perennità, traducibile nel concetto della vittoria della vita sulla morte. Il
suo tipico colore verde è il simbolo dell’esistenza e della vita. L’acacia
rappresenta la saggezza e la rinascita. Nell’antichità era considerato il
simbolo del legame tra il visibile e l’invisibile. Nella cultura egizia era
l’albero iniziatico che simboleggia il passaggio dall’ignoranza alla
conoscenza. Alcuni testi egizi narrano della nascita di dei sotto una acacia.
E così, troviamo riferimenti all'albero dell'acacia
nelle antichissime iscrizioni sacre sulle tavolette di argilla scoperte a Nippur in Babilonia.
Nell'Antico Testamento, nel libro dell'Esodo, si legge che: Besalcel fece l'Arca di legno di acacia, lunga due cubiti e mezzo, larga e alta un cubito e mezzo. La ricoprì d'oro puro di dentro e dI fuori e le fece intorno una corona d'ora". E più avanti: "Preparò due stanghe di legno
di acacia e le ricoprì d'oro e le fece passare negli anelli ai lati dell'Arca, per poterla
portare". Ed ancora: "Fece pure la mensa di legno di acacia, lunga due cubiti, larga
un cubito e alta un cubito e mezzo; la ricoprì di oro puro e le fece un bordo d'oro
all'intorno... Fece anche le stanghe di legno di acacia per portare la mensa e le
ricoprì d'oro. IL roveto ardente attraverso il quale Dio si presentò a Mosè, era un'acacia.
Va anche ricordato che i fuochi sacri venivano fatti con il legno di acacia e di
acacia erano fatte le pire sulle quali, nell'antichità, venivano cremati i cadaveri dei re e dei sacerdoti.
Dell'Acacia d'Egitto si usa il frutto ancora verde dlla pianta per il suo potere astringente, e la resina si usava come surrogato della gomma arabica.
Il succo dei frutti ancora acerbi si usa per le infiammazioni degli occhi, per guarire le ulcere della bocca e per le labbra screpolate.
QUANDO E COME UTILIZZARE LA PIANTA:
. Carenza di vitamina C, influenza, raffreddore, fragilità capillare, ematomi, osteoporosi:
Assumere l'estratto secco alla dose di 320mg 2 volte al giorno lontano dai pasti per 2 mesi.
Miele:Il miele prodotto dai fiori di acacia è ottimo come antidepressivo. [/color]
E PER FINIRE QUALCHE RICETTA:

Frittelle di fori d’acacia
1 tazzone di fiori d’acacia
1/2 litro di latte vegetale
150 gr di farina
300 ml di panna vegetale
100 gr di burro vegetale
4 cucchiai di sciroppo d’acero
un pizzico di sale
Si fa fondere il burro su fuoco bassissimo. Si mescolano in una ciotola
la farina e il sale e la panna Quindi si versa il latte e si mescola
fino ad ottenere una pastella fluida e omogenea. Si aggiungono il burro
fuso e i fiori d’acacia. Mescolare i fiori alla pastella. Friggere in
abbondante olio caldo. Oppure, se non si vuole friggere, si mette in
forno a bagnomaria (ma io non ho provato). Si gusta tiepido irrorato di
sciroppo d’acacia.
Marmellata di fiori di acacia e mele
In una pentola d’acciaio inossidabile mettere due mele sbucciate e
private del torsolo e tagliate a fettine sottili, con il succo di due
limoni e un litro d’acqua. Far cuocere per 15-20 minuti poi frullare.
Unire un chilo di zucchero e far bollire finchè riduca di circa un
terzo. Unire un chilo di petali di fiori di acacia lavati ed asciugati
e continuare a cuocere la marmellata mescolando finchè avrà raggiunto
la giusta consistenza. Invasare e sterilizzare per circa 20 minuti.
Torta di fiori d’acacia
Monta 300 ml di panna vegetale. Aggiungi 180 g di zucchero e due
cucchiai di acqua bollente, aggiungi 180 g di farina e 80 g di burro
vegetale fuso. Mescola delicatamente e aggiungi i fiori di 10 12
grappoli di robinia. Metti in forno a 180° per 35-40’. Sforma la torta,
lasciala intiepidire, rivestila con zucchero a velo.


