I 13 teschi

La bellezza di fiori e piante. Le proprietà e gli usi di Erbe e Cristalli, meravigliosi doni di Madre Terra
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shanti
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I 13 teschi

Messaggioda shanti » 22/02/2010, 21:28

Una leggenda tramandata dal popolo Cherockee narra di dodici teschi, ciascuno ricavato da un blocco di quarzo. I dodici teschi erano disposti in cerchio attorno a un teschio di ametista; vi erano inoltre otto bacchette di cristallo disposte nei quattro punti cardinali e nei punti intermedi. Questi teschi, molto antichi, erano una specie di computer olografico che conteneva delle informazioni programmate. Queste informazioni includevano conoscenze sull’origine, scopo e destino dell’uomo e i misteri della vita. Questi teschi sarebbero stati scoperti dall’uomo al momento opportuno e cioè quando l’uomo avrebbe raggiunto un grado di evoluzione tale da non farne un cattivo uso.




I TESCHI DI CRISTALLO




Oltre ad essere stupende creazioni della natura, i cristalli di quarzo hanno molte interessanti proprietà che li rendono utili per un notevole numero di moderne applicazioni. Il quarzo, infatti, è in grado di risuonare, trasmettere, amplificare, immagazzinare, mettere a fuoco e strutturare l'energia. È inoltre un materiale piezoelettrico, in quanto - sotto pressione - genera una carica elettrica.

Un orologio al quarzo ha al suo interno un cristallo di quarzo che vibra come un pace-maker, ed i cristalli sono usati anche in svariate tecnologie, compresi gli apparati elettronici, le radio e i computer.
Gli esseri umani hanno sempre avuto un'importante relazione storica con questi oggetti naturali: sappiamo infatti che oltre alle molte utilizzazioni moderne, gli antichi scoprirono i poteri dei cristalli molto tempo addietro, ben prima di noi. Ad esempio, un cristallo era posto nel pettorale dei sacerdoti ebrei; inoltre queste pietre erano usate dagli sciamani per le divinazioni e durante i riti di guarigione.
Secondo la leggenda ci sono nel mondo 13 teschi di cristallo a grandezza naturale, che contengono informazioni cruciali per il destino dell'umanità...


Sembra anche che il cristallo di quarzo sia una sostanza naturale molto elastica e risonante, con una larga gamma di proprietà e usi.
In termini metafisici, le sfere di cristallo di rocca o "palle di cristallo" erano usate come strumenti di divinazione e nel medioevo perfino per la diagnostica delle malattie. Come ben sappiamo erano - e sono - usate anche per prevedere il futuro.
Il più famoso pezzo di cristallo inciso è indubbiamente il teschio di cristallo "Mitchell-Hedges".

Anna Mitchell-Hedges aveva 17 anni quando trovò nella giungla del Belize questo unico e misterioso manufatto durante una spedizione col padre, il famoso esploratore F.A. Mitchell-Hedges. Dichiarò di averlo dissotterrato da sotto un altare in pietra, mentre frugava tra le rovine di un'antica città Maya.
La ragazza notò qualcosa che luccicava tra la polvere e quando lo tirò fuori rimase attonita per la scoperta di un teschio di cristallo perfettamente inciso e ancora intatto. La mandibola staccata fu ritrovata tre mesi dopo.
Le dimensioni del cranio corrispondono perfettamente a quelle di una testa umana femminile. È alto e largo 13 cm. per 18 di profondità e pesa cinque chilogrammi.
Nel 1970, Anna portò il teschio "Mitchell-Hedges" da Frank Dorland, un restauratore di opere d'arte che rimase sconcertato alla vita dell'oggetto. Non avendo mai visto nulla del genere, volle studiarlo e quindi il primo passo fu quello di farlo esaminare scientificamente.
Dorland lo spedì al laboratorio della Hewlett-Packard; il risultato, oltre a destare grande sorpresa, avrebbe portato ad un grande enigma...
I tecnici del laboratorio immersero il cranio in una soluzione di alcool benzilico, quindi lo fecero passare sotto la luce. Da questo test conclusero che il cranio e la mandibola facevano parte dello stesso blocco di quarzo. Ma ciò che li sorprese fu che cranio e mandibola erano stati incisi senza badare all'asse naturale del cristallo (questa strategia previene le fratture durante il processo di incisione). Conclusero pertanto che chiunque avesse fatto quel teschio di cristallo aveva dei metodi che aggiravano il problema.
La successiva informazione sbalorditiva che appresero dal teschio fu che il fabbricante non aveva usato utensili metallici per sagomarlo... Infatti, non riuscirono a trovare la benché minima traccia della tecnica usata, nemmeno sottoponendolo alle più sofisticate analisi microscopiche in grado di rilevare le più moderne tecnologie di lavorazione. Ovviamente, ciò fece emergere la questione di "come" il teschio fosse stato sagomato e lucidato con tale perfezione.

