

Written by alba
Thursday, 19 May 2011 08:20
Circa un anno fa abbiamo assistito, più o meno in diretta, al cambiamento dello status di Metatron: lui ha abbandonato la sua vecchia "posizione vibrazionale" abbastanza vicina alla Terra da poter essere "canalizzabile", per tuffarsi decisamente nella dimensione umana, per essere accanto a noi in questa grandissima trasformazione, come amico, come alleato, come co-sviluppatore del nostro nuovo sapere e del nostro nuovo modo di vita.
Ha così confermato con il proprio esempio che ormai è il piano fisico ad essere il palcoscenico principale, che è qui che si trovano le leve di comando, che è qui che nascono il nuovo sapere, i nuovi sensi, i nuovi significati, il nuovo modo di essere e di raccontare la Vita.
Con ogni nuovo incontro sia individuale che collettivo lo sentiamo sempre più vicino, sempre più intrecciato con noi e con la nostra vitalità e ora per la prima volta lui ha addirittura esordito con un articolo:


Grazie alla collaborazione di diverse persone la trascrizione di un incontro che si è tenuto il 3 Aprile scorso durante una delle sessioni del Laboratorio della Parola di Irina Bergo, si è trasformata in una specie di miniguida dello Spazio della Nuova Era, che presto sicuramente saranno seguite da altre "puntate"; “demo” e delucidazioni firmate da Metatron.
Prima parte



[b]
Buon giorno a tutti.
Volevo prima informarvi di una cosa che è molto recente.
Praticamente ha smesso di esistere il tempo lineare e questo cambia molto le condizioni dell’ambiente esterno, proprio di come funziona la Vita sulla Terra. Adesso vorrei provare a spiegarvi un po’ questa cosa perché è molto importante anche per la vostra vitalità, per come si adatterà a questa nuova gestione.
Immaginate questo ambiente del tempo lineare come un volume: è un volume che era già agli sgoccioli, quindi era sempre più vicino alla scadenza e ultimamente è proprio come se avesse tirato l’ultimo fiato, quindi è diventato una cosa piatta, non più un volume.
Come cosa piatta che cosa può fare? Può essere una specie di indicatore stradale, un qualcosa che indica le direzioni, ieri, oggi, domani, il mese scorso, il mese prossimo, quindi è qualcosa che aiuta la Nuova Realtà, per raccontarsi, per aiutare le persone a capire se stesse come spazi vibrazionali.
Però non è più possibile stare dentro quel tempo perché non è più un volume, è soltanto un piano e le persone, che sono un volume e anche un volume bello grosso, non possono proprio entrare dentro un piano.
Adesso l’aderenza al tempo diventa un’aderenza con la condizionale, potete e dovete usare il tempo per comodità, come indicatore stradale, anche come uno degli appoggi famigliari del vostro pensiero.
Nessuno vi dice che dovete proprio cancellare qualsiasi riferimento al tempo, però non potete più fare alcuna acquisizione veramente importante per il vostro sapere, per il vostro essere, se andate a cercarla appellandovi al tempo. Tanto per cominciare, se provate a cercarla nel passato non troverete niente, perché il passato a questo punto è diventato una specie di recinto piatto dove c’è solo questa etichetta, “il passato”, ma non c’è più niente di utile in quel passato lì.
Ma anche ragionando in termini di futuro, di “il tempo mi mostrerà” oppure anche cercando di programmare la vostra esistenza, comunque, contando sul tempo lineare come su un appoggio solido, rischiate di rimanere fuori dalla Nuova Realtà, dalla Nuova Terra, fuori dal nuovo movimento del pensiero, perché il tempo non ha più la densità giusta per voi.
Allora da che cosa è stato sostituito quel tempo vecchio lineare?
C’è o non c’è adesso il tempo sulla Terra?
Sì, il tempo c’è e questo nuovo tempo è a sua volta formato da due componenti.
La prima è proprio il vostro tempo individuale, è ciò che voi espirate fuori dal vostro profondo. Quando voi espirate fuori la vostra forza della Vita, formate questo tempo vostro, proprio vostro, firmato con il vostro nome, che serve i vostri bisogni, che viene usato per il vostro processo di crescita.
Poi c’è la seconda componente, che è il tempo predisposto dall’ambiente globale, dal regime globale.
Quindi il vostro tempo Reale, il tempo che avete a disposizione in ogni momento, si forma da queste due componenti, il vostro tempo individuale nuovo e il tempo globale planetario. In ogni momento le proporzioni tra queste due componenti possono variare perché dipende da quello che voi state servendo, da ciò che state scoprendo, dai processi in cui sono coinvolte le vostre energie.
Che cosa comporta questa cessazione del tempo lineare, anche per le vostre attività pratiche, per il vostro modo di essere qui sulla Terra?
