Il loro sciamano ...come prima cosa , deve lasciarsi possedere.
Se qualcuno gli chiede qualcosa ,non puo' rispondere,perche',a livello conscio,
chi sentira' la risposta?'
Quindi si rullano i tamburi ,si fa musica,si bruciano incensi e lui inizia a muoversi.
inizia a danzare, a urlare parole senza senso.
E poi, diventa invasato ,sudato...posseduto da un'altra energia....
se gli fai una domanda in questo momento...la domanda e' tua e cosi' sara' anche la risposta.Lui e' solo un tramite.
Non e' piu' la persoa che era un minuto fa',o qualche minuto fa. Edopo aver risposto ,torna indietro Ed e' di nuovo lo stesso vecchio di prima...
Amavano la vita,godevano della vita.
Non avevano alcuna idea di paradiso o inferno.
Qesta terra era abbastanza per loro, questa vita era totalmente appagante:vivevano momento per momento
In effetti non avevano la concezione del calendario e del tempo,perche non avevano orologi...non sapevano quando finiva l'anno ne'quando iniziava:non sapevano quanti giorni ci sono in una settimana, quanti in un mese e quanti mesi ci sono in un anno.
Tutte queste cose sono arrivate molto dopo.
Queste popolazioni originarie erano le piu' felici.
Vivevano semplicemente-senza timori e senza avidita'.
Amavano la natura...era tutto misterioso,un miracolo:ancora un'alba e loro danzavano;un'altra luna piena e loro ballavano per tutta la notte,intotale abbandono Non avevano dioe non avevanomanicomi,nonavevano ne'preti ne' pscicoanalisti.
Non avevano mai sentito parlare di buddha e tuttavia erano dei buddha.
Ma dei buddha molto naturali,non costruivano teorie a questo proposito e non hanno mai usato termini come"inesprimibile,inspiegabile,l'esistenza divina,la natura dell'essere ,il buddha"...Tutte queste assurdita' vennero in seguito.
Ho vissuto con i primitivi, e ho notato molte cose in loro,ma la piu' importante e' che loro non sognano.Se chiedi loro:"cosa hai sognato la notte scorsa?".Ti dicono: Quale sogno? Abbiamo dormito bene!".
Si',di tanto in tanto qualcuno sogna,ma solo raramente e la persona che sogna ha un tipo di sogno del tutto diverso dal vostro.
Non sono i sogni studiati da Freud,Jung,e Adler.
Il suo sognoe' intuitivo,il suo sogno e' una previsione del futuro ,il suo sogno e' una prefigurazione di qualcosa che sta per accadere.
Cosi'in una societa'primitiva chi sogna diventa il veggente.
Diventa lo sciamano,diventa una persona estremamente importante perche' puo' sognare.
In unasocieta' civilizzata lo psicanalista diventa molto importante perche' e' in grado di analizzare i sogni,egli puo' interpretare i sogni.
In una societa' primitiva il sognatore diventa la persona piu' importante-diventa il capo religioso della comunita' perche' i suoi sogni diventano previsioni.
Lui non sogna il passato perche' non reprime mai.
Se sogna lo fa rispetto al futuro. quello che non e' ancora accaduto e sta per accadere ,e i suoi sogni sono quasi sempre veri.
I suoi sogni devono essere intesi in un modo completamente diverso.
In una societa' primitiva,nessuno si toglie la vita Ho visitato tribu' primitive in India: per secoli non hanno sentito di qualcuno che si sia suicidato.
Perche? perche' la loro societa' e' naturale,non e' pervertita.
Non conduce la gente a situazioni innaturali.
Quella societa' e' permissiva.
Permette a ciascuno di vivere a modo proprio , di scegliere come vivere la propria vita E' un diritto di tutti.
Anche se qualcuno impazzisce, la societa' lo accetta:e'un suo diritto uscire di senno.
Non viene condannato.
Infatti nelle societa' primitive i folli sono rispettati come mistici: sono circondati da un certo mistero.
Se guardi negli occhi di un folle e se guardi negli occhi di un mistico trovi una somiglianza - qualcosa di immenso ,qualcosa di indefinito e di nebuloso ,qualcosa che ricorda il caos dal quale sono nate le stelle...Nelle societa' primitive anche i folli sono rispettati, molto rispettati.
Se qualcuno decide di uscire di senno,benissimo:la societa' si prende cura di lui ,procurandogli il cibo e un'abitazione.
La societa' lo ama ,ama i suoi folli.
La societa' non ha regole fisse ,quindi nessuno si suicida perche' la liberta' individuale rimane intatta.
OSHO
