Messaggioda unicorno bianco » 15/09/2011, 20:14
...è da quando l ho letto la prima volta che ogni tanto riapro qs post e, rileggendolo ancora, non riesco a catturare il punto in cui sono "nate" in me queste oranonsocomechiamarle. Stasera forse ci son riuscita. Un bel giorno pensai che l uomo tende in maniera naturale all'amore e alla pace, e che quindi la felicità è il suo più naturale stato d'animo. E in un brutto momento mi chiesi: ma perché se NATURALMENTE dovrei essere felice, ora sto così male? Mi risposi che stavo così perché ero io a permetterlo. Così mi dissi che avrei dovuto ricordarmi che siamo destinati ad essere felici. Mi ripromisi che mi sarei sforzata di ricordarlo ogni volta che per qualche ragione non lo fossi stata. Ed in questo modo ho imparato che avere pensieri negativi, distruttivi e paurosi, non fa bene. Che lasciarsi coinvolgere in conversazioni pregiudizievoli non fa bene. Che sentirsi ferito non fa bene. Che permettere ad emozioni negative di "entrare" non fa bene. Che arrabbiarsi non fa bene. Che impanicarsi non fa bene. Che pentirsi di ciò che si è fatto non fa bene. E beh, se tutto questo non fa bene, allora non resta che fare esattamente il contrario, imparandolo piano piano, sperimentandosi, INIZIANDO a farlo. E laddove fare il contrario ci riesce difficile, non bisogna sforzarsi e trattenersi che non serve a nulla, ma piuttosto chiedersi...perché. C è sempre un perché...ma quando lo si vede, è già scomparso :)