Quando avevo dieci, dodici anni, la tv dava sempre Ivanhoe, con Roger Moore.
Nei giochi io ero lui, il mio cavallo era una sgangherata bicicletta di dodicesima mano, beige, tutta scrostata.
Co un lenzuolo avevo fatto la tunica, col cartone scudo e armatura con disegnata la mitica aquila, la spada di legno costruita dal nonno e via, ogni giorno nuove avventure, col mio fido scudiero, mio cugino più piccolo, contro i nemici della legge e dell'onore, i figli dei vicini di casa.
Ero il prode cavaliere che soccorreva gli inermi, portava aiuto ai deboli e combatteva i malvagi.
Il problema era che pretendevo di guidare il cavallo-bicicletta, con le briglie
Ciao ragazzi, che bello questo raccontarsi! Mi diverto un sacco. Vero, Drago, uno spettacolo di odori e colori. e......chissà come mai ...facevo cadute rovinose e il bel cavaliere era sempre...ammaccato.
Stenderò un silenzio sulla bambola a luci rosse, ma mi allenerò col gomito...
