CONOSCETE TUTTE LE MUSE?

Le fiabe, le Creature magiche, i Draghi, sono solo racconti per bambini, o esistono veramente e hanno qualcosa da insegnare anche agli "adulti"...?
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drago-lontra blu
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CONOSCETE TUTTE LE MUSE?

Messaggioda drago-lontra blu » 01/02/2009, 22:13

Le Muse

Figlie di Zeus e della ninfa Mnemosine, erano nell'Olimpo greco le divinità che sovraintendevano alle arti. Le Muse, secondo la tradizione, risiedevano sul monte Elicona, in Beozia, dove erano a loro consacrate le sorgenti di Aganippe e di Ippocrene, e spesso si trovano accomunate ad Apollo.
Erano spesso raffigurate mentre danzavano intorno al dio del Sole.
Vediamo di conoscerle meglio.


Il loro numero, come il loro
raggio d'azione, dapprima indistinto, venne poi precisato fino a
giungere al definitivo numero di nove nel corso del IV secolo a.C..
Calliope,
che già Esiodo riteneva la più nobile delle Muse, è l'ispiratrice e la
protettrice della poesia in generale e della poesia epica ed elegiaca
in particolare. Nei lessici medievali Dante poteva trovare anche il
significato del nome: "dalla bella voce". Ha sempre con sé la stilo e
le tavolette cerate.
Diede i natali, con il re della Tracia, Eargo,
ad Orfeo che ricevette da Apollo, la propria cetra. Furono le stesse
Muse ad istruire il giovane Orfeo.
Clio in greco
significa "festeggiare", "celebrare", per presiede alla storia ed alla
poesia epica, ebbe un figlio, Reso, avuto dalla relazione con il dio
fluviale Striamone. Era rappresentata come una vergine, coronata d’
alloro; con una tromba in una mano ed un libro nell’ altra.
Tersicore
alla danza, non ebbe amori o prole. Era una creatura riservata e
solitaria. Era una bellissima ragazza che ballava, reggendo un’ arpa.
Polimnia
al mimo, Musa della Retorica e dea della Musica vocale, anche; il suo
nome deriva da poly (molto) e Hymnos (inno), oppure da mnasthai
(ricordarsi). Vestita di bianco, con una ghirlanda di fiori od un
diadema di perle, Polimnia ha la mano destra alzata, per arringare e
nella sinistra tiene uno scettro.
Melpomene
alla
tragedia, ovvero “melpein” ovvero cantare. Era una donna che calaza dei
coturni, aveva un pugnale insanguinato ed uno scettro.
Talia alla commedia, graziosa ragazzina che calza degli stivaletti, ha una maschera tra le mani, ha una corona d’edera.
Erato alla
poesia lirica e d'amore, il suo nome è originato da Eros. Ha nella mano
destra un arco e nella sinistra una lira; era una bella giovinezza con
la testa adornata di mirto e rose.
Euterpe alla
musica, il suo nome significa “colei che sa piacere”. Considerata
l’inventrice del flauto, era una fanciulla col capo adorno di fiori.
Urania all'astronomia, non a caso trae nome da Ouranos (cielo). Era raffigurata come una vergine con un globo ed una verga fra le mani.


un bacione Drago
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