Il quarzo ha una gravità specifica di 2.5 e una durezza (scala Mohs) di 7 che nel caso del diamante arriva a 10, il che lo rende più duro del metallo.
Non sarebbe per niente facile creare un teschio di cristallo neanche usando degli strumenti moderni, ma è davvero molto difficile immaginare come qualcuno, in possesso di tecniche primitive, possa aver fatto un lavoro come quello.
Secondo quanto gli scienziati sanno a proposito della fine della civiltà Maya, il teschio dovrebbe essere stato fatto più di mille anni fa...
Gli antropologi considerano che i Maya fossero un popolo dell'Età della Pietra; dunque, se furono loro a foggiare il teschio, con quali metodi ci riuscirono?
Studiando attentamente la superficie, Dorland scoprì microscopiche tracce di segni vicino alle parti curve. Ragionò quindi che il teschio doveva essere stato prima di tutto cesellato meticolosamente in una forma grezza, probabilmente usando dei diamanti. Ma da dove avrebbero preso i diamanti, i Maya?
Speculò anche che per dare una forma sempre migliore avessero usato ripetute applicazioni di acqua e sabbia di cristallo siliconato. Effettivamente, avrebbero potuto ottenere davvero quel risultato, usando i metodi di Dorland... Tuttavia, c'era un grande problema in questo scenario: il tempo. Stimò che ci sarebbero voluti quasi 300 anni di laboratorio per usare sul teschio le sue tecniche.
È difficile immaginare che la lavorazione del teschio si fosse tramandata di generazione in generazione per tutto quel tempo! L'unica alternativa era che i suoi creatori avessero usato metodi oggi perduti.
Ma questo era solo l'inizio dei misteri legati al teschio...
Fu scoperto che le ossa arcuate che si estendono lungo i lati e la fronte del cranio erano accuratamente separate dal pezzo di cristallo, in modo da funzionare come tubicini... mediante dei princìpi simili a quelli dei moderni ottici. In definitiva, essi incanalano la luce dalla base del teschio fino alle cavità orbicolari, che sono lenti concave miniaturizzate in grado di trasferire dentro al cranio la luce, anche in caso questa provenisse da una sorgente sottostante.
All'interno del teschio è stato trovato un allineamento di prismi e dei minuscoli tunnel luminosi che esaltano e illuminano eventuali oggetti sottostanti.
Dorland condusse anche una serie di particolari esperimenti per vedere cosa succedeva quando un fascio di luce veniva fatto passare attraverso la parte inferiore del teschio. Riferì: "Si accende come se prendesse fuoco".
Uno dei cristallografi della Hewlett-Packard sommò tutti i misteri del teschio di Mitchell-Hedges dicendo: "Quella dannata cosa non dovrebbe esistere".

