Grazie e buona lettura di queste che sono riassunti di notizie, in fondo all'articolo le fonti.
ORSA MAGGIORE (Ursa Major) e ORSA MINORE (Ursa Minos)
Una vecchia leggenda greca riportata da Arato, racconta che due orse, Elice e Cinosura, allattarono per un anno Zeus (Giove) quando era stato nascosto nell’isola di Creta per sfuggire alla mania omicida e cannibalesca del padre Crono.
Un’altra leggenda, la più nota, è la seguente.
L’Orsa maggiore rappresenta Callisto, la figlia del re di Arcadia, Licaone, e ancella di Artemide. La sua bellezza non sfuggì a Zeus, che riuscì ad amarla. Da questo rapporto nacque Arcade (Arkas), il progenitore della stirpe degli Arcadi. Artemide, furente, denunciò Zeus alla moglie Era (Giunone), che si vendicò trasformando Callisto in un’orsa. Vari anni dopo il figlio di Callisto, Arcade, durante una battuta di caccia vide un’orsa e, ignorando che fosse sua madre, tentò di colpirla con una freccia. Zeus allora intervenne trasformando entrambi in costellazioni: Callisto nell’Orsa Maggiore e Arcade nell’ Orsa Minore. Secondo altre interpretazioni, Arcade sarebbe invece rappresentato dalla costellazione del Boote. (vedi Boote)
L’Orsa Maggiore era già conosciuta dall’uomo dell’età neolitica, poichè se ne sono trovati disegni su conchiglie e ricci marini fossili. I Fenici chiamavano Dubé questa costellazione, e Dubhe fu poi chiamata dagli arabi la sua stella più luminosa. Fra le prime citazioni riguardanti l’Orsa Maggiore c’è quella contenuta nel Libro di Giobbe della Bibbia (circa XV sec. a.C.) dove essa è chiamata Mezarim, e anche Omero (IX sec. a.C.) ne parla nella descrizione dello scudo di Achille. Per gli Egizi l’Orsa Maggiore rappresentava un ippopotamo chiamato Horus e per i Celti un cinghiale (trovato anche riprodotto sul dorso delle loro monete), mentre le sette stelle che costituiscono il "carro" erano per i Babilonesi "il carro lungo", per gli Egizi il dio Seth, per i Cinesi "il Carro Agricolo" (Pé Teou), per i Sassoni medioevali "il Carro di Re Artù", per i Giapponesi "il Cocchio dell’Imperatore", mentre per gli Arabi era "la Grande Bara" con un corteo di tre donne piangenti raffigurate dalle tre stelle del timone.
Dall’Orsa Maggiore derivano i vocaboli "artico" (dal greco Arctos = orso) e "settentrione" (dal latino Septem Triones = sette buoi, che tirano il Gran Carro), utilizzati per indicare il nord.
articolo tratto di Sergio Piazzo

Le due stelle più importanti di questa costellazione sono senz’altro Dubhe (a Ursae Majoris) e Merak (ß Ursae Majoris), situate nel corpo dell’Orsa, nella parte anteriore del Carro; sono dette stelle puntatrici perché, se si traccia una semiretta congiungente Merak a Dubhe e si ripete la distanza tra le due stelle per cinque volte, la linea incontra a Ursae Minoris, la Stella Polare, che indica il Polo Nord Celeste
Strettamente correlata e' Ursa minor
Già gli antichi fenici usavano la Stella Polare per orientarsi su mare e chiamavano questa costellazione "la coda del cane"; presso i mongoli era chiamata la "Stella Calamita" volendo significare che era la costellazione verso cui puntava l'ago magnetico della bussola.
Stranamente, presso i Greci questa costellazione non era molto considerata, tanto è vero che, si dice, essa fu introdotta da Talete nel 600 a.C. e fu legata al mito dell'Orsa Maggiore (veniva identificata con Arcade, il figlio di Callisto).
Invece, nelle leggende degli indiani d'America l'Orsa Minore era ben conosciuta: si credeva che essa ebbe origine quando un gruppo di guerrieri si perse nella foresta e, in risposta alle loro preghiere per essere guidati, apparve in visione una fanciulla che indicò loro la Stella Polare con il cui aiuto riuscirono a ritornare finalmente a casa. Come ricompensa essi la posero in cielo dove sarebbe stata sempre vista come la guida verso il polo ed il nord vero.
I Cinesi chiamarono la Stella Polare con l nome della dea Tou Mu, che aveva poteri soprannaturali e salvaguardava i marinai dai naufragi: alla sua morte fu trasportata in cielo (con il marito ed il figlio) dove ora dimora.
Gli Arabi videro nella costellazione la "Bara Minore": per loro la Stella Polare fu il peggior delinquente del cielo, perché aveva trucidato il guerriero che giaceva nel feretro della "Grande Bara" (cioè l'Orsa Maggiore). Per punizione sarebbe dovuto rimanere per sempre da solo, immobile nel punto più alto dei freddi ed ostili cieli settentrionali, continuamente schernito dalle sue compagne che gli girano sempre intorno e si mantengono a distanza.
La costellazione
Come già detto, la costellazione dell'Orsa Minore non è molto visibile perché composta da stelle non tanto luminose: in tutta la costellazione le stelle più luminose della quarta magnitudine sono solo 3 (alfa Ursae Minoris, delta Ursae Minoris e gamma Ursae Minoris).
Alfa Ursae Minoris
Magnitudine 2.0, distante circa 700 anni luce, è una stella gialla.
E' lei, la Stella Polare. E' anche chiamata Polaris, Cynosura, Alruccaah. E' pure una bella stella doppia (facilmente visibile la sua compagna di magnitudine 9) ed anche variabile (Cefeide).
Si trova all'estremità del timone del piccolo carro.
Piccola Curiosità
Se si disegnano nello stesso foglio le sette stelle nelle quattro posizioni stagionali e si traccia la croce che passa dalla stella polare, si ottiene una svastica perfetta, simbolo solare (fino agli anni `30, poi divenuto simbolo di oscurità) ricorrente in molte culture: questa coincidenza è alla base della leggenda che vuole l'origine della svastica da questo gruppo stellare.
Sinceramente avrei mmmmmooooollllttttiiisimo altro da dire, ma temo di dilungarmi troppo.