Tra le altre cose comporta un forte accento sull’io, sul “mio”, sul “mi serve”, “mi occorre”, “queste sono le mie esigenze”, “questo è il mio ordine della realtà”. Questo pronome, “mio”, adesso è molto più “altoparlante” di prima. Anche se voi siete ancora dentro le attività o gli stati esistenziali che magari non sono stati scelti da voi, o magari in parte sì e in parte no, o comunque dentro stati esistenziali in cui in qualche modo vi sentite incastrati, in balia delle circostanze esterne, ecco lì adesso inizierà a crescere la componente del vostro io, del “io valgo”, “io conto”, “io decido”, “io costringo la Vita a servire la Vita a modo mio” e in questa costrizione non c’è nessuna violenza, è semplicemente un’esigenza che viene presentata alla vita e la vita giustamente la servirà.
Quindi osservate il vostro io, anche quella parte dell’io che adesso è presente in varie situazioni della realtà esterna, percepite come si sta rafforzando e soprattutto come vi viene naturale questo pronome, “a me serve”, “a me interessa”, “a me piace” oppure al contrario “a me non piace”, “io questo non lo voglio fare”.
Questa è la prima delle nostre parole conduttive di oggi, quindi concentriamoci su questo pronome, mio in varie salse. Concentratevi su questo riferimento, poi se vi viene qualche reazione, qualche condivisione fate pure qualche commento ad alta voce.
Proviamo ad usare questa frase: “Mi è dato sapere”. Questo è proprio un vostro diritto inalienabile, vi è dato sapere. Vi è dato formare il sapere, il vostro sapere individuale, estrarlo da dentro la vita, vi è dato servire il vostro processo della fabbricazione del sapere e sarà un sapere libero, sarà un sapere autonomo, non sarà un sapere predisposto da qualcun altro per magari tutta un’altra situazione, sarà un sapere consono alla vostra vitalità, alla vostra forza della Vita.
Adesso siete ufficialmente autorizzati ad occuparvi di questa fabbricazione del vostro sapere, quindi questa dichiarazione, “mi serve”, “mi serve il mio sapere, il materiale energetico con cui formare il mio sapere”, è una dichiarazione del tutto legittima che adesso la Vita rispetterà e asseconderà per quel che le sarà possibile. Ovviamente si tratta di un nuovo sapere perché il sapere che esisteva prima descriveva la vita che esisteva prima, quindi non può essere particolarmente utile.
Adesso si sveglierà sempre di più in voi, un nuovo senso dell’ambiente e sarà la Vita a mostrarvi questo nuovo sapere dell’ambiente. Io in questo momento non so che cosa la Vita mostrerà ad ognuno di voi, perché so soltanto che saranno delle demo, delle dimostrazioni, guidate dal Tutto. Sarà sempre una cosa predisposta a vostro favore e nel migliore dei modi, ma dipende molto dalla vostra capacità di assimilare, di leggere ciò che la Vita vi propone.
In quel senso, le cose saranno strettamente individuali, ciò che la Vita potrebbe proporre per esempio ad uno di voi, e verrebbe da lui assimilato senza alcuna difficoltà, per qualcun altro potrebbe essere un sapere indigesto, che verrebbe rigettato. Allora per quest’altra persona la Vita dovrà trovare delle forme diverse per farle sapere, magari si tratterà delle stesse frequenze, però presentate in un modo diverso, oppure circondate da altre frequenze che, per questa persona, possono andare benissimo.
La Vita praticherà un approccio molto selettivo, molto personalizzato, nel fornire alle persone questo nuovo sapere ed anche questo nuovo senso dell’ambiente. Ricordatevi allora questa cosa: che siete voi la fonte principale del vostro sapere perché anche quello che vi arriverà da terzi, dall’ambiente esterno, sarà sempre sintonizzato sulla vostra lunghezza d’onda, su ciò che proviene da voi come richiesta preliminare, sull’”io avrei bisogno di questo e di quello”.
Sull’onda di questa attrazione vi arriverà ciò che richiedete. Sarà sempre di più un sapere pratico quindi non un sapere accademico, scolastico, il pensiero diciamo vuoto o astratto, sarà sempre di più un “sapere come”, un “know-how”, “come saper vivere”, “come sapersi orientare” in questa nuova materialità, come interagire con la vita senza sottoporsi magari a delle sollecitazioni troppo impegnative per sé e nello stesso tempo assimilare tutto ciò che la vita vuole donare in questo momento.
Mettere il vostro io al primo posto, “io” o “mio” come pronome, è pura convenienza, non c’è nessun egoismo, non c’è nessun egocentrismo in questa condizione, semplicemente è il vostro motore di ricerca esistenziale che è configurato così.
Giustamente chi dovrebbe essere al primo posto, dentro il vostro motore di ricerca esistenziale, se non il vostro io? Evitare di notare questa evidenza potrebbe soltanto procurare delle distorsioni, quindi il vostro io viene sempre al primo posto.
