Stavo riflettendo su di un episodio accadutomi personalmente e mi piacerebbe condividerlo con voi, senza spirito velleitario o altro, solo come spunto verso una sana e proficua conversazione e scambio pacifico di pareri, perché io credo che tutto ci possa far crescere, e anche se l'argomento è di quelli scottanti, e forse ancor a più ragione.
Allora, l'altra sera ero in una chat di un sito improntato alla spiritualità dove anche qui vengono riportati gli articoli che possono essere di interesse generale. Ma non è di un articolo che voglio parlarvi, ma bensì di questo increscioso incidente intercorso con una signora, che poi ha attirato pure l'interesse di un'altra, intromettendosi a difendere a spada tratta la signora sua amica e mi ha costretto così a dirle di farsi … i cavoli suoi che era una discussione tra di noi e di non peggiorare ulteriolmente le cose, visto che la signora aveva già ammesso il suo errore.
Era la prima volta che ci entravo, in chat, per cui io non conoscevo le persone ivi connesse e loro non conoscevano me, ovviamente. Dopo i dovuti saluti, discorrendo, ad un certo punto siamo finiti sull'argomento “ cibo e spiritualità”.
Non vi dico che è saltato fuori.
Una signora, che fino allora aveva parlato di cammino spirituale e guru e Nepal e tante belle cose, ad un certo punto un altro si è messo a parlare di formaggi, e la signora non gradiva. Le ho chiesto, per informazione giusto per non incorrere a gaffe, se era vegetariana o vegana e lei mi ha detto che era vegana, domandandomi poi a sua volta, io cosa mangiassi e cosa fossi, in definitiva. Io le ho risposto che ero un'onnivora.
La signora nemmeno mi ha fatto finire di scrivere che già mi aveva dato della mangia bambini e della cannibale.
Io a quel punto, mi sono risentita per il giudizio a dir poco avventato e il conseguente trattamento ricevuto, che considero a dir poco offensivo.
La signora in questione, davanti alla mia reazione molto ferma e tranquilla, nonostante tutto, nel respingere queste accuse che trovavo altamente lesive nei miei riguardi, dopo un po' che cercava via di uscite rocambolesche su quanto aveva lei stessa affermato e scritto ( proprio vero che lo scritto si legge sempre), e dicendomi tutta infervorata che io non la conoscevo e chi ero io per dirle quelle cose, infine messa alle spalle al muro dall'evidenza, mi ha chiesto umilmente scusa, asserendo che il suo Amore per gli animali era incommensurabile, parlandomi della loro sofferenza ecc... ecc...
La signora, non sapeva e continua a non sapere perché ritengo basilare che mi rispetti in quanto Individuo al di là di cosa sono e che lavoro svolgo, fino a prova contraria, che io fino all'anno scorso, avevo nella mia azienda agricola circa 1.000 (mille) capi di bestiame condotti con il regime del metodo dell'agricoltura biologica e dinamica, curati con medicine alternative senza uso di medicinali allopatici, se non in casi estremi e sul capo direttamente interessato, ovvio, e i veterinari mi prendevano in giro perché sembrava un ospizio, dai vecchi capi che avevo e che volevo che vivessero il più a lungo possibile al di là della mera produttività e che morissero dignitosamente.
Adesso io mi chiedo:
A cosa serve fare dei Cammini cosiddetti spirituali con Guru, Santoni, Maestri, Illuminati e chi più ne ha più ne metta, andare in India, Nepal e in tutti i luoghi dove si crede che la Spiritualità sia a livelli altissimi e basti pensare di respirare quell'aria ed assistere a qualche cerimonia o seminario per tornare a casa e sentirsi Maestri e detentori del Sapere Divino e mettersi così, a dare giudizi a destra e a manca?!
La signora pensa che io sia da condannare poiché mangio di tutto, in modo consono alla nostra società ovvio, e considero un cespo d'insalata come una mucca? Ma chissà se la signora ha mai sentito le vibrazioni di dolore o piacere delle piante per dire che la vita di una mucca vale più di un cespo d'insalata? E siccome, Dio, se ci ha fatto così, con questo apparato digerente, io penso che si possa mangiare di tutto, nei limiti di specie e razze, ovvio, e senza che debba sentirmi in colpa.
Anche a me piacerebbe nutrirmi di aria come fanno certe persone di elevatissima spiritualità che si nutrono del plancton cosmico, ma per adesso mi sa che non ce la posso fare, e considero un cespo d'insalata come una mucca e non so se l'anima ce l'ha l'insalata ma so che essa vive e soffre e gioisce al di là dell'anima più o meno evoluta che abbia, poiché chi stabilisce con certezza che l'insalata non abbia l'anima e anche la mucca, e ad una persona con cui discutevo di questo argomento ieri, quando lei mi disse che era meglio mangiare l'insalata perché la mucca, semmai , era tra i due ad avere un'anima più evoluta, io mi sono ribellata a questa idea e le ho chiesto chi era lei per deputare questo e anche se avesse avuto ragione, una mucca ha un'anima più evoluta, ok, ma l'anima dell'insalata non merita la stessa considerazione di tutte le altre anime? Se in quel momento deve essere insalata per fare la sua evoluzione, a te chi ti da il diritto di considerarla come un'anima di infima categoria?
I vegetali, dicono, non hanno un'anima.
E allora quando viene riconosciuto che i grandi Spiriti possono anche scegliere una forma vegetale per reincarnarsi? O ci si crede sempre o non ci si crede mai, io credo.
Vi sembrerà una teoria strampalata, ma io mangio di tutto perché per me tutte le forme hanno gli stessi diritti, e non capisco perché devo rinunciare a questo o a quello. Mi sembra di fare differenze.
Inoltre, mi ha detto la signora in questione che se uno ha il bisogno di mangiare carne è perché il suo corpo, il suo spirito, sente il richiamo della violenza.
Ma che cavolo dice?! Lei non mi ha fatto una violenza gratuita a trattarmi così, forse?!
Io non strappo neppure un fiore, se faccio una passeggiata, piuttosto lo indico alla persona a cui lo dedico con il Cuore ma lo lascio li, a fare il suo normale ciclo, nascere, crescere, fiorire, riprodursi e morire e trasformarsi magari in una mucca nella prossima vita. Certo, tutte le forme di vita dei vari Regni hanno il diritto di vivere e morire nel modo più dignitoso possibile che è congeniale a loro, con rispetto e ringraziandoli per il loro sacrificio nei nostri confronti.
Io non ce l'ho con nessuna forma di assunzione del cibo, per me una persona può alimentarsi come più le piace, non aspetta a me giudicare nulla e nessuno, ma neppure accetto che mi si tratti così.
Inoltre, si pensa, nell'ignoranza, che se non si allevano le specie animali loro se ne stanno in santa pace. Ma non si pensa che siamo nel mondo occidentale e non in India dove la mucca è sacra, e qui se decade l'interesse per una determinata razza perché considerata non fruttifera ai fini del commercio, quella razza in una manciata d'anni sparisce dal pianeta, come hanno fatto di già tantissime razze, portate allo zeramento dei capi per cui, alla loro estinzione.
Un abbraccio a tutti voi nell'Amore e nella Luce.