Altri teschi di cristallo si trovano in varie parti del mondo in mano a collezionisti privati, mentre alcuni sono stati acquistati dai più importanti musei del mondo.
Come tutte le anomalie storiche o i manufatti enigmatici, questi teschi di cristallo sono stati al centro della controversia internazionale.
Il "Museo dell'Uomo" (Museum of Man) di Londra ne aveva uno in mostra, ma da quando lo hanno rimosso, viene tenuto in magazzino.
Anche il Museo dell'Uomo di Parigi ne aveva uno che veniva chiamato "Teschio Azteco", ma anche quello manca dall'esposizione da un pezzo.
F.R. Nocerino, uno dei massimi esperti mondiali sui teschi di cristallo, entrò in possesso di un teschio di cristallo di dimensione umana, proprio mentre stava aiutando a localizzare una città perduta nel Messico meridionale. Pesava quasi 6 Kg ed era scavato da un blocco di cristallo chiaro.
Una delle maggiori controversie su questo teschio fu concentrata sulla sua autenticità.
Il processo usato per determinare se un teschio è stato fatto in tempi antichi o moderni è molto sofisticato e solo una ristretta selezione ne è stata sottoposta.
Nel 1996 la BBC, in associazione con il "British Museum" e la "Everyman Productions", sottopose un gruppo di teschi di cristallo al test di autenticità durante le riprese di un documentario.
Venne anche aggiunta una copia di ogni teschio, e dopo furono sottoposti a un microscopio elettronico per esaminare i minuscoli segni lasciati dall'incisione.
Gli esperti riuscirono a distinguere gli strumenti e i metodi di lucidatura usati, analizzando semplicemente quelle minuscole tracce che sono invisibili a occhio nudo ma che vengono individuate dal sofisticato microscopio.
Mr. Nocerino portò il suo teschio e un altro partecipante privato, Jo Ann Parks, portò un teschio che aveva ricevuto dal guaritore tibetano Norbu Chen. Anche i musei di Londra e di Parigi portarono i loro teschi.
I musei declinarono poi di commentare i risultati; comunque, gli esperti delle antichità rivelarono che i loro teschi erano di origine abbastanza moderna, ragion per cui li tolsero dalle loro esposizioni.
Invece, fu determinato che i due teschi in mano ai privati avevano almeno 5000 anni!

Chiunque abbia familiarità con le antichità del Mesoamerica avrà capito immediatamente quanto fantastica sia stata una scoperta del genere. Secondo gli scienziati, infatti, la più antica civiltà del Messico, quella Olmeca, ha solo circa 3000 anni... dunque, "chi" creò questo sofisticata e imbarazzante opera d'arte, che forse avrebbe potuto essere anche un oggetto oracolare?
Non c'è dubbio che il cristallo abbia molte proprietà utili e potenti che possono essere utilizzate in molti modi diversi. Nel nostro mondo materialistico abbiamo focalizzato di usarlo tecnologicamente.
Ma se può immagazzinare, amplificare e trasmettere onde radio ed elettromagnetiche, forse il cristallo può fare lo stesso anche per il pensiero umano e altre energie sottili.
Il cervello umano produce piccoli, tuttavia misurabili, impulsi elettrici. Il teschio di cristallo avrebbe potuto essere concepito e utilizzato come amplificatore per la trasmissione mediante onde, proprio come si utilizzavano i cristalli nelle prime radio (il principio è cresciuto nella scienza applicata e sembrerebbe che i nostri antenati lo avessero capito).
Molte persone che hanno passato del tempo alla presenza dei teschi di cristallo riferiscono che producono strani fenomeni...
Il personale del museo di Londra dichiarò un giorno che il teschio si sarebbe mosso da solo inaspettatamente.
Frank Dorland dichiarò che il teschio "Mitchell-Hedges" passerebbe dall'assoluta chiarezza e luminosità, al torbido e scuro.
Altri, che hanno meditato in presenza dei teschi, dichiarano di essere stati testimoni di scene storiche svelate ai loro increduli occhi, incluso il collasso e l'inabissamento di un'isola.
Nessuno crede che tutti i segreti dei teschi di cristallo siano ancora stati svelati, tuttavia i loro misteri stanno lentamente venendo alla luce. E forse siamo davvero sul punto di scoprire il vero scopo di questa antica tecnologia
.