Tutto il resto, quello che potete fare per le altre persone, comprese le persone più care, comprese anche le persone che non conoscete o la Terra stessa, tutto questo lo potrete servire sull’onda di questo vostro io, sullo slancio del vostro io che si riconosce, che conferma il suo volume esistenziale, che assimila ciò che la vita gli propone, che sente la forza delle sue inclinazioni naturali che si espandono.
Quindi la cosa principale è l’io, il vostro io, il vostro io capace di intendere e di volere, tutto il resto verrà naturalmente sull’onda di questo slancio. Perché per l’io che è fatto bene, che ha trovato il suo assetto esistenziale giusto, è del tutto naturale co-partecipare alle attività degli altri motori di ricerca, quindi co-partecipare ai processi del venire a sapere delle altre persone, servire la loro crescita, servire la loro apertura.
L’io che è in armonia con se stesso e con la forza delle sue inclinazioni naturali, non può far altro che dare naturalmente tutto se stesso, tutta la sua forza esistenziale al mondo esterno. È un bisogno così naturale che, probabilmente, non si potrebbe nemmeno definire come un dare, perché è come respirare o come camminare, quando camminate non vedete questa attività come “dare le energie per fare dei passi”, semplicemente state camminando e vi sentite dentro il vostro elemento naturale, oppure come respirare, non vi chiedete com’è il bilancio tra il dare ed il ricevere nello scambio dell’aria.
Ecco, altrettanto naturale dovrà essere lo scambio tra voi ed il mondo esterno e sarà sempre di più sull’onda di questo vostro riconoscersi, riconoscersi in progress, gradualmente, perché avete tutta la Vita per conoscere la vostra vera natura. Però man mano che vi riconoscerete, passo dopo passo, potrete dare sempre di più alle altre persone e, tra l’altro, avrete sempre meno voglia di farvi queste domande: “Ma conviene o non conviene che io faccia questo?”, “ma questo mio aiuto verrà apprezzato o non verrà apprezzato?”, “verrà assimilato o non verrà assimilato?”, perché se voi condividerete quello che vi viene sull’onda di questo scambio naturale, sarete comunque nel giusto e servirete comunque nel modo giusto le ricerche, la crescita delle altre persone.
Però non dovete vedere questa cosa come una necessità di salvare tutti o di salvare il mondo.
Perché ciò che vedete adesso è soltanto un quadro, una versione, una forma di espressione della stabilità esistenziale di questo pianeta, però il mondo è fatto in modo tale che voi non dovete salvare nessuno.
Il mondo è un ambiente autoregolante, quindi nessun destino dipende da voi, però mentre voi servite la vostra crescita e la vostra illuminazione, il vostro diventare maturi, voi potete nobilitare questo mondo, bonificarlo, potenziarlo e questo è a beneficio di tutte le energie che vi sono presenti, sia le energie umane che energie diverse.
Sia le energie delle persone che conoscete che le energie delle persone che non conoscete.
Però lasciate che sia il mondo stesso, questa grande centralina, a decidere dove indirizzare le vostre energie, questo vostro “io respiro”, “io respiro me stesso”, “io respiro il mio modo di essere”.
Lasciate che sia il mondo a decidere a chi indirizzare le vostre energie, oppure magari a prendere questo vostro dare, queste vostre energie e a mescolarle con altre energie e creare un altro prodotto. Magari questo altro prodotto sarà ideale per stimolare qualcosa, qualche movimento planetario, qualche altro segno dell’autonomia in crescita, autonomia in senso ampio, appunto a livello planetario.
Quindi il mio consiglio è quello di evitare di fissarvi su degli obbiettivi troppo concreti. Non cercate di educare nessuno in senso troppo stretto. Cercate soprattutto di dare l’esempio, di mostrare “come” sulla base del vostro stesso esempio. Se avete già scoperto la magia di questo modo di vivere nella Nuova Realtà, voi dovete solo essere l’esempio vivente di questo stato e ammirarvi per quello che avete scoperto e per quello che manifestate, e già sarete contagiosi per le altre persone e quindi farete un’azione educativa sulle altre persone.
Un’azione educativa non diretta, non pressante, semplicemente con le vostre oscillazioni metterete in moto le oscillazioni delle altre persone o, come dicevo prima, delle altre energie, delle altre forme della presenza e le aiuterete a centrare la loro ampiezza, la loro completezza, il loro stato naturale.
Adesso come seconda parola importante su cui voglio proporvi di concentrarvi, vi dico questa parola: insieme, che tra l’altro è un naturale completamento della parola “io” o “mio”.
Concentratevi sulla parola “insieme” e se sentite qualcosa subito, mettetelo a voce.
Adesso provo a completare questa parola “insieme” con questa aggiunta: “insieme dentro il corpo della Terra”. Provate a sentire questa frase dentro di voi.
