"Vorrei essere la medicina, il medico e l'infermiere dei malati, fino alla scomparsa delle malattie. Vorrei calmare con piogge di cibo e di bevande i dolori della fame e della sete e, in tempo di carestia, vorrei divenire io stesso cibo e bevanda. Vorrei essere un tesoro inesauri ile per i poveri; vorrei diventare tutto ciò di cui hanno bisogno ed essere a loro completa disposizione. Offro questo corpo a tutti perché ne facciano ciò che desiderano; perché sempre lo usino come preferiscono, uccidendolo, insultando o battendolo. Che quelli che mi insultano, mi feriscono o mi deridono abbiano tutti la fortuna di accedere al Risveglio."


Da anni sta scritta sul muro accanto al mio letto. E' una buona compagnia :)

è una bellissima compagnia, personalmente mi prude un po' la chiappa leggendo la penultima frase, ma ormai ci sono abituata... ciao Jack, buona giornata

Ci riflettevo giorni fa, sulla Compassione.
Guardavo Amma abbracciare migliaia di persone e pensavo alla Compassione.
Che è rispetto: assoluto, incondizionato rispetto, per ogni cosa che passa sotto il cielo.
Che è un canale ove l'energia e l'amore scorrono come un fiume in piena.
E' un concetto strano... sfuma e sfugge alle definizioni, ogni tanto abbiamo ancora la possibilità di vederlo in opera, speriamo che sia sempre più spesso...

Era un monaco buddhista, di certo più illuminato di me :) Per me significa chea volte attraverso il dolore che causiamo al prossimo riusciamo a trovare una via d'uscita dal nostro dolore, a volte non sappiamo fare altro e nel buio più totale anche quella può essere una strada, poi sta a noi riuscire ad andare oltre.
Certo, letteralmente è bella pesante, ma un corpo può essere ucciso e ferito anche senza essere letterali. In fin dei conti, si dice anche che la sofferenza esiste ma non si trova alcun sofferente. E forse questa cosa l'ho finalmente capita.

.. leggendo lo scritto del buddhista, sembra di interpretare l'esperienza del Santo: Dare tutto sè stesso per amore nel sacrificio!!!... Ogni essere che abbia raggiunto la Santità o Illuminazione ha avuto in comune l'Esperienza della totale donazione di Se stessi non senza dolore unito alla compassione ed anche se a noi sembra impossibile, una gioia ed una forza incredibili. Vi è mai capitato di leggere tra le righe una frase così: Si, Dio guidava i miei passi e, sia pur nella sofferenza, mi sentivo sollevato, aiutato e gioia e pace erano in me!!
Miracolo di un Amore comprensibile e consapevole solo a chi l'Esperienza l'ha vissuta!!! A noi non resta altro che crederci; in fondo come potrebbe essere diversamente: guardate quanto amore hanno dispensato questi Esseri all'umanità e quel che hanno ricevuto dalla stessa e da Dio???
Mamma mia come mi sento ispirata questa seraaa!!!

Certamente il monaco buddhista era illuminato, ma sappiamo che il pensiero e la parola creano....
quindi a me viene meglio offrire il mio corpo alla vita e alla gioia di vivere, e poter essere tutto il resto. Pazienza se non raggiungerò la santità e l'illuminazione Un bacio ragazzi. Ciao Jack, un abbraccio speciale per te