù fosse stata proprio lei, l'unica ad aver colto in modo profondo il suo pensiero.
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH


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