C’è molta integrità dentro questa frase, perché la parola “insieme” di per sé non è ancora del tutto integra, perché ha dentro di sé tutte queste modalità dell’insieme che finora le persone hanno praticato, ma che spesso rappresentavano una solidarietà finta oppure un “insieme” che poteva sgretolarsi come niente.
Adesso state transitando da questo “insieme” che comunque vi attira, vi ispira e vi serve come appoggio, verso un altro “insieme”, un “insieme” veramente integro, un “insieme” che è libero da queste falsità o da queste forme della solidarietà finte della realtà sotto manifestata.
Quindi proviamo ancora a sentire l’impatto di questa frase: “insieme dentro il corpo della Terra”, e poi cercate di espandere dentro di voi questa frase, come suono, come volume, cercate di espanderla dentro.
Provate adesso a ricollegare il vostro “io”, vedete come viene naturale questa combinazione, “io” con questo “insieme”. Quindi la condizione dell’umanità e dell’insieme planetario, che si incontrano naturalmente dentro il corpo della Terra, non c’è nessuna contrapposizione, c’è un “io” e c’è questa unificazione, ed il corpo della Terra è la forma dove il globale e l’individuale possono abbracciarsi e fluire insieme.
Adesso facciamo un altro passo in avanti, sempre dentro questo regime in cui l’io è naturalmente collegato con questo nuovo “insieme”: concentratevi di nuovo sull’io e poi provate di nuovo a vedere se vi viene qualche nuova sensazione, qualche segno di auto-riconoscimento dovuto proprio a questo abbraccio con l’insieme, con tutte le energie planetarie.
“Io” fuso così con l’insieme cosa vi mostra, cosa vorrebbe farvi notare? Provate a fare questo genere di domanda.
Adesso vorrei offrire questo suggerimento, questo modo di esaminare il vostro “io”.
L’ io è un coordinatore oppure un portatore di un certo ordine naturale delle cellule e celluline esistenziali.
Provate ad immaginare il vostro essere come un insieme delle cellule della vita, cellule fisiche, cellule metafisiche, alcune di queste cellule le sentite già, in qualche modo sono già qui nella dimensione terrestre, in qualche modo le sentite, altre devono ancora espandersi, devono ancora farsi vive e voi siete come un imprenditore capo che ha il potere di gestire tutto questo insieme cellulare, tutta questa moltitudine di cellule della vita, ognuna altamente specializzata.
Questa è una cosa che in questo momento vi è dato sapere, queste informazioni sono arrivate come risposta alla vostra onda del “io voglio sapere, mi è dato sapere”. Che cosa in pratica significa questa apertura, che cosa vuol dire essere questa specie di coordinatore capo, di gestore capo che ha in gestione un volume di un numero indefinito delle cellule esistenziali?
Ad esempio vuol dire questo: come in ogni impresa ci vuole una buona gestione, bisogna prendersi cura delle cellule esistenziali, bisogna imparare quali sono i loro naturali flussi di movimento, come in un’ impresa, in un’azienda, bisogna sapere come si muovono i flussi.
Quindi questa informazione vi vuole dire che bisogna che stiate molto attenti alle vostre risorse, bisogna che impariate a gestirle. Sicuramente non può essere una gestione che usa i riferimenti della realtà sotto manifestata, perché c’è tutto altro regime adesso.
Quando parlo di questo insieme di cellule mi riferisco a qualsiasi parte del vostro essere che è in grado di sentire, quindi possono essere le cellule dell’organismo, le cellule del corpo sottile, e lì ci sono diversi livelli, diversi livelli di profondità. Comunque tutto ciò che è in grado di eccitarsi, di sentire le vibrazioni, di manifestare il vostro avatar, fa parte di questo insieme delle cellule.
Tra l’altro è un cantiere aperto, dove sono in corso dei lavori importantissimi, le vostre strutture energetiche vengono ri-eccitate a tutti i livelli, anche proprio alla base, a livelli profondi, nascono in ogni momento delle cellule nuove, cellule già esistenti magari cambiano posizione e questo comporta una nuova regolazione della vostra stabilità esistenziale.
Alcune cellule possono anche andarsene, perché possono sentire di aver chiuso la loro parte, di aver finito il loro compito quindi possono sentire che questa azienda, questo insieme di cellule eccitabili, non ha più bisogno di loro. E questo a sua volta cambierà la regolazione della vostra struttura, perché il vostro motore di ricerca non potrà più contare su queste cellule… c’è una logistica energetica molto fine e molto complessa.
Ovviamente nessuno vi chiede di studiare questa logistica come uno potrebbe studiare la logistica di un’azienda, perché non è proprio possibile: basta che voi comprendiate il concetto e che abbiate questo atteggiamento verso di voi come del proprietario, del titolare o coordinatore di questa azienda che si rinnova dinamicamente, che è sempre in fase di auto-ricerca e auto-ricalcolo, che continuamente si auto-ridistribuisce e magari attiva nuovi livelli di densità, nuovi frammenti dello spazio, nuovi regimi del pensiero, nuovi regimi dell’eccitazione.
