La cattedrale vegetale
Giuliano Mauri
La “Cattedrale Vegetale” ideata dall' artista lombardo, Giuliano Mauri, è il progetto principale dell' edizione 2001 di Arte Sella nell’ambito degli “Incontri Internazionali Arte Natura” ed è stata realizzata con l’apporto fondamentale del Servizio Ripristino e Valorizzazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento.
E' ubicata nei pressi di Malga Costa ed ha le dimensioni di una vera cattedrale gotica composta da tre navate formate da ottanta colonne di rami intrecciati, alte dodici metri e di un metro di diametro; all' interno di ognuna e' stato messo a dimora un giovane carpino. Le piante cresceranno di circa 50 centimetri all' anno. Con i tagli e le potature saranno adattate a formare fra qualche anno una vera e propria “Cattedrale Vegetale”. La struttura ha un rettangolo di base di 82 metri per 15, un' altezza di 12 metri e copre un' area di 1.230 metri quadrati.
Nel corso degli anni gli artifici costruiti per accompagnare la crescita delle piante marciranno e lasceranno completamente il posto ai carpini: allora la natura avrà preso il sopravvento. Rimarrà però indelebile la traccia del dialogo con l’uomo che la natura non dimenticherà.
Giuliano Mauri dichiara: “All'interno di questi artifici che io sto costruendo ci saranno delle piante di carpino. Costruisco artifici per accompagnare le piante nei vent'anni che servono loro per diventare adulte. Dopo questo tempo le strutture sono destinate a marcire, a diventare terra.
Al loro posto, stante una potatura annuale, ci saranno ottanta piante a forma quasi di colonna che ricorderanno comunque il mio lavoro. Quattro filari di alberi per la cattedrale che ho sempre sognato. Tra vent'anni la gente si accorgerà che c'è stata la creazione della natura che ha dialogato con l'uomo. Che è poi quello che l'uomo ha sempre fatto. La dimenticanza è solo la nostra di non sapere, di non riconoscere più”.
Nato a Lodi Vecchio nel 1938, Mauri è il protagonista di numerosi interventi ambientali e museali. Ha partecipato a prestigiose esposizioni tra cui la Biennale di Venezia del 1976, la Triennale di Milano del 1992, la Biennale di Penne del 1994. Tra i suoi lavori degli ultimi vent'anni ci sono i grandi "Mulini" che girano per un vento che solo si immagina, la "Scala del paradiso" lunga centoquaranta metri, il "Bosco sull'isola" alla sorgente del Tormo nel Lodigiano. Oltre ai recentissimi "Osservatori estimativi" a Gorliz, in Germania, e Sgorzelec, in Polonia, realizzati per invitare i popoli di due terre di frontiera a osservarsi lasciando alle spalle il peso di una storia che li ha contrapposti.
Nell’estate 2001, Giuliano Mauri è stato impegnato in due nuovi lavori: oltre alla “Cattedrale Vegetale” per Arte Sella, nello sferisterio di Macerata dove, per Claudio Abbado, ha realizzato la scenografia della “Norma”.
Tetsunori Kawana, 1996

