Mia figlia ha scelto un amore " difficile", cosi' è stato giudicato dall'ultima persona con cui ho parlato e che ha esposto per la seconda volta: attenta allo spirito di sacrificio.
Mi fa venire in mente Euripide e la storia di Alcesti ed Admeto, ( Non racconto, se volete i riferimenti li trovare nel web) e come, nella intera storia dell'umanità questo spirito pervada la storia delle donne.
Alcesti col suo sacrificio salva Admeto, ma la domanda che mi sorge è: possibile che si tratti di amore per amore o esiste anche dell'altro? qualcosa che assomiglia alla disistima di se? che assomiglia all'inesistente riconosciuto valore personale? Alcesti è una donna che decide per se, il suo libero arbitrio ha poco a che vedere sulle effettive motivazioni, giunge ad una scelta e lo fa liberamente.
Ma può essere che questa frase mi v enga presentata da persone che diciamocelo, sono un tantino invidiose?
perché di fronte ad un amore cosi' grande può capitare, che l'invidia si mascheri da buon consiglio apprensivo.
Alcesti commosse col suo gesto persino gli dei, e questi ricompensarono il suo grande spirito di sacrificio o meglio, il suo grandissimo amore coniugale.
Ma c'è sempre la sorpresa o la pietà, negli occhi di chi ho di fronte, quando racconto dei miei Splendenti, perché loro lo sono, Splendenti, e, nello stesso momento, negli occhi degli amici che camminano con me vedo di contro la stessa Luce che hanno questi ragazzi, che si amano nonostante.
Combattono per questo amore, lo difendono, ne sono fieri.
Queste persone disilluse, che mai e poi mai accetterebbero una tale vita, mi piacerebbe che qualche volta provassero a guardarli, solo a guardarli, questi ragazzi, osservando i gesti, gli sguardi, gli ammiccamenti, di entrambi.
Se avessero gli occhi a posto di due accessori che riflettono le immagini a schermo piatto se ne accorgerebbero, che per loro due si tratta di un miracolo d'amore.

