Altre simbologie nei Tarocchi

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Altre simbologie nei Tarocchi

Messaggioda Ospite » 20/03/2009, 23:03

Collocando gli Arcani maggiori su due file, una sopra l'altra, per ordine numerico, da I a X e da XI a XX, e disponendo all'estrema sinistra il Matto (che pare andare incontro alla doppia fila) e all'estrema destra il Mondo (che pare guardarla danzando), si possono notare diversi particolari.
La prima fila, da I a X rappresenta personaggi umani o animali in situazioni riconoscibili. Potremmo definire la serie come “chiara” perché rappresenta immagini che hanno una connotazione storica o sociale.
Nella seconda serie (da XI a XX) i personaggi e le situazioni assumono un carattere molto più allegorico e meno realistico. La potremmo definire più “oscura”, in quanto pare svolgersi in un universo psichico e spirituale prossimo al sogno.
Osservando i Tarocchi così disposti, piano piano i dettagli compariranno spontaneamente. Certe immagini ispireranno forse simpatia, repulsione, allegria o timore. Sono reazioni che derivano dalla nostra educazione e dalla nostra storia personale. I Tarocchi sono un potente strumento di proiezione in cui il nostro sguardo individuerà modelli già noti, il che in un primo momento ci porterà a reagire secondo schemi di comportamento abituali.
Mano a mano che l'osservazione procede, si noterà come alcuni particolari siano unici, e altri invece si ripetano in più carte. (Ad esempio, tra l'I e l'XI la forma del cappello è quasi identica. La Ruota della Fortuna e il Giudizio rappresentano entrambe, a modo loro, la chiusura di un ciclo e l'apertura di una nuova vita. Gli Arcani da I a X compiono la loro azione verso l'alto, quelli da XI a XXI compiono la loro azione verso il basso.)
Collocando invece le carte in ordine numerico in un unica fila, si notano altre possibilità di interpretazione, spunti per osservare e apprendere.
Per esempio, il Matto e il XXI (il Mondo): l'energia fondamentale, rappresentata dal Matto, si incarna nella realizzazione totale, il Mondo.
I (il Bagatto) e XX (il Giudizio): un giovane, o una mente giovane, lungo il cammino dell'iniziazione riceve la chiamata irresistibile della nuova coscienza.
II (la Papessa) e XIX (il Sole): una donna, spirituale, si appoggia alla luce del Padre universale per comprendere un sacro testo.
III (l'Imperatrice) e XVIII (la Luna): un'altra donna, creativa, sensuale e incarnata, si immerge nel misterioso intuito femminile....
e così via.


Il Matto e il Mondo, la prima e ultima carta della serie degli Arcani maggiori possono essere considerati l'alfa e l'omega, i due punti tra cui si dispiega il ventaglio di tutte le possibilità. Il Matto sarebbe dunque un inizio perpetuo e il Mondo uno svolgimento infinito.
Se le due carte vengono collocate l'una accanto all'altra in questo ordine, sarà evidente che il Matto pare dirigersi con determinazione verso l'ovale del Mondo, dove la donna a sua volta pare chiamarlo attirandolo a sé. Il Matto quindi può venire considerato come l'energia fondamentale, senza definizione né limiti. Ma se il Matto stesse da solo, correrebbe il rischio di ruotare all'infinito intorno al proprio bastone: l'energia creatrice può esaurirsi se non ha una meta. Secondo questa prospettiva si può vedere il Mondo come incorniciato da quattro elementi come quattro punti cardinali, con la donna-anima-materia al centro, inseminata dall'energia del Matto.
Ma se si collocano le carte nell'ordine inverso (XXI-Matto), la situazione è totalmente diversa: il Mondo non è la realizzazione di nulla, bensì una prigione che guarda disperatamente verso il passato, un inizio difficile la cui unica via d'uscita sarebbe la liberazione. Ed è quello che sembra fare il Matto che fugge la clausura, ma nell'ansia di fuggire non va da nessuna parte, la sua strada si apre al Nulla.
Questo fa capire che i Tarocchi hanno un proprio orientamento nello spazio che è determinante per la comprensione del loro significato.

