Stava posata sopra un filo della luce che attraversa il giardino di casa, sotto il sole del primo pomeriggio.
Eravamo seduti li fuori a chiacchierare, per caso con il naso all'insù, quando abbiamo visto questa piccola creatura con ancora qualche piuma infantile appoggiarsi a stento al cavo.
E' stata li quasi quattro ore, con la sua mamma che passava per invogliarla a spiccare il salto e per portarle qualche insetto... ma lei non se la sentiva... stiracchiava le alette, osservava attenta le farfalle un po' più in basso.
Ogni tanto cinguettava e pareva decidersi ... ma no, ancora una titubanza.
Tante ore al sole, un po' di inquietudine devono averla parecchio stancata e ad un tratto ha perso l'equilibrio, stava per cadere .... allora ha aperto le sue piccole ma immense ali... e ha affrontato il vuoto...
Quel primo cinguettio, di libertà nel vento, sarà per sempre nel mio cuore...era pura gioia, era compimento, uno squittio di bellezza incontrastata. Quei primi voli, così difficili al mutare dell'intensità del vento, esprimevano la libertà e tutte le difficoltà compresse in quelle poche ore...
Ma che meraviglia, è stato un momento incredibile.
Proprio oggi poi, sul tavolo in giardino tenevo degli appunti sulle vecchie Utopie, pensieri su un Mondo Migliore e Perfetto che si basa su parità, equilibrio, profondità ... per un attimo ho visto tutto questo prendere il volo...
Quando le rondini volano... poi non si posano più.. sono instancabili, bellissime e leggere...
Il primo volo di una rondine per un attimo si è trasformato nella nascita del ... Mondo ...
grazie Nova.
