Il Patto d'Oro

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Oliviero Angelo
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Il Patto d'Oro

Messaggioda Oliviero Angelo » 08/09/2011, 23:45

Il Patto d'Oro


"Sono un semplice furetto," proseguì Avedoi Merek "con più domande che risposte. Ebbene, una di queste domande è la seguente: cosa succederebbe se la medesima costituzione che applichiamo a noi stessi valesse per tutti?

"Questo libro non contiene né leggi né regole, ma solo un elenco di cortesie che nessuno è obbligato a mettere in pratica. Non riservatele solo a chi amate, ma a tutti. Non importa in quanti sarete: uno solo o milioni.

- Se faccio un torto al prossimo, l'avrò fatto per primo a me stesso.

- Come rispetto e amo me stesso, devo rispettare e amare i miei coetanei, i più anziani e i più piccoli.

- Mi darò da fare affinché tutti siano liberi di vivere e pensare liberamente.

- Ogni giorno farò le mie scelte e vivrò secondo il mio più alto senso del bene."


Come un alchimista in un laboratorio oscuro, Avedoi Merek aveva trasformato il dolore e il terrore in una soluzione. Le sue parole non erano né una supplica né una richiesta. Solo, davanti al resto del mondo, aveva preso una strada e invitava la sua specie a seguirlo.


********************

Con la psicometria, Shamrock teneva tra le zampe un oggetto e la sua mente cercava di raccogliere il maggior numero di informazioni che l'oggetto comunicava su di sé. Ora l'oggetto teneva in pugno lei. La navicella spaziale "Rainbow" la accoglieva tra quelle stesse pareti ricche di ricordi che nell'antichità avevano ospitato astronauti e colonizzatori partiti in cerca di un mondo dove non ci sarebbe mai più stata quell'assenza di pensiero che aveva causato la guerra.


Una nuova visione lo colpì profondamente: nella notte dei tempi, alcuni furetti avevano dimenticato di non essere gli unici ad amare figli e compagni, e a credere in quella libertà che si manifestava sotto forma di inventiva, commercio, commedia e arte.

Questa dimenticanza aveva ben presto portato alla distinzione tra "noi" e "loro" e alla necessità di difendersi da chi veniva considerato una minaccia.

Immediatamente dopo, vide le conseguenze. Circondati da morte e devastazione, i sopravvissuti, mentre si leccavano le ferite, cominciavano a capirsi tra di loro. Il buonsenso aveva trovato in Avedoi Merek un individuo che, con una decisione personale e poche parole, aveva spazzato via il male.

Quando tutto ciò che amiamo viene brutalmente a mancare, è più facile giurare dal profondo dell'anima:

"Se faccio un torto al prossimo, l'avrò fatto per primo a me stesso".

Ogni giorno, rinnoviamo delle promesse:

"Se ti farò del male, l'avrò fatto per primo a me stesso".
( se mi farai del male, l'avrai fatto per primo a te stesso)


"Perciò, dato che rifiuto di fare del male a me stesso, tu, i tuoi compagni, i tuoi piccoli, le vostre abitazioni e le vostre città non avranno nulla da temere."
(Perciò, dato che rifiuti di fare del male a te stesso, io, i miei compagni, i miei piccoli, le nostre abitazioni e le nostre città non avranno nulla da temere)


E' su questa promessa che si basa la pace più solida e felice che si possa immaginare.
(...)
Avedoi Merek aveva camminato nel fuoco insieme ai sopravvissuti di Ferra, e la forza delle loro idee aveva lanciato tra le stelle il "Rainbow".

L'eco della loro promessa era arrivata fino ai pronipoti dei pronipoti, e aveva aiutato Shamrock a vincere le sue più intime paure.

"Ogni giorno farò le mie scelte e vivrò secondo il mio più alto senso del bene."
(...)
(Tratto dal 5° libro de "Le storie dei furetti - L'ultima guerra" di Richard Bach)
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

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aquilabaleno
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Il Patto d'Oro

Messaggioda aquilabaleno » 09/09/2011, 7:00

Non conoscevo questo libro. Bach mi colpisce sempre. In parole semplici riesce a trasmettere a tutti valori importanti.

Grazie come sempre Gladius
"...ma quelli che sperano nell’Eterno acquistan nuove forze, s’alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s’affaticano." Isaia, 40,31


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