Non si cammina sul fuoco per esaltare il proprio ego, nè per sfida e neanche per dimostrare qualcosa. Si può fare anche per questi motivi, ma non porta elevazione.
L'elementale del fuoco è forte e un po' permaloso, e non tollera chi si sente superiore, ma neanche chi striscia e si sottomette. In questi casi i carboni ti bruciano la carne, con i loro ottocento gradi.
Se si vuole veramente "incontrare" l'elemeno Fuoco, ci si deve porre come suoi pari, chiedere il permesso con fierezza e non presunzione, non averne paura e essere centrati e in allineamento con le forze del grande Mistero. Occorre prepararsi, entrando nella calma interiore e in uno stato di coscienza superiore, insomma, collegarsi al proprio sè.
Allora, e solo allora, camminare sui carboni, ti porta a diventare uno col Fuoco, a esserne fratello, a comprendere cosa vuol dire la frase Lakota Mitakuye Oyasin: siamo tutti parenti. Il tuo cuore incontra e si unisce al cuore del fuoco.
Mi sembrava di camminare su della sabbia tiepida e morbida.
Quando incontri il fuoco in questo modo, incontri anche il tuo fuoco interore e vivi un momento di guarigione e gioia profonda.
Shanti
