Abita a Quarna Sotto,un piccolo e grazioso paese sulle alture del lago d’Orta, nella sua dimora in mezzo al bosco, con figli, nipoti e nuore, dove ha creato un mondo incantato riproducendo il “paese degli gnomi”.
Silvy non scolpisce, ma “crea”. Le sue abili mani incidono e intagliano sapientemente il legno e, veloci, seguono un’ispirazione che sarà chiara anche a lei solo a lavoro ultimato.
Mi ha confidato che, nei momenti di tristezza o di stanchezza si siede ai piedi del “suo” faggio, un albero maestoso da cui ha sempre tratto linfa vitale ed ispirazione.
Qualche anno fa il faggio è stato spezzato da un fulmine ma, prodigio della natura, sulla corteccia si è formata una cicatrice che riproduce la testa di un’aquila. Da allora Silvy percepisce la presenza degli gnomi che le raccontano i segreti e le magie del bosco e le suggeriscono in quale legno “ si nasconde” uno gnomo che vuole rendersi visibile grazie alla sua sensibilità e alla sua abilità.
La sera, a casa, si siede e pazientemente intaglia il legno “ scelto” inseguendo l’ispirazione e i suggerimenti che percepisce chiaramente. Concluso il lavoro si corica e, solo il mattino seguente, “vede” la sua creatura a cui ha dato vita, e ” sente” il nome, le caratteristiche e la sua storia .
Ovviamente Silvy è orgogliosa delle sue “creature” poiché vive in armonia con la natura e con il “Piccolo Popolo”.
Le sue fiabe, in parte”ispirate “, in parte frutto di ricordi d’infanzia , ora sono raccolte in un libro intitolato “ Le fiabe degli gnomi di Silvy”. Sono le storie di Grey,del piccolo Sandy, degli gnomi con le lanterne, di Akim, di Ratu e Urr.
Silvy è stata anche ospite di Maurizio Costanzo ed ha riscosso un grande successo ma, alla celebrità, preferisce la semplicità e la serenità che i suoi “amici” del bosco le infondono.