I quattro semi degli Arcani minori non sono i quattro elementi dell'alchimia né di altri sistemi. Se si decide di usare i Tarocchi come uno strumento di conoscenza dell'essere umano, si può stabilire un sistema di corrispondenze che sia coerente all'insegnamento del Buddha “Verità è ciò che è utile”.
Il Tarocco si divide secondo una struttura di 4+1: quattro semi o simboli e una serie di Arcani maggiori. Nella carta del Mondo, quattro animali, o esseri, circondano l'ovale al cui interno danza un personaggio femminile. Sarebbe lecito pensare che i quattro elementi rappresentino quattro energie dell'essere umano, diverse ma tutte quante necessarie, unite dalla medesima coscienza.
La Spada, simbolo tradizione del Verbo, è un'arma che viene forgiata, affilata, così come si acuisce l'intelligenza. Rappresenta l'energia intellettuale e corrisponde all'aquila dell'arcano XXI, capace di elevarsi a grandi altezza, di adottare un punto di vista più elevato. Il suo elemento potrebbe essere l'aria.
La Coppa, simbolo cristologico del Graal, calice, è antico simbolo dell'amore. Quindi potrà rappresentare l'energia emozionale. L'Asso di Coppe assomiglia a una cattedrale e ci ricorda che costruire l'amore sacro è un lavoro di oreficeria. Corrisponde all'angelo dell'Arcano XXI, messaggero divino. Il suo elemento di riferimento potrebbe essere l'acqua.
Il Denaro viene contemporaneamente ricevuto (come minerale presente nella terra) e forgiato (come si coniano le monete). Allo stesso modo, il nostro corpo è formato dalle nostre azioni, ma lo riceviamo anche così com'è una volta per tutte. Così il pianeta Terra è uno e completo, ma viene sfruttato e modificato dalle attività dei suoi abitanti. Quindi, al Denaro si può attribuire la raffigurazione dell'energia materiale, delle necessità corporali, del territorio, delle questioni legate al corpo e ai soldi. Corrisponde al toro dell'Arcano XXI. Il suo elemento di riferimento potrebbe essere la terra.
Il Bastone cresce spontaneamente, non lo si costruisce, ma lo si può segare, spellare, ecc... rappresenta la forza della Natura che cresce, la potenza creativa e sessuale. La sessualità non è un'energia che possiamo forgiare, ma possiamo canalizzarla, sublimarla addirittura. Allo stesso modo, la creatività artistica è una forza misteriosa, ma che si sviluppa mediante il lavoro. L'ispirazione viene ricevuta prima di metterla in pratica. Corrisponde al leone dell'Arcano XXI. Combustibile naturale, il suo elemento potrebbe essere il fuoco.
Gli Arcani maggiori, infine, rappresentano gli archetipi del cammino della Coscienza: vi si potrebbe attribuire l'elemento etere. Corrispondono alla donna dell'Arcano XXI, che danza, unendo l'azione alla ricezione, e armonizzando tra di loro le quattro energie.

Il Fante. Ogni Fante rappresenta un dualismo e un dubbio rispetto al proprio seme. “Essere o non essere?”, “Amare o non amare?”, “Fare o non fare?”, ecc. Per questo il Fante è rappresentato all'aperto, fuori dalla porta del palazzo, incerto se entrare o meno.
La Regina. Le Regine si identificano totalmente con il loro Seme, il centro, rappresentato dal palazzo: ne sono le proprietarie, con lo sguardo fisso nel proprio simbolo. Oppure come nel caso della Regina di Bastoni, con entrambe le mani in grembo, che rappresenta il centro sessuale e creativo. Le Regine pertanto sono rappresentate all'interno del palazzo, immerse nel proprio simbolo.
Il Re. I Re appaiono contemporaneamente al desiderio di staccarsi. Conoscono il proprio Regno, il Castello, ma comunque sanno che esiste tutto un mondo fuori, insomma, esistono altre energie diverse da quella rappresentata dal proprio Seme. Tutti i Re portano il proprio simbolo con autorevolezza, ma guardano altrove, verso un punto lontano.
I Cavalieri. Dall'accettazione dei propri limiti, dalla consapevolezza dell'esistenza dell'Altro e degli altri, nasce il Cavaliere. I Cavalieri sono simboli di comunicazione, di apporto, di conquista, di trasmissione, di unificazione. Corrispondono, in un certo senso, al profeta.

(tratto da La Via dei Tarocchi, di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa)

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