fonti varie
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I 13 teschi

Messaggioda drago-lontra blu » 22/02/2010, 21:42

troppo bello, caspita, mi sembra un film d'avventura.
Ho visto nella punata di Voyager il pezzo sui 13 teschi, ma leggerlo qua è come minimo emozionante.
Come sono contenta..grazie grazie.
Oggi ho ricevuto due bellissimi regali, il seguito dell'articolo di Dhyan e ora questo.


grazie.....
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I 13 teschi

Messaggioda shanti » 22/02/2010, 21:56

La donna vestita di rosso è Mary Elisabeth Thunder, una Leader cheyenne,
che ho conosciuto anni fa e ho rivisto da poco.
Regge tra le mani Max.
Questo teschio venne scoperto in
Guatemala intorno al 1924-1926 (alcuni dicono 1920),
probabilmente in
una tomba Maya.
La leggenda che lo riguarda racconta sia stato regalato da uno sciamano
Maya a un lama tibetano per poi passare nelle mani degli attuali
proprietari Carl e JoAnn Parks. Curioso è il motivo per cui questo
teschio prende il nome di Max. Infatti pare che la signora Parks sia
riuscita ad entrare in comunicazione telepatica con il teschio il quale
le avrebbe comunicato di chiamarsi così…
La datazione lo colloca attorno ai 10.000 anni fa.
Ma Mary ritiene sia molto più antico.



In questa piccola foto, Mary Thunder è con JoAn Parks
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mariposa azul
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I 13 teschi

Messaggioda mariposa azul » 23/02/2010, 23:59

Grazie Shanti per aver riportato la storia dei 13 teschi. Mi ha affascinato moltissimo leggere Il mistero delle 13 chiavi, il libro che contiene la storia dei teschi di cristallo finora ritrovati.
Mi ha affascinato soprattutto conoscere le analogia che ci sono tra i teschi e la tecnologia con la quale si costruiscono i computer e, in genere, ogni supporto informatico che può contenere informazioni. Il silicio, presente nel quarzo, è ampiamente utilizzato nell'industria informatica.
Nel libro citato ho letto che questi teschi sono gli antesignani dei computer, in quanto contengono tutte le informazioni relative all'antica saggezza che, altrimenti, sarebbero andate perse a causa della distruzione dei mondi precedenti. Ma la loro efficacia diventerà massima solo quando verranno ritrovati e raggruppati tutti e tredici. Questo succederà solo nel momento in cui l'umanità sarà pronta a ricevere le antiche informazioni, che, altrimenti, potrebbero risultare distruttive nelle mani di chi non le saprebbe gestire.
Comunque è indicativo questo numero tredici e proprio la ricerca del significato del tredici mi ha condotto a leggere questo libro.
L'occhio che vede tutto,
"The all seeing eye" altro non è che la ghiandola pineale collegata
direttamente al macrocosmo ed al Tutto (non un sistema di sorveglianza
elettronica..), la piramide con l'occhio raffigurata nel dollaro perciò,
oltre che a rappresentare "la strada"verso la fine dell'anno galattico
come spiegato
qui, rappresenta lo stato
meditativo, ricollegato al risveglio dell'Occhio Divino.

La punta della piramide,
dove è situato l' All seeing eye, temporalmente parlando, rappresenta il
momento in cui la realtà diventerà visibile anche a coloro che dormono e
che hanno smarrito la luce (come viene detto nel film). Questo punto..
contando i katun [ciclo di 7200 giorni nel calendario Maya] della piramide rappresenta proprio il punto del
calendario maya 13.0.0.0.0 (21/12/2012)

....La piramide raffigurata
nel dollaro contiene 13 gradini. la scritta annuit coeptis contiene 13
lettere. 13 sta per il sole che risorge assieme all'aquila, come scritto
in un post precedente
ma 13 ha anche un significato magico oltre che pagano, e nella
tradizione kabalistica occidentale significa, unita ed amore.

da www.menphis75.com

Il significato del tredici è quindi doppio, infatti in molte culture porta sfortuna e lo si ricollega all'idea di morte, la carta n° 13 nei tarocchi infatti è la morte, ma noi sappiamo che ciò che può essere morte è invece la nuova nascita. Così, come riportato da menphis75, il tredici è anche unità e amore, e tutto torna se noi pensiamo a Gesù Cristo con i dodci apostoli.
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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Messaggioda Ospite » 24/02/2010, 9:06

L'occhio che vede tutto,
"The all seeing eye"


Questo simbolo mi ha accompagnato per una lunga parte dei miei studi e del mio cammino...ovunque io andassi incappavo in questo segno, comprendevo di essere sulla strada giusta e trovavo segni e sincronie da seguire per avanzare ancora...era come se l'Universo mi dicesse "si, per di qui è giusto, vai avanti ancora un pochino" ...

