Da tempo ho memoria di una mia vita tra i Catari e l'Arcangelo mi sta spingendo a tornare in quei luoghi. Ho trovato le solite notizie che sono arrivate su di loro, ma oggi ho trovato una cosa che non avevo mai letto. Eccola qui, da Thule-italia.net. Un abbraccio a tutti.
"I Catari mostravano una forte connessione con la cultura dei Signori dell’Anello (che prende il nome da Re Salomone, il “Signore dell’Anello” per eccellenza, e la cui tradizione nasce in Mesopotamia, N.d.R.) e, in accordo con la tradizione, si riferivano alla dinastia messianica del Graal come alla “razza elfica”, da loro venerata come quella de “i Risplendenti”.
Nella lingua in uso nell’antica Provenza, un Elfo donna era detta albi (elbe o ylbi), mentre “Albi” era il nome del più importante centro cataro della regione. Questo nel rispetto della linea di discendenza femminile della dinastia messianica del Graal, perché i Catari erano sostenitori della cosiddetta Albi-gens (Albigesi o popolo Elfico): il lignaggio di sangue disceso per il tramite delle regine del Graal, quali Lilith, Miriam, Betsabea e Maria Maddalena"