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unicorno bianco

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Messaggioda unicorno bianco » 20/09/2011, 18:15

Pochi giorni fa è nata una bimba che ha ricevuto in dono questo nome. “Perché?”, “Perché è MIA!”. Lì per lì ho provato un forte senso si sofferenza (per la bimba…), e stamattina mi è tornato in mente e ci riflettevo su, ricordando le parole che mi ha sempre detto mia mamma fin da piccina. “Ti ho fatta nascere perché tu volassi, non perché mi appartenessi”. Non sono mai stata “posseduta” da nessuno, non sono mai stata DI nessuno, e immaginare come ci si può sentire ad appartenere a qualcuno mi riesce difficile, mi fa sentire la sofferenza che immagino sia e mi fa soffrire profondamente insieme a chi la vive. Non sono madre e non so se mai lo sarò, ma se dovesse succedere (credo che) mi sentirei di DARE AL MONDO un figlio, proprio come dicono le parole. Dare-al-mondo. Dare-alla-luce. In cuor mio ho ringraziato mia madre stamattina, e non solo nel cuore ma anche con le parole; perché proprio non riuscivo a trattenerle. Ho pensato di essere stata fortunata, e di avere scelto la madre migliore che avessi potuto scegliere per me. “Ti voglio bene lo stesso”, quante volte mi sono sentita dire queste parole, quante innumerevoli volte. Qualunque cosa facessi, qualunque errore facessi, qualunque debolezza mostrassi, qualunque mancanza avessi. “Dimmi la verità, anche se hai sbagliato. Sei sempre tu, anche se hai sbagliato (ma non farlo più!). Ti voglio bene lo stesso, anche se hai sbagliato”. Beh stamattina ho pensato anche che non è mai troppo tardi, e che chi non è stato altrettanto “fortunato” può dare a se stesso questa stessa libertà, questo stesso identico amore, e che anzi è un dovere farlo. Perché siamo tutti liberi e siamo tutti soltanto da amare. La libertà di ESSERE e l’Amore sono al loro posto, sono esattamente dove son sempre stati; succede soltanto che per chi non li ha ricevuti è un po’ più difficile riconoscerli abbracci . Ma l’Amore è, è sempre stato, e sempre sarà. Mi scuso per avere ripetuto cose che si sanno già; ma questo GRAZIE è così grande che non vuole proprio stare dentro cuoricino !

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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 20/09/2011, 19:58

Che compagna meravigliosa di Cammino hai trovato in tua madre !

E quanto hai imparato dal tuo Maestro Interiore, specchio della tua quotidianità!

Grazie, per questo tuo condividerti con leggera profondità.
Ci hai donato splendide riflessioni da potercene (si spera) appropriare!

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Messaggioda shanti » 20/09/2011, 20:20

Ti voglio bene lo stesso (anche se ecc ecc)... scusa ma non mi riesce di vederlo bene. Ti voglio bene , mi piace molto di più.

immaginare come ci si può sentire ad appartenere a qualcuno mi riesce
difficile, mi fa sentire la sofferenza che immagino sia e mi fa soffrire
profondamente insieme a chi la vive.


Ci sono molti modi di "essere parte di" e ti assicuro che in alcuni non c'è sofferenza alcuna, anzi, perché si può far parte di qualcosa di meraviglioso che ci arricchisce, pur essendo profondamente liberi.

Smettere di soffrire per chi soffre o si presume che soffra , fa sì che non si carichi sulle sue spalle anche la nostra sofferenza.
Conoscevo una ragazza molto malata. Diceva che spendeva tutte le sue energie, che avrebbe potuto usare per guarire, per arginare l'onda di quelli che soffrivano per lei. Stava volentieri in negozio perché ridevamo con lei e non avevamo pena per la sua malattia e da noi arrivava solo luce.
Ogni esperienza ha senso, ormai dovremmo averlo capito.
Sono andata un po' fuori tema. Va bè, perdonate, la geriatria.... sono miei punti di vista. Ciao.
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Messaggioda Angel » 20/09/2011, 20:23

E' assolutamente così Shanti cara, ogni esperienza ha senso.
Mi è stato detto che il nome è proprio l'anima a sceglierlo e a suggerirlo ai propri genitori.....
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Messaggioda shanti » 20/09/2011, 20:28

Mia mamma avrebbe voluto chiamarmi Onda ma poi non ha avuto il coraggio. Che dici gliel'ho suggerito io, Acqua che Danza, prima di nascere?
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Messaggioda Angel » 20/09/2011, 20:37

bellissimo hi hi
e invece mia mamma voleva chiamarmi Barbara e il mio caro nonno ha insistito dicendo nel nostro bel dialetto :"no vui barbari in casa!!!!".....
e allora hanno ripiegato su Nadia, che significa "speranza".....e mi sa che era proprio ciò che volevo cuoricino cuoricino cuoricino
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Messaggioda drago-lontra blu » 20/09/2011, 20:49

mi piacciono più nomi di battesimo, trovare esempio, Franco Maria Alberto , o Vanna Lucia Santina..., mi piace.
se a questi aggiungi poi quelli che ti appartengono, ecco come un nome stellare, Idimi, è la scelta che preferisco.
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unicorno bianco