Questo insieme delle cellule esistenziali, che in questo momento è addirittura più consapevole del titolare stesso – non offendetevi ma è così! – vi dice: “You are welcome!”, “Benvenuto!”, “Entra qui, in questo volume e assumi il comando”, “Adesso sta a te”, “Adesso tocca a te”.
Provate a sentire questo invito, questo saluto, questo benvenuto che proviene dai vostri volumi esistenziali e cercate anche di rispondere.
Perché vi è dato far parte di questo volume, è proprio un diritto inalienabile e quindi, da lì, potete generare l’“allora io posso”, “allora io vado”, “comincio”.
Da che cosa comincia il titolare di un’azienda che fino a poco tempo fa non sapeva neanche di essere il titolare di un’azienda? Ovviamente deve fare una conoscenza preliminare di questo volume, deve sapere in linea generale di che cosa si sta occupando.
Facendo sempre l’analogia con un’azienda, deve sapere che tipo di merce produce l’azienda.
Senza entrare nel dettaglio – si diceva che questo è tecnicamente impossibile – ma almeno si deve sapere qualcosa sul tipo di energia che tratta questa vostra azienda, alias il vostro volume esistenziale.
A quali scambi è interessata, cosa propone, cosa vorrebbe ricevere?
È come la legge del mercato, solo che qui si tratta del Mercato della Luce.
Che cosa ordinate al mercato, cosa vi interessa del mercato esterno?
Vi interessa tutto ciò che vi aiuta a comprendervi meglio, a riconoscervi, perché questo è un valore aggiunto incontestabile ed è così che funziona a livello dell’Universo.
Quindi si tratta di ordinare alla realtà esterna ciò che sarà utile alla vostra azienda, al vostro auto-riconoscimento, per capire meglio la vostra struttura interiore.
Come funzionate all’interno della vostra azienda? Quale merce producete, quali carichi reggete? Quali sono le vostre caratteristiche specifiche?
Sapete qual è lo strumento per fare chiarezza su tutto ciò?
Sono le emozioni, le nuove emozioni. Queste nuove emozioni che sono proprio fatte per servire le singole cellule del vostro volume esistenziale, che sono rivolte alle singole cellule e sono rivolte anche a tutto l’insieme, a tutta la vostra azienda energetica.
Però le emozioni sono molto fini, sono molto differenziate, dentro ad una certa emozione che magari vi arriva, c’è tutto uno spettro di sfumature… e ogni sfumatura ha un suo specifico destinatario dentro il vostro essere e lo aiuta a capire… se arriva a quella particolare cellula esistenziale del vostro essere a cui è indirizzata, allora la aiuta a capire, la aiuta a crescere, a diventare più consapevole.
Quindi tutta l’impresa, tutto l’insieme ne guadagna, e voi come titolari ovviamente ricevete anche voi i vostri utili, i vostri valori aggiunti.
Però questo modo di conoscere se stessi è diverso da ciò che prima sperimentava un essere umano per conoscere se stesso, da ciò che era impostato nei vecchi motori di ricerca (che comunque sono ancora in circolazione).
Adesso voi avete il diritto e il privilegio di cambiare lo stato delle cose, di passare ad un altro tipo di venire a sapere. Non vi serve più il sapere di prima e la Nuova Realtà sarà sempre meno tollerante verso chi usa il vecchio sapere e continua a farlo circolare, continua a proporlo in giro.
Prima con gentilezza e poi magari con una certa severità, farà capire al dispensatore di questo vecchio sapere che non ce n’è più bisogno, che piuttosto deve adattarsi a questa nuova legge del mercato della Luce, dell’economia della Luce.
Questo è l’ordine naturale che adesso comincia a diffondersi su questo pianeta, è un mercato, quindi un mercato è una condizione libera, è una ricerca basata sulla libertà, su ciò che uno propone e l’altro richiede. Non ci sono delle norme rigide a definire le regole di questo mercato.
Alla base di tutto c’è questa esigenza: “mi serve”, quella di cui abbiamo detto all’inizio.
Questa è la vostra leva per rivolgervi alla Vita. Non cercate di declinare questa responsabilità perché questo vi serve, ed è il vostro modo di viaggiare, il vostro modo legittimo per aver tutte le carte in regola.
E tornando ancora a questo pronome, “il mio”, usiamolo anche in questo contesto: “la mia impresa energetica”, “la mia azienda delle cellule conduttive, delle cellule che conducono la Luce” e “mi è dato occuparmi di questa mia impresa”.
È un privilegio, ma è anche una responsabilità.
Se uno ha lo status del titolare di un’azienda, e fa di tutto per ignorare questo suo status, questa sua forza, ma anche questa sua responsabilità, che cosa succede?
Intanto succede che l’azienda probabilmente non va tanto bene e al titolare può succedere di tutto, compreso il fatto che se lui proprio non vuole assolutamente occuparsi della sua azienda, verrà fuori questa domanda: “E allora cosa ci stai a fare qui?”