QUi è dove un filone della mia ricerca si è in qualche modo interrotto...

E' la chiesa dedicata alla Maddalena, nel sestriere Cannaregio a Venezia.
E' purtroppo chiusa...ho chiamato la Curia, il prete della parrocchia, ho litigato con un tizio dalla voce demoniaca che sta ai beni culturali...ma niente...non me la aprono!!!! Ma non demordo è...qualcosa mi inventerò!!!!

Deve essere bellissima.
Scusate il volo pindarico







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Messaggioda drago-lontra blu » 24/02/2010, 14:22

la Maddalena a Venezia
Si ha notizia che nel 1222 venne eretta una chiesa a Cannaregio, in Venezia.



il nome del committente è controverso: c'è chi, come Flaminio Corner la
descrive come una cappella voluta dalla nobile famiglia Baffo, e di li
a breve diventata parrocchia. Forti indizi fanno invece pensare
che la costruzione si debba alla nobile famiglia Balbo (che sarebbe un
soprannome) il cui capostipite fu un certo Ezzelino.
La
famiglia degli Ezzelini (il nome tedesco Hetzin significa
letteralmednte Ferro, vale a dire Guerriero, come già Attila e poi
Timur), è giunta in Veneto tra il X e l'XI secolo. L'illustre
nonno di Ezzelino III, Ezzelino I detto il Balbo a causa di un difetto
di pronuncia, nel 1148 partecipa alla seconda crociata con Corrado II
re della Germania, combattendo contro i Turchi sotto le mura di Damasco
ed i Fatimidi nel vano assedio di Ascalona. Nel 1175, con
Anselmo da Dovara è al comando della Lega Lombarda che blocca
l'imperatore Federico il Barbarossa davanti ad Alessandria.
Infine nel 1176 è gonfaloniere della Lega Lombarda ed alla testa del contingente trevigiano partecipa alla battaglia di Legnano. Il figlio, Ezzelino II dopo aver combattuto accanto a Ottone IV combatte contro gli Estensi e poi contro Venezia nel 1214. Privo
di avversari diretti di altre famiglie accresce il prestigio personale
e familiare, finchè nel 1222 decide di ritirarsi in convento. Riceve così il soprannome del "Monaco" e lascia la mano libera ai figli Ezzelino III ed Alberico. Con
la presa del potere nel 1222 ed il padre in convento Ezzelino III,
alfiere dei templari, anche per tradizione familiare, dimostra di
possedere anche una grande ambizione. E sembra sia stato proprio lui a
volere la chiesa dedicata alla Maria Maddalena. Maria Maddalena, questa donna unica di cui si è potuto dire che dopo la Vergine Maria fu la seconda donna del Vangelo. Nel
corso dei primi secoli i cristiani indugiarono soprattutto sul suo
ruolo di messaggera della Resurrezione: Maria di Magdala è proclamata
"Apostola apostolorum" e "Legata Legatorum" inviata degli inviati. Verso
la fine del VI secolo, quando le invasioni barbariche volgono alla
fine, Papa Gregorio Magno identificò Maria Maddalena come la peccatrice
anonima di cui ci parla S. Luca nel vangelo, e con Maria di Betania fa
di lei il modello della conversione, della purificazione di cui la
chiesa, nel confronto contro i barbari sente il bisogno. Riferendosi alla ricerca del corpo di Gesù, la mattina di Pasqua, Gregorio disse di lei: A momunemto domini, etiam discipulis recedentibus, non recedebat (da Sepolcro di Gesù, quando i discepoli se ne andarono lei non andò)- Per cui la Maddalena rappresenta l'anima in cerca di Dio. Nel 1297 il Capitolo Generale di Venezia proclamò S. Maria Maddalena patrona dell'ordine dei Predicatori.


