Quel giorno si realizzava il mio sogno, volare col parapendio. Volare nel silenzio, col cielo sul corpo e il cuore nel vento.
Ma si preparava per me anche un'altra sorpresa.
Un amico, istruttore di parapendio, mi portò con lui, sulla cima di una montagna dalle nostre parti.
Mi portò metaforicamente. Mi sono dovuta arrampicare sudando e sbuffando fino alla cima, mentre lui, tipo stambecco, con l'enorme zaino sulle spalle, era arrivato sulla cima venti minuti prima di me.
Aitante trentenne muscoloso vs donna stagionata sovrappeso....
Distende il parapendio, ci mettiamo l'imbracatura, siamo in cima alla montagna e lui mi dice: corri più forte che puoi, senza smettere. Corri corri, il vento gonfia la tela e... ecco che ci solleviamo da terra!
Tanta l'emozione che non mi sono accorta che correvo ancora sgambettando nell'aria, fino a quando lui, paziente mi ha detto che magari potevo smettere di sbatacchiare le gambe.
Difficile dire l'emozione del volo silenzioso. L'istruttore è alle spalle, quindi davanti hai solo cielo e terra. Ecco, mi sentivo il falco che tanto amo. Siamo scesi dolcemente, passando sui boschi fitti, con l'aria che muoveva i capelli, gli uccelli dei quali, per una volta, non ho invidiato il librarsi nel cielo.
Nel silenzio totale. Qualche leggera goccia di pioggia ci ha benedetti e il nostro atterraggio è stato morbido, sull'erba dove, poco distante due piccole cornacchie giocavano felici.
Tanta era la mia gioia che ho rovinato subito un atterraggio da manuale, perfettamente in piedi.
Mi sono buttata a terra, per abbracciare l'erba, per rotolarmi come un bambino. Ehm, mi ero dimenticata che lui era ancora attaccato dietro di me. E così è rotolato pure lui.
Ma c'è un'altra cosa speciale. Quella mattina ero alla stazione di Omegna, per salutare un gruppo di persone che con Ovidio, andava a fare le prove degli elementi.
Uno del gruppo li stava aspettando. Era Prema, che ancora conoscevo solo di vista.
Mi chiede come va e gli dico che sto per andare a volare. In realtà il mio volo è cominciato incontrando i suoi occhi, ma ancora non lo sapevo.
