La costellazione della LIRA

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drago-lontra blu
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La costellazione della LIRA

Messaggioda drago-lontra blu » 04/07/2010, 6:58

Una scuola di pensiero vuole i che Orfeo dopo la
discesa nell'Ade e viste le "cose di laggiù" inizio ad adorare Elio (che
chiamava Apollo) e non più Dionisio ed ogni mattina si svegliava all'alba per accogliere il sorgere del sole. Allora Dioniso istigò le Baccanti (Deriva dalla voce "Bàkkai" femminile plurale di "Bàkkos", nome che veniva dato a chi era seguace di Dioniso-Bacco. Durante le feste che si svolgevano in onore del dio a Tebe o sui monti della Tracia, si abbandonavano ad ogni genere di sfrenatezza.
Si rappresentavano coperte di pelli di belve o completamente nude. Erano conosciute
anche con i seguenti nomi: Menadi, Tiadi, Bassaridi, Bistonidi, Mimalloni, Edonidi.)
che decisero di ucciderlo durante un'orgia bacchica. Arrivato il momento stabilito,
si scagliarono contro di lui con furia selvaggia, lo fecero a pezzi e
sparsero le sue membra per la campagna gettando la testa nel fiume Ebro.
Quale che fosse il modo come Orfeo morì è certo che ogni essere del creato pianse la sua morte, le ninfe indossarono una veste nera in segno di lutto ed i fiumi si ingrossarono per il troppo pianto.
Le Muse recuperarono le membra di Orfeo e le seppellirono ai piedi del monte Olimpo ed ancor oggi, in quel luogo, il canto degli usignoli è il più soave che in qualunque parte della terra.
Ma gli dei che tutto vedevano e giudicavano, decisero di inviare una tremenda pestilenza in tutta la Tracia per punire il delitto delle Baccanti
. La popolazione allo stremo delle forze consultò l'oracolo per sapere come far cessare quella disgrazia e questi sentenziò che per porre fine a tanto dolore era necessario cercare la testa di Orfeo e rendergli gli onori funebri.
Fu così che la sua testa venne ritrovata da un pescatore nei pressi della foce del fiume Melete e fu deposta nella grotta di Antissa, sacra a Dioniso.

In quel luogo la testa di Orfeo iniziò a profetizzare finchè Apollo, vedendo che i suoi oracoli di Delfi, Grinio e Claro non erano più ascoltati, si recò alla grotta e gridò alla testa di Orfeo di smettere di interferire con il suo culto. Da quel giorno la testa tacque per sempre.


Fu recuperata anche la sua lira che fu portata a Lesbo nel tempio di Apollo che però decise di porla nel cielo in modo che tutti potessero vederla a ricordo del fascino della poesia e delle melodie dello sfortunato Orfeo, alle quali anche la natura si arrendeva, creando la costellazione della Lira.


(da elicriso.it)
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