E quindi potrebbe concludersi lì la sua permanenza sulla Terra, semplicemente perché se non vuole occuparsi di ciò di cui dovrebbe naturalmente occuparsi, allora cosa ci sta a fare?
Ovviamente la Vita si impegnerà moltissimo per insegnare alle persone questa nuova condizione, come stanno le cose, quindi per far loro capire che sono questi potenziali titolari delle aziende, che non devono declinare questa responsabilità eccetera, quindi ci saranno diversi avvisi, diverse lezioni educative, però ci sarà comunque una certa percentuale di persone che non vorranno proprio sentire nessuna ragione, non vorranno occuparsi di queste loro aziende, mettere in ordine quelle cose lì, e allora il rapporto, il rapporto tra loro e la fisicità, cesserà.
Poi ciò che rimarrà di questa loro azienda, perché ci sono diverse cellule non fisiche, allora questo conglomerato delle frequenze verrà ri-eccitato e poi avrà un’altra Vita, un altro tentativo, probabilmente di nuovo nel mondo della Terra, perché è un po’ come affrontare un esame, se non sei stato promosso, ci devi ripassare, così probamente questo titolare che non vuole riconoscersi come tale, ci ripasserà di nuovo.
Perché adesso vi racconto queste cose? Intanto perché la Vita adesso vuole che queste cose vengano dette. Il fatto che io lo dico adesso a voi, a questo piccolo gruppo di persone, non vuol dire che non mi sentono a livello di tutto lo spazio e quindi bisogna che si sappia in giro che adesso queste cose sono diventate ufficiali. Questa nuova gestione del Mercato della Luce adesso è diventata ufficiale, quindi ho il piacere e il privilegio di fare questo annuncio per la prima volta. Siete le prime persone alle quali questa cosa viene ufficialmente comunicata e nello stesso tempo è come se avessi usato un altoparlante per trasmettere questa notizia a tutto lo spazio terrestre, quindi a questo punto la notizia si diffonderà e questo comincerà a cambiare lo stato delle cose.
Io non ho dubbi sul vostro voler fare i titolari delle vostre aziende, però volevo avvisarvi che è possibile anche questo esito della cessazione del rapporto tra una persona e la dimensione fisica, se la persona non vuole occuparsi di ciò che è la sua economia energetica naturale, perché è possibile che anche tra le persone che conoscete magari ci saranno delle morti, anche strane, improvvise e vorrei che teneste a mente questa spiegazione, perché potrebbe proprio essere questa la spiegazione di certe morti improvvise.
Questa è una cosa del tutto neutra, è un rapporto tra l’eccitabilità e la materia, non c’è niente di negativo in questo quadro. Se una certa persona, che è un potenziale titolare di un’azienda energetica, non vuole fare il titolare, è liberissimo di decidere di non farlo, dopo di che verrà sollevato da questo incarico e poi gli verrà proposto un altro incarico, magari con un regime diverso, con un assetto delle cellule diverso, però comunque nessuno può sfuggire a ciò che è un servizio.
Questa è una cosa che d’ora in poi sulla Terra nessuno potrà ignorare: il meccanismo del servizio è alla base di tutto.
Però il servizio nei confronti di ciò che per le persone è naturale, servire la propria vitalità, servire e promuovere il proprio ordine naturale della Luce, fare la promozione del proprio modo di essere, del proprio “landscape esistenziale”.
Quindi questo servizio è un piacere, è una gioia, è una cosa molto stimolante. È con quella chiave di accordatura che viaggerete per sviluppare il vostro nuovo “saper fare” di nuovi gestori delle vostre specifiche case e aziende energetiche.
Volete fare qualche domanda o condivisione su questo concetto, siete riusciti a capire o avete qualche perplessità, qualche precisazione da fare?
Per riuscire a essere consapevoli della titolarità della propria azienda, quindi non solo a livello mentale, ma esserne totalmente consapevoli, c’è qualche passaggio che deve essere fatto, ci si deve attivare in qualche modo oppure è da ricercare nelle pieghe della quotidianità?
Prima che risponda io per caso qualcun altro vuole provare a rispondere? Perché è una buona domanda, ma avete già una parte della risposta dentro. Aspettate che vi faccio oscillare un po’, poi facciamo uscire anche la risposta.
Allora: tutto avverrà in modo naturale, non ci devono essere forzature di nessun genere, vedrete naturalmente ciò che avrete da vedere e sarà questa la consapevolezza corrente, poi questa consapevolezza a seconda della persona potrà manifestarsi in tantissime forme.