La chiesa venne concepita a pianta circolare (l'unica, a Venezia) con
copertura a cupola emisferica di chiara ispirazione all'architettura
dell'antica Roma (Pantheon). Di grande valore architettonico il
portale, formato da un alto timpano iregolare sorretto da due lesene
binate a capitello ionico. Sopra
alla porta di ingresso vi è una lunetta con bassorilievo di simboli
massonici - templari, e la scritta: Sapientia aedificavit sibi
domum.Conto di approfondire, domani questo argomento, importante e
determinante per quanto riguarda ll patrocinio dei templari in questa
costruzione, in quanto la sapienza, o Sophia è stata spesso associata
alla Maddalena e ai versetti del libro dei Profeti: La Sapienza si è
costruita la casa, ha intagliato le sue sette colonne. Esternamente
all'abside è incastonato tra la copertura marmorea un bassorilievo
raffigurante una Madonna col Bambino di origine quattrocentesca. All'interno
la chiesa presenta pianta esagonale con quattro cappelle laterali che
conservano importanti tele settecentesche opera della Scuola di
Giovanni Battista Piazzetta, ed un presbiterio quadrato occupante due lati. La trabeazione della cupola è sorretta da dodici colonne bianche. IN
seguito alla costruzione della chiesa, nel XIV secolo, il Senato
veneziano decise che il giorno dedicato a S. Maria Maddalena diventasse
festivo. Successivamente la chiesa venne ampliata e ristrutturata da
Tommaso Temanza, e venne anche aggiunto un campanile che nel 1888 venne
abbattuto perché pericolante. Attualmente la Chiesa dipende dalla Parrocchia di S. Marcuola.




questo è quanto ho trovato, incuriosita, come notizie su questa chiesa, per quanto riguarda poi l'occhio che tutto vede....questa è un altra storia mucio interessante...........
ciao ragazze..smakkkkkkkkkkkkkk
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Messaggioda spiralis » 24/02/2010, 20:57

Naturalmente hai notato la data di costruzione della chiesa dedicata alla Maddalena e l'ora del post?
Un abbraccio a tutti Anna Spiralis

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Messaggioda drago-lontra blu » 24/02/2010, 21:30

mo che mai Anna, de coccio sugno....meno male che lo hai notato tu!!
ma tu guarda, vortice e? caspita.
smaksmak, oggi sono mucio contenta, molto mucio......poi vi conto, a cose fatte.

smak smak....
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Messaggioda mariposa azul » 24/02/2010, 22:21

Uauuuuu che sincronicità, il post è molto potente. Nova mi hai fatto sussultare con quel simbolo della Maddalena, me lo sento molto e, attraverso questo sto capendo un po' di cose...ma ho bisogno ancora di lavorarci per comprendere a fondo.
Sincronicità vuole che il numero tredici per me agisce com per te questo simbolo.
E' da anni che sto inseguendo questo numero che mi appare sempre e comunque quando sono in fase di scelta. Grazie ad esso sto trovando la mia strada ed gni volta una nuova conferma. E' da anni che sto cercando materiale e sto trovando nuovi tasselli su questo numero...ed ora anche questo simbolo!!
Cara Drago altra grande sincronicità la data di costruzione della chiesa e l'ora in cui hai postato: il 22 luglio è il giorno di Santa Maddalena...più di così!!!
Dimenticavo...Nova se mai riuscissi ad entrare nella chiesa dimmi cosa c'è all'interno...anzi se posso ci verrei anch'o volentieri a visitarla
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Messaggioda Angel » 01/03/2010, 15:28

....qualcosa deve voler dire anche per me...è dal 22 febbraio che porto in tasca un foglietto con sopra scritto un numero: il 22.....
....bellisssimi questi post, grazie a voi tutte
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel


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