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Messaggioda unicorno bianco » 20/09/2011, 21:04

Ti voglio bene lo stesso (anche se ecc ecc)... scusa ma non mi riesce di vederlo bene. Ti voglio bene , mi piace molto di più.

immaginare come ci si può sentire ad appartenere a qualcuno mi riesce
difficile, mi fa sentire la sofferenza che immagino sia e mi fa soffrire
profondamente insieme a chi la vive.

Ci sono molti modi di "essere parte di" e ti assicuro che in alcuni non c'è sofferenza alcuna, anzi, perché si può far parte di qualcosa di meraviglioso che ci arricchisce, pur essendo profondamente liberi.

Smettere di soffrire per chi soffre o si presume che soffra , fa sì che non si carichi sulle sue spalle anche la nostra sofferenza.
Conoscevo una ragazza molto malata. Diceva che spendeva tutte le sue energie, che avrebbe potuto usare per guarire, per arginare l'onda di quelli che soffrivano per lei. Stava volentieri in negozio perché ridevamo con lei e non avevamo pena per la sua malattia e da noi arrivava solo luce.
Ogni esperienza ha senso, ormai dovremmo averlo capito.
Sono andata un po' fuori tema. Va bè, perdonate, la geriatria.... sono miei punti di vista. Ciao.




...finora l ho sempre visto bene, ma proverò a pensare a che differenza fa/avrebbe fatto in me senza quel finale e poi potrò rispondere :) ora non saprei cosa dirti, di getto mi viene da dire che ha evitato che altri (il resto del mondo?) mi facesse sentire vedere credere che certe cose fossero sbagliate o da evitare. E con il resto del mondo, io. Così ora in diretta mi vien da dire che molte madri dicono "ti voglio bene" ai propri figli, salvo poi non dirglielo anche quando sbagliano o appaiono diversi da quel che esse "vorrebbero". Ma ti ripeto, ci penserò :) finora m'è sempre suonato bene un gran bel po'.
Ci sono molti modi di "essere parte di" e ti assicuro che in alcuni non c'è sofferenza alcuna, anzi, perché si può far parte di qualcosa di meraviglioso che ci arricchisce, pur essendo profondamente liberi.
...non conosco altri modi di essere DI qualcosa...quindi mi sono chiesta il perché delle tue parole e ti rispondo che è solo un mio modo di guardare le cose...non posso fare a meno di guardarle e provare a immaginare come mi sentirei, come si potrebbe (ma anche no) sentire l'altro...e questo si lega all'ultima parte della tua risposta, mi è inevitabile sentire dentro di me quello che (suppongo, sulla base del mio sentire, ma che non è detto sia!) sentono gli altri. Ma "sentire-con" e "soffrire" con il significato che hai inteso tu non sono la stessa cosa...quel "soffrire" mi riesce difficile, proprio perché ogni esperienza ha senso, come hai detto, tu, ed ogni anima vive quel che lei stessa sceglie di vivere. La scelta è libera, ed inevitabile, e necessaria.
Se c'è qualcosa che non è chiaro son qua, certe volte si danno per scontate tante cose e io in questo sono una frana totale, do per scontate un'esagerazione di cose ma me ne sono accorta da pochissimo tempo, sto giusto giusto cercando di imparare a non farlo...

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Messaggioda shanti » 20/09/2011, 21:37

Per quanto riguarda il sentire con ecc ecc, ho solo letto quello che hai scritto: " mi fa soffrire profondamente insieme a chi la vive", sono contenta di aver capito male.

"ma proverò a pensare a che differenza fa/avrebbe fatto in me senza quel finale e poi potrò rispondere"... perché mai? Non devi rispondere, non ho fatto domande Very Happy Continua a fartelo suonare bene!!!
La tua esperienza, la tua vita sono tue. Ho detto quello che mi ha fatto pensare quella frase, senza voler creare in te pensieri e altro.
Non c'è un perché delle mie parole. Very Happy
A me non sarebbe piaciuto, tutto qui. Lungi da me giudicare lo splendido rapporto che hai avuto con tua mamma e la serenità e libertà interiore che hai acquisito. Non c'è nulla che non sia chiaro.
Ho pensato anche a uno dei cinque accordi di Don Miguel Ruiz: Non supporre nulla.
Buonissima notte.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Messaggioda unicorno bianco » 21/09/2011, 20:08

...caspita, è vero. Non supporre nulla. Mi hai incuriosita, vado a leggerli (ho intravisto un post a riguardo uno di questi giorni, se non sbaglio)! Grazie bluangel


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