Non è necessario che la persona un giorno si svegli e dica: “Oh, io sono il titolare di un’azienda energetica, adesso comincio a mettere in ordine le mie cellule”. Questo è un algoritmo proposto dal Nuovo Sistema Operativo Esistenziale, però questo algoritmo, a seconda della persona, può parlare in tanti modi diversi, quindi la persona magari un giorno si sveglia e sente che deve dedicare un’attenzione particolare ad un certo richiamo, ad una certa forza, deve occuparsi di qualcosa e se vorrà, seguirà questo richiamo naturale e sarà tutto naturale, un’illuminazione naturale, senza che ci sia necessariamente sotto anche questa comprensione mentale. Perché coloro ai quali è dato anche comprendere a livello mentale ciò che sta succedendo sono pochi e sono davvero privilegiati. Voi siete davvero privilegiati, perché anche se vi sembra di sapere poco, di non riuscire a comprendere, che c’è una quantità enorme del sapere che vorreste integrare, in realtà siete già tra le persone molto privilegiate perché vi è dato monitorare questo processo, vi è dato notare i cambiamenti, vi è dato essere presenti anche a livello della mente che è attivata dentro questa ricerca.
Quindi nel vostro caso, a parte la stimolazione di questa seduta, arriveranno anche degli stimoli, delle sensazioni più articolate, delle espressioni di consapevolezza più articolate, però ci sarà sempre un colorito locale, delle sfumature locali, come una certezza, un’intuizione che chissà da dove vi arriva, la certezza che dovete proprio occuparvi di una certa cosa, dovete prendervi cura di una certa cosa.
Usando la metafora di prima, questo vuol dire che avete cominciato ad esplorare magari un particolare reparto della vostra azienda e a mettere in ordine le cose dentro questo reparto.
Cercate sempre di fare ciò che è naturale, di ascoltare ciò che per voi è naturale, non fatevi distrarre dagli altri, che magari guardano ciò che per voi è naturale e lo mettono in dubbio e dicono: “Ah no, ma io farei così”.
Potete ascoltare ciò che dicono gli altri, però insistete sempre sul vostro naturale e vedrete ciò che è giusto per voi e userete le vostre energie nel modo che è giusto per voi.
Ti ringrazio per la domanda fatta perché era una domanda molto buona e però aveva già una parte della risposta dentro. Tu volevi solo una certezza in più, ma la risposta la sapevi già comunque… … grazie per il tuo ringraziamento che sento forte.
Prima quando hai presentato questo ruolo del titolare della propria azienda energetica con questo “benvenuto” la immaginavo come una cosa molto bella nel momento in cui riesci veramente a sentire la fiducia nella Vita, invece come qualcosa di difficile e molto pieno di responsabilità quando si è ancora tanto legati alle vecchie paure, alle vecchie cose, cioè una sorta di responsabilità grande.
Concentriamoci allora su questa parola, “responsabilità”, e cominciamo a grattarla un po’.
È sicuramente un concetto che è sul confine tra la vecchia condizione umana e la Nuova condizione umana. Avete ancora tutti dentro di voi i residui e l’eredità della vecchia responsabilità, ciò che vi è stato insegnato non solo in questa vita, ma in tante vite perché vi sentivate costretti ad occuparvi di qualcosa, perché le circostanze esterne avevano deciso così.
Magari poteva anche essere una cosa piacevole, però questo senso della costrizione era dentro la vecchia responsabilità.
Invece nella nuova responsabilità c’è quest’altra impostazione: “a me serve”, di conseguenza io mi assumo la responsabilità, perché a me serve, al mio meccanismo del venire a sapere serve, al mio riconoscermi serve, altrimenti come farò a capire chi sono?
Quindi è una mia esigenza, non delle circostanze esterne.
Sono io che mi assumo volontariamente questa responsabilità perché voglio sapere che cosa mi emoziona veramente, qual è il mio dono dell’Amore, qual è la mia Forza. Io voglio sapere queste cose, è questa la mia esigenza più importante di qualsiasi altra cosa e giustamente assumo la responsabilità.
Come se nel vecchio ordine della realtà la responsabilità fosse qualcosa di pesante, invece questo ha a che fare con la fiducia.
Certo e poi è eccitante, vero che è eccitante questa responsabilità? È eccitante quasi da lasciare con il fiato sospeso, da far forse quasi venire questo dubbio: “Ma ce la farò, è alla mia portata?”.
Certo, perché si tratta delle tue esigenze, quindi sicuramente la responsabilità che ti prendi sarà alla tua portata. È tutto proprio sulla soglia, sul confine tra il possibile e l’impossibile, tra il pensabile e l’impensabile, ma altrimenti come farai a guardare dentro la radice se userai solamente i riferimenti di superficie?
Devi generare lo slancio, devi generare la forza per immergerti in profondità, ed è proprio questa Forza di voler conoscere se stessi. “Voglio sapere chi sono senza intermediari, senza che me lo dicano i terzi, lo voglio sapere da me”. Ecco questa è l’imperatività più grande, la motivazione più grande: “Voglio conoscere me stesso, come funzionano il mio spirito e la mia carne messi insieme, cosa combinano queste mie cellule energetiche altamente specializzate, che cosa mi è dato manifestare nella realtà esterna, come si esprime il mio potere”.
