Ho trovato, sulla fonte più che autorevole della Kabbalah, questo insegnamento del rabbino Yehuda Berg, che trascrivo fedelmente.
CERCARE LA LUCE NEI POSTI SBAGLIATI
La Luce si nasconde dietro l’ego e dietro ciascuno dei suoi tanti tratti reattivi. Purtroppo, la società ha condizionato ciascuno di noi in modo da farci focalizzare sui nostri lati positivi, le nostre qualità più affascinanti, le nostre caratteristiche migliori. Noi ignoriamo, neghiamo e trascuriamo completamente il nostro lato oscuro.
Ecco perché non siamo riusciti a trovare la Luce! Fin dagli albori dell’umanità l’abbiamo cercata nei posti sbagliati.
IL PROBLEMA
Ecco il tranello. Ogni volta che il nostro comportamento è mosso dall’ego, oscuriamo la Luce un po’ di più. L’esistenza umana si fa più buia.
Ciò porta alla domanda da un milione di dollari:[
“ Come possiamo rimuovere i veli e gli ostacoli?”
SOFFERENZA O SPIRITUALITA’
]Ci sono due modi per rimuovere i veli che oscurano la Luce dell’anima: sofferenza o trasformazione spirituale. Basta. Non esistono altre opzioni.
Approfondiamo meglio questo concetto cabalistico.
PERCHE’ SOFFRIAMO
Quando soffriamo, quando cadiamo in preda all’angoscia, quella sofferenza, in realtà, purifica la nostra natura dell’ego e dall’egoismo. L’anima, il nostro vero sé,in quel momento risplende con maggiore intensità. Ecco perché improvvisamente proviamo un senso d’amore e di empatia nei confronti di chi soffre. La sofferenza emotiva indebolisce il nostro ego e, all’improvviso, la nostra anima sboccia.
…………………Ecco perché, improvvisamente, trovandoci faccia a afaccia con il terrore e la tragedia, sentiamo il desiderio di cambiare il mondo e noi stessi. Il nostro vero sé, altruista e divino, risplende ogni volta che il nostro ego è colpito e scosso nel profondo.
L’EGO RIBATTE COLPO SU COLPO
]Ma, allora, come mai le esperienze dolorose che avete avuto nella vostra vita non vi hanno lasciato colmi della gioia sconfinata che la Luce porta con sé? Il problema della sofferenza come sentiero che porta alla luce è che, tranne rari casi, i cambiamenti dell’ego sono solo temporanei. Perché? Perché appena il ricordo del dolore sbiadisce, l’ego cerca nuovamente di farci reagire ai suoi impulsi. Il risultato è che le nostre nuove reazioni rafforzano il suo potere.
Dunque che cosa dovete fare?
E’ necessario che viviate continuamente catastrofi per “svegliarvi” per un po’, solo per poi accorgervi che l’ego ricomincia a cullarvi in un falso senso di sicurezza?
Per fortuna la risposta è no.
GLI STRUMENTI DI TRASFORMAZIONE
I 72 Nomi di Dio sono il più antico e il più potente strumento spirituale che l’umanità abbia mai conosciuto.
E’ un’antica tecnologia di gran lunga più efficace di qualunque altra abbiamo scoperto in questo ventunesimo secolo. Perché? Perché i 72 Nomi di Dio agiscono al livello del DNA dell’anima, a quello che i fisici chiamano il livello quantistico di realtà.
I 72 Nomi di Dio mirano all’ego;prendono di mira tutti i nostri tratti negativi, ma da un punto di vista squisitamente proattivo.
Fonte:” LA KABBALAH E I 72 NOMI DI DIO una tecnologia per l’anima” di Yehuda Berg
P.S. questo è un testo veramente operativo




