Questo sciame di meteore si ripresenta puntuale ogni anno, quando la Terra interseca l’orbita della cometa Giacobini-Zinner; le particelle lasciate dalla cometa nella sua corsa intorno al Sole entrano in atmosfera a 20 km al secondo (72' 000 km/h ), ionizzano l’aria e danno origine al fenomeno luminoso delle stelle cadenti.
Una cometa rilascia particelle nello spazio quando, giungendo sufficientemente vicina al Sole, viene riscaldata, cosicchè il ghiaccio che la compone sublima, dando origine ad esplosioni di gas che frammentano la superficie, disperdendo sassi e rocce nello spazio circostante. Questi frammenti non si allontanano indefinitamente, ma permangono in parte lungo l’orbita della cometa; ci sono momenti in cui l’outgassing della cometa è maggiore o minore, a seconda della distanza dal sole, dall’orientamento della cometa, dalla composizione della superficie, per cui la distribuzione dei frammenti nell’orbita non è omogeneo.
Quest’anno la Terra attraverserà una zona dell’orbita di Giacobini-Zinner così ricca di frammenti che si prevede un’intensità di alcune centinaia di stelle cadenti all’ora, che si traduce, supponendo per semplicità 600 eventi/ora, in 10 stelle cadenti al minuto, quindi una ogni 6 secondi: non lo spettacolo incredibile cui dovette assistere probabilmente De Mottoni, ma comunque qualcosa di interessante, anche se la Luna allo 0,9% della fase disturberà parecchio l’osservazione del fenomeno. E bisogna anche sperare che non sia nuvoloso, cosa non facile nel mese di ottobre.
Il punto del cielo da osservare sarà tra la flebile, ma facilmente individuabile (*), Stella Polare, e la luminosissima Vega:
Il fenomeno avrà due momenti di massimo, uno previsto intorno alle 19.00, quando il cielo sarà ancora piuttosto luminoso, e uno intorno alle 22.00, quando l’unica luce in cielo sarà quella della Luna.
da technews.it