Se questa è l’impostazione, il potere è la manifestazione dell’Amore.
Non potrà assolutamente essere un potere diverso dall’Amore, perché sarà l’unica forma di potere che adesso potrà circolare in questa nuova gestione.
Quindi, il mio potere è uguale al mio Amore.
Più conosco e accetto il mio Amore, più ho potere, solo così.
È un algoritmo che ha già dentro questa gestione, quindi non può che essere così.
Tra l’altro, in russo nella parola responsabilità c’è la radice oтвет, risposta, quindi uno può assumersi la responsabilità per avere delle risposte – l’unico modo di avere delle risposte è quelle di assumersi delle responsabilità.
Direi che avete assimilato bene il concetto, ma è ancora così nuovo che lo dovete ancora toccare, guardare, provare, quindi nei prossimi giorni magari farete un po’ di ricerche per conto vostro e vi assicuro che ciò che scoprirete vi confermerà quanto è stato detto.
La Vita adesso vuole funzionare secondo questo ordine dell’Economia della Luce, perché è molto giusto, molto rispettoso verso tutti, verso la libertà di tutte le forze individuali che però interagiscono, si uniscono insieme in questo mercato. Anche il mercato a sua volta è una specie di motore di ricerca globale, nel senso che è un motore di ricerca al servizio di tutta la dimensione terrestre.
Quindi a questo punto invece di dire “a me serve” la formula diventa “a noi serve”, a noi non soltanto persone umane, ma anche a tutte le energie che si trovano dentro la dimensione fisica della Terra.
“A noi serve”, e noi interagiamo anche con i mercati dell’Universo, con altri mercati, perché tutto l’Universo è fatto in questo modo.
Vedete quali confini si aprono? C’è molta bellezza, molta potenza e anche molta stabilità in questa organizzazione e più ci entrerete dentro, più vi immergerete in questa gestione, più crescerà anche la vostra fiducia verso voi stessi, perché siete parte di questo sistema, così complesso però tutto gestibile con la vostra chiave individuale, con il vostro “io voglio conoscermi”.
E questo sostanzialmente è un riferimento molto semplice, così semplice da lasciare quasi delusi, perché dov’è che va a finire adesso tutto il dramma che il genere umano ha sempre usato per viaggiare?
Il dramma non vi serve per conoscervi.
A volte magari uno potrebbe voler concentrare le tonalità di un certo disegno perché così magari riceve uno stimolo più forte, però di per sé il dramma non è affatto necessario. Anche nel dramma si può viaggiare in leggerezza e dipende da voi, come titolari di azienda, quale regime attribuire alla vostra azienda. Io direi quello della gioia, della leggerezza, di un’avventura felice.
Vivere così e sentire la gioia di vivere e usare questo slancio per scoprire gradualmente la vostra forza e il vostro potenziale e per manifestarlo nelle azioni.
D: Vorrei chiederti. Quando sono in un periodo che sento un po’ più difficile penso: “Sia fatta la tua volontà”. E non è uno scaricare la responsabilità? Però mi fa star bene.
Ti faccio una contro domanda. Secondo te a chi ti riferisci con questo “sia fatta la tua volontà”?
A un Essere Universale, alla Vita.
Bene, se ti riferisci per esempio allo spazio della Nuova Era, va bene, perché tu sei una parte integrante di questo spazio quindi di chi sarà la volontà?
Di tutti
Esatto, di te che sei fuso con questo spazio della Nuova Era, quindi di te come una nuova specie planetaria, quindi va benissimo questa formula se vissuta in questa chiave. Ottima scoperta.
Grazie, perché la responsabilità è mia però poi…
Hai usato una formula in un certo senso vecchia, però l’hai trasformata, la usi come una formula alternativa e va benissimo.
Un po’ come affidarsi alla Vita…
Certo, sicuramente è una formula che aumenta la fiducia, che non ti fa sentire questo eccesso della responsabilità che potrebbe diventare pesante, quindi ti permette di viaggiare nella leggerezza, però ovviamente la volontà tua c’è, eccome.
È un modo carino, e comunque è un gioco, perché quello che succede adesso è un grandissimo gioco, quindi è un ottimo modo per giocare!
Come se mi desse la forza per superare cose più …
Certo, a volte certi passaggi vengono superati proprio così, giocando con la leggerezza. Non c’è assolutamente bisogno di attirare sempre l’attenzione, puntualizzare, “ed ecco questa è una cosa e la devo superare” perché così in effetti potrebbe diventare pesante, ma in un certo senso può essere utile fare i furbi, i furbi-consapevoli, astuti, sviluppare questi trucchetti di astuzia naturale, che però sarà anche la Consapevolezza pura. Grazie per questa condivisione.
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forte Metatron, evvai, ..e qui comando io e questa è casa mia...eh eh eh smakkkkk