Le foglie e i fiori hanno all’incirca le stesse proprietà e possono venire impiegati nei trattamenti domestici insieme o separatamente.
Fin dall’antichità le proprietà di questa pianta erano note. Nel passato i contadini usavano le foglie per estrarre i pungiglioni di vespa, mentre la sua linfa gommosa veniva ridotta in poltiglia e usata come crema rinfrescante per il viso. Nel Rinascimento era soprannominata omnimorbia, rimedio di tutti i mali, chi beveva tutti giorno il succo si preservava da ogni malattia. In medicina popolare è utilizzata per preparare la Tisana dei Quattro fiori composta da sette specie: rosolaccio, malva, farfara, piede di gatto, verbasco, altea e viola mammola.
Nel linguaggio ottocentesco dei sentimenti il fiore di Malva ha ispirato i simboli dell’Amor materno e della Mansuetudine che ben corrispondono alle sue proprietà medicinali.
Infatti in fitoterapia è indicata come calmante, emolliente, lenitivo, antiinfiammatorio, lassativo, utile contro la tosse, l’asma, le emorroidi e per le malattie da raffreddamento come la bronchite e la faringite.
I suoi principi attivi sono mucillagini, antociani (malvina) acido clorogenico e caffeico, potassio.
La Malva sylvestris è quella maggiormente impiegata per preparazioni farmaceutiche. Altre specie di interesse sono la Malva alcea (Malva alcea L.) il Malvone (Alcea rosea L.), anch’esse con proprietà emollienti ed espettoranti.
Piccoli consigli:
Per tosse, raffreddore e infiammazioni intestinali:
Preparare un infuso con 3g di fiori e foglie in 100ml di acqua. Bere una tazza a piccoli sorsi,due tre volte al giorno.
Per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola, gengive fragili, nevralgie dentarie, pelli arrossate, foruncoli, pruriti:
Preparare un infuso con 5g di fiori e foglie in 100ml di acqua. Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso più volte al giorno.
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