CONAN IL CIMMERO

Le fiabe, le Creature magiche, i Draghi, sono solo racconti per bambini, o esistono veramente e hanno qualcosa da insegnare anche agli "adulti"...?
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drago-lontra blu
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CONAN IL CIMMERO

Messaggioda drago-lontra blu » 20/02/2009, 22:53

BREVE STORIA INFORMALE DI CONAN IL CIMMERO
DA LA ZONA MORTA.....

Siamo nell’Era Hyboriana, una
immaginaria epoca collocata tra la caduta di Atlantide e la nostra
civiltà, circa 12mila anni fa.
Conan Visse selvagge avventure nelle
nazioni dell’est, in Iranistan e in Vendhya, nel corso delle quali
dovette fronteggiare i Neri Veggenti di Yimsha sulla montagne Himeliane.[Si avventurò nelle regioni a nord di
Aquilonia e a 40 anni diventò esploratore lungo la frontiera pitta.
Quando i Pitti, con l’aiuto dello stregone Zogar Sag, attaccarono gli
insediamenti aquiloniani, Conan tentò invano di evitare la distruzione
di Forte Tuscelan, ma riuscì comunque a salvare la vita a un gran
numero di coloni. Dopo aver fatto carriera
nell’esercito aquiloniano, riuscì finalmente a sconfiggere
definitivamente i Pitti . Tornato vincitore a Tarantia, capitale di Aquilonia, destò i sospetti di re Numedide che lo condannò a morte
Riuscito a scappare e scoppiata la
rivolta, Conan uccise il re e si incoronò re di Aquilonia, il più
potente regno dell’Era Hyboriana.
Conan se ne andò, per tornare
però poco dopo a riprendersi il regno. Quindi si scelse una regina,
Zenobia, dalla quale ebbe un figlio, Conan II detto Conn, ma la
tradizione vuole che dopo seguissero altri due maschi ed una femmina.
Alla morte di Zenobia, la vita di
Conan si svuotò improvvisamente
Alla fine gli si presentò
l’occasione di cambiare vita: una profezia, una catastrofe ed un
vecchio amico, Sigurd detto il Barbarossa, lo condussero là dove nessun
uomo dell’Era Hyboriana era mai stato, nella terra al di là dell’Oceano
Occidentale. Qui egli ebbe una fantastica avventura nella terra degli
avi dei popoli sudamericani… poi non si ebbero più sue notizie e Conan
divenne leggenda

]FILOSOFIA DI UN GUERRIERO
Conan ha una filosofia di vita ben
precisa che si può riassumere con le sue stesse parole, tratte da “La
regina della Costa Nera”: “Io voglio vivere appieno, finché vivo. Mi
basta conoscere il ricco sapore della carne rossa e del vino che mi
punge il palato, la folle
esultanza della battaglia, quando le spade azzurrine guizzano e si
arrossano,....... Che sacerdoti e maestri e filosofi
meditino pure sulla realtà e sulle illusioni. Io so questo: se la vita
è illusione, allora anch’io sono illusione, ed essendolo, l’illusione
per me è reale. Io vivo, brucio di vita, amo, uccido e sono contento”
Un modo ferino, selvaggio, ma sostanzialmente sereno di guardare l’esistenza?
Conan non è un personaggio sereno,
Infatti dice
: “Il capo dei miei dei è Crom. Abita in una grande
montagna, ma perché invocarlo? Ben poco gli importa se gli uomini
vivono o muoiono. E’ spietato e senza amore,
“Non c’è speranza né qui né dopo, nel culto
del mio popolo. In questo mondo gli uomini lottano e soffrono invano,
trovando piacere solo nella lucente follia della battaglia; morendo, le
loro anime entrano in un reame grigio e nebbioso di nuvole e venti
gelidi, per vagare tristemente nell’eternità”
Un eroe negativo, dunque, no,
Per niente. Conan è piuttosto una
personificazione dell’istinto, delle pulsioni che eludono ogni
razionalizzazione; le sue avventure ripropongono il tema costante
dell’uomo che corre verso il destino, utilizzando toni picareschi a
volte, timbri cupi e disperati altre ed esplosioni selvagge altre
ancora.

LE CRONACHE NEMEDIANE E L’ERA HYBORIANA“L’Era
Hyboriana”, l’opera letteraria più famosa di quel periodo è costituita
dalle “Cronache Nemediane”: in parte poema eroico, in parte raccolta di
tradizioni orali, in parte opera storica. E’ difficile dire quando sia
stata composta: secondo alcuni in epoca relativamente tarda, in una
delle corti d’Irlanda che ancora tramandavano della terribile lotta tra
Fomoriani e Nemediani, gli antichissimi invasori dell’isola; secondo
altri, invece, deriverebbe da un cospicuo nucleo di poesie composte
proprio nell’Era Hyboriana. I Celti, in tal caso, non sarebbero che i
compilatori e gli ordinatori della materia uno dei versi più famosi del
poema, quello che recita: “Sappi, o principe, che negli anni compresi
tra l’inabissamento di Atlantide e delle città ingioiellate e l’avvento
dei figli di Aryas, ci fu un’epoca d’ineguagliabile bellezza…”
“Non è
possibile stabilire se Aryas sia un individuo o se la frase non alluda
invece a un popolo o a una nazione”. ]Comunque
sia, il poema ci riporta a un’epoca lontanissima dalla nostra, quando
nell’Oceano Atlantico, nel Mare del Nord e nel Mediterraneo sorgevano
terre che successivamente s’inabissarono,
e quando infine “la magia era una forza operante” nella
vita di tutti i giorni.L’epoca
in questione è detta Era Hyboriana da nome di una popolazione del nord,
che, progredendo dalla barbarie alla civiltà, fondò una costellazione
di regni dai nomi esotici: “Nemedia, Ophir, Brythunia, e Hyperborea, e
Zingara dalla potente cavalleria e Aquilonia che dominava incontrastata
sull’occidente ricco di sogni”.
[center]

ADORO CONAN HO LETTO DA RAGAZZA LE SUE AVVENTURE E CI SGUAZZAVO DENTRO COME FOSSI IO.....
.......
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Ospite

CONAN IL CIMMERO

Messaggioda Ospite » 21/02/2009, 16:09

Affascinante questa storia di Conan..non la conoscevo...continua continua a scrivere...!!

Un abbraccio gufoso...Alinor
:gufo:



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