Oggi mi sono recata a Montecrestese alla ricerca di funghi.....nemmeno l'ombra...in compenso mi sono fermata dove il cartello indica "Menhir di Castelluccio""..
Dopo un lungo peregrinare per sentieri (nessun cartellino di indicazione!!!) ho trovato una signora che raccoglieva noci la quale mi ha indicato il sentiero....
Il luogo si trova sopra una cava di granito....silenzioso e.....
Questi sette menhir ancora in piedi messi a semicerchio danno veramente l'impressione di un luogo di culto
Mi sono seduta per un attimo sulla pietra centrale ho chiuso gli occhi e ho sentito una forte spinta energetica dal basso verso l'alto....Sono entrata poi dal pertugio rettangolare( che vedete nelle ultime due foto),l'interno e' rotondo fatto da tante pietre messe l'una sull'altra ,io (m:1,60) sono stata in piedi...sembra il posto dove si puo' meditare..al fresco.
Dato che non ho portato la mia macchinetta fotografica posto le foto e l'articolo che Dragoblu aveva trovato l'anno scorso
Vi abbraccio tutti....
Montecretese.
Si lascia la macchina dopo il bivio per Alloggio davanti alla chiesa della Madonna
di Vignale. Da qui si torna indietro a piedi e si percorre la prima strada
sterrata che si trova sulla sinistra. Dopo circa duecento mentri passata un
terrazzamento di sassi si gira a destra inoltrandosi nella boscaglia fina ad un
altro terrazzamento, si tiene la destra e si aggira la motta fino a ritrovarsi
sulla parte sinistra in un pianoro dove si estende un prato incolto. A sinistra
avremo un muro megalitico di età antichissima, al centro del muro si apre una camera
a volta anticamente usata per seppellire i defunti. Nella tradizione celta
questo tipo di camere interne ai muri megalitici servivano per la sepoltura di
personaggi illustri, in quanto era diffusa la credenza che dopo sette anni le
rocce avessero assorbito l’energia del morto e il luogo potesse essere
utilizzato con una funzione propiziatoria anche nei confronti delle gestanti.
All’inizio
del prato è possibile ammirare su due file dei menhir, questo luogo era con
tutta probabilità legato al culto del sole e all’adorazione del dio Belenos, il
cui culto risale all’epoca del megalitismo ed è una delle divinità più antiche,
dio pastore, guaritore e protettore delle acque termali (una fonta termale è
presente anche in Val d’Ossola).




![]() | La festa di Belenos è Beltane festa della luce e della purificazione del bestiame. E’ interessante notare come nella Val d’Ossola una moltidine di tradizioni e di racconti popolari ci riporti all’eredità pagana. Dietro al muro del Diavolo altro muro megalitico non lontano da Domodossola si nasconde la deformazione cristiana del culto più antico, non è un caso neanche che proprio qui si registrassero un’intensa attività delle streghe, e la letteratura autoctona testimonia spesso di eventi prodigiosi e della presenza delle streghe, non lontano da qui vi è infatti un pianoro chiamato Pian de Strix, cioè Piana delle Streghe, perché in passato si diceva che qui si radunassero le streghe durante i loro festeggiamenti. |