Scopro oggi che anche José Argüelles se n'è andato a marzo di questo anno.
José Argüelles, statunitense di origine messicana, é stato il fondatore nel 1983 del movimento Planet Art Network, un'organizzazione per la pace che fonde arte e spiritualità al fine di raggiungere una meta politica mondiale, e della Fondazione per la Legge del Tempo nel 2000. Professore di storia presso l'Università di Princeton, l'Università di California, l'Università del Colorado e presso numerosi altri istituti specializzati in Storia dell'Arte, José Argüelles è stato l'autore di studi sull'antica cultura Maya ed il formulatore di brillanti teorie riguardanti la Legge del Tempo, che stabilisce che il tempo è una frequenza di sincronizzazione universale e la sua formula è T(E) = Arte, dove il tempo viene reso fattore dall'energia ed è uguale all'arte.
Reso famoso da un'opera sul misticismo Maya, intitolata Il fattore Maya (pubblicato nel 1987 ma disponibile in Italia solo dal 1999), Argüelles è stato il creatore del calendario Dreamspell (pubblicato con sottotitolo Il viaggio della terra nel 2013), una versione trasposta del calendario Maya tradizionale, criticato da alcuni studiosi e matematici proprio perché utilizza un conto differente ma che, per Argüelles, risulta perfettamente sincronizzato con il calendario attuale, stabilendo la correlazione tra questo calendario e quello Gregoriano a partire dal 26 Luglio del 1992.
Quello che ha reso allo stesso tempo affascinante e controversa la teoria di questo studioso, è stato l'aver introdotto e fuso all'interno del suo calendario elementi peculiari di altre culture antiche, fra cui l'I Ching e la Psicologia popolare, sviluppamdo un movimento mondiale per l’accettazione del calendario di 13 Lune che coincide meglio con i ritmi dell’uomo e l’universo.
A partire da questo calendario è possibile indagare in maniera più profonda il misticismo della cultura Maya, aiutandoci a scoprire come mai questo popolo avesse queste peculiarità mistico/culturali e come mai il nome di questo popolo sia presente in molte culture antiche.
Maya è dappertutto: è la madre del Buddha, è la più luminosa delle Pleiadi (da cui prese il nome la dea greca della primavera e, in seguito, il mese di Maggio), in tutto l’Oriente è il velo dell’illusione che ci separa dalla verità; nei Veda è il nome di ‘una tribù di grandi navigatori’, ed è la radice originaria della parola latina maiestas. Maya non è il nome di un popolo vissuto in determinate coordinate spazio-temporali (la Mesoamerica tra i secoli I e X). Maya è uno stato di consapevolezza, una condizione dell’essere, un flusso di coscienza galattica, una visione della realtà. Chi è in grado di collegarsi a questo stato di coscienza è Maya a prescindere dalle coordinate spazio-temporali in cui si trova - è un Maya galattico. Lo studio dei codici matematici della quarta dimensione (che è il tempo) trasmessici dai Maya storici raggiunge con Argüelles vette di straordinaria brillantezza, fino a farci assaporare la magia dei maestri dell’armonia, la matemagica che è alla base del viaggio nel tempo, la destrezza dei divinatori del calendario, e la ricchezza della visione che è alla base della loro cosmovisione, in cui “il tempo non è denaro, il Tempo è Arte”.
Con Arguelles e il Fattore Maya l'astrologia archeologica, l'archeologia astronomica, in una parola la "Scienza dell'Orgasmo cosmico" assurge a strumento elevato di conoscenza. La domanda esistenziale che viene lanciata è: "cosa c'è sopra la nostra testa che non ci sia anche dentro di noi, e come questa realtà si manifesta in modo psichico e ciclico? "
Il Fattore Maya presenta un'analisi della storia del ciclo della civiltà umana dal punto di vista Maya. Il Fattore Maya è il fattore tralasciato, sottovalutato, in relazione alla comprensione della nostra storia.
E' evidente dappertutto: il corso imboccato dalla nostra storia va in direzione di una civiltà completamente tecnologica, basata sullo sfruttamento totale delle risorse naturali della Terra, con il conseguente inquinamento dell'ambiente naturale, noto con il termine scientifico di biosfera.
Il motivo per cui la direzione che abbiamo preso è preoccupante è che non sembrano esserci altenative a noi note. La situazione definisce una crisi al tempo stesso morale e biosferica. L'ottimismo tecnologico si rivela miope nel credere che si possa seguire questa direzione indefinitamente.
L'eredità Maya ci offre un'alternativa a questa folle corsa tecnologica all'oblio, che ci tiene avvinti in un incantesimo.
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Questa conoscenza è codificata nel nostro calendario, che è più di un mero conto dei giorni.
Il nostro splendore deriva da una matematica superiore basata sul 20 e non sul 10, un sistema vigesimale e non decimale.
Vedete, l'essenza del tempo non è nella durata, computata in ore, minuti e secondi meccanici, che vi trascina nel vostro 'futuro'. Piuttosto, l'essenza del tempo è la sincronizzazione che voi conoscete vagamente come sincronicità, il cui strumento supremo è il vostro stesso biocomputer umano, con le sue venti dita fra mani e piedi, e tredici articolazioni principali.
Siete voi, oh umani, la via al di là della tecnologia - ma solo con la conoscenza giusta!
Ascoltate la nostra saggezza finché potete: il tempo non è denaro, il tempo è arte! Sì, la nostra eredità per voi è la scienza del tempo, la formidabile conoscenza che il tempo è la quarta dimensione!

CITAZIONE dal sito: http://www.misteria.org/. Tratto da climatrix.org