Levistico, il sedano di montagna

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shanti
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Levistico, il sedano di montagna

Messaggioda shanti » 25/05/2011, 18:58

Mi hanno regalato una piantina di Levistico. Non lo conoscevo e ho cercato notizie:

Il LEVISTICO



Nome: Levisticum officinalis Koch.

Raccolta: I frutti e le radici in autunno, le foglie tra aprile e giugno.

Proprietà: Diuretico, antisettico, carminativo, tonico e digestivo.

Famiglia: Ombrellifere.

Nomi comuni: Sedano di montagna, ligustio, appio di montagna, sistra.

Habitat: Cresce nelle zone alpine ed appenniniche fino ai 1500 metri.

Parti usate: I frutti, le foglie e le radici.

Conservazione: Le radici devono essere essiccate al sole e quindi conservate in sacchetti di carta, le foglie devono essere utilizzate fresche e i frutti, un a volta essiccati al sole si raccolgono in vasi.

Uso: Infusi e decoti dei frutti e delle foglie per uso interno; decotti delle radici e impacchi delle foglie per uso esterno.

Note: Le foglie di questa pianta perenne hanno un aroma simile a quello del sedano: sono quindi utilizzate per insaporire insalate, frittate e minestre.

Cenni storici – Levistico


La pianta, originaria del vicino oriente e dell’Europa del sud, era amata sin dall’antichità e veniva usata come spezia, erba medicinale e «erba dell’amore». Le ascrivevano infatti effetti stimolanti dal punto di vista sessuale e con la sua radice si preparavano innumerevoli elisir e pozioni magiche miracolosi.
Pare che rendesse predisposte all’amore anche le donne e le ragazze molto riservate.
In centro Europa si preparava una tisana per scopi simili e i semi erano un ingrediente molto amato degli alimenti afrodisiaci. Si era talmente convinti del suo effetto, che il levistico si utilizzava anche nella preparazione di torte e biscotti.
Per via del suo forte profumo si portava anche come amuleto o si usava come sostanza profumata per difendersi da streghe e stregoni.
Se si ottenessero davvero questi effetti non è mai stato provato fino ad oggi.
In questo contesto è interessante che il nome tedesco Liebstöckel (letteralmente ceppo dell’amore) non descriva l’effetto della pianta come «erba dell’amore», bensì sia una germanizzazione del termine latino Levisticum.

Botanica e cultura


Il levistico perenne occupa il suo posto nell’orto come pianta resistente e rigogliosa, alta ed eretta.
Richiede un terreno ricco di sostanze nutritive e humus, leggermente umido e in penombra. In queste condizioni l’ombrellifera si sente a proprio agio e si sviluppa fino a diventare una pianta imponente, che raggiunge anche i due metri di altezza. Presenta foglie pennate giallo-verdi e da giugno ad agosto fiori di color giallo pallido riuniti in infiorescenze poste all’apice del gambo robusto, internamente cavo.
Anche per la coltivazione in vaso vanno rispettate le esigenze del levistico per quel che riguarda collocazione e terreno. Il recipiente dovrebbe essere sufficientemente grande e profondo per lasciare spazio agli stoloni. Inoltre, il sedano montano ha bisogno di un sostrato ricco di sostanze nutritive e di sufficiente umidità.
Per la riproduzione della pianta si dividono i vecchi ceppi e per quantità maggiori si riproduce mediante semina.

Le foglie si raccolgono sempre fresche oppure in primavera prima della fioritura. Sempre in primavera si possono tagliare i suoi steli giovani e succosi. Le radici si raccolgono nell’autunno del terzo anno e vanno fatte seccare in un luogo ombroso e arieggiato.

Impiego nella medicina naturale


Nella medicina popolare e in fitoterapia si usa soprattutto la radice. Essa si somministra polverizzata o si prescrive come tisana. Ogni tanto si trova anche come ingrediente nelle ricette degli amari digestivi.
Grazie alle sostanze che contiene, l’efficacia del levistico è provata nel caso di disturbi reumatici, malattie alla vescica e ai reni, problemi di stomaco e difficoltà digestive, nonché emicrania e disturbi mestruali. L’olio eterico contenuto in grandi quantità (fino all’1% nella radice) agisce come diuretico, antiflatulente, antispastico, sudorifero, espettorante e depuratore del sangue. Inoltre ci dona una grande quantità di minerali, come potassio, magnesio, ferro, sodio, nonché composti di cumarina, che agiscono come antinfiammatori e antidolorifici.
L’uso quotidiano di questa spezia molto amata, che in tedesco è chiamata anche Maggikraut ovvero «erba Maggi», ha un influsso positivo, corroborante e ricostituente e inoltre fornisce al corpo un apporto regolare di minerali preziosi.

Impiego in cucina


Come arbusto perenne possiamo godere per molti anni del sedano di montagna, una preziosa erba aromatica dalle foglie odorose. Il sapore e profumo del levistico ricordano il famoso condimento «Maggi» e proprio come questo è possibile utilizzarlo in cucina in svariati modi. Tuttavia si dovrebbe fare attenzione nel dosaggio. Il levistico è molto aromatico e può sovrastare facilmente gli altri sapori.
Come erba da cucina dal sapore forte, leggermente profumato di sedano, se ne usano soprattutto le foglie. Si adattano, fresche o seccate, soprattutto per condire piatti unici, insalate, salse, brodi di carne e molto altro ancora. Grazie al sodio contenuto nell’«erba Maggi», quando si cucina si può ridurre l’aggiunta di sale. Il levistico sprigiona tutto il suo aroma se viene messo subito a cuocere insieme agli altri ingredienti.
I germogli freschi e teneri hanno un ottimo sapore, come i gambi delle foglie, che sbollentati si possono gustare come saporita verdura primaverile. Un’altra delicatezza sono i gambi di levistico canditi e con i semi è possibile aromatizzare in modo raffinato minestre e pane.
Forse anche a voi è venuta voglia di fare un’escursione culinaria nell’antichità e di preparare una torta al levistico finemente saporita.

Ricetta

Insalata di tonno al levistico
Ricetta per 2 persone
1 scatoletta di tonno (200 g)
1 piccola cipolla
200 g di pomodorini ciliegini
12 olive nere
½ lattuga
2–3 foglie di levistico

Salsa vinaigrette:

3 cucchiai da tavola di aceto di vino bianco
2 cucchiai da tavola di aceto balsamico bianco
3 cucchiai da tavola di olio d’oliva
1 manciata di foglie di levistico

Far sgocciolare bene il tonno, metterlo in una scodella e frammentarlo con una forchetta. Sbucciare la cipolla e tritarla finemente. Aggiungerla al tonno. Tagliare a metà i pomodorini e metterli da parte.
Lavare la lattuga e tagliarla in bocconi di media grandezza. Disporre le foglie d’insalata su due piatti.

Salsa vinaigrette: Versare in un recipiente graduato l’aceto di vino bianco, l’aceto balsamico bianco e l’olio d’oliva. Tagliare tutte le foglie di levistico a striscioline fini e metterne da parte un cucchiaio da tavola per la decorazione. Il resto versarlo nel recipiente graduato e frullare con un mixer.

Aggiungere al tonno 3–4 cucchiai da tavola di salsa vinaigrette al levistico e mescolare.
Posizionare il tonno al centro del piatto, sopra la lattuga.
Decorare il piatto con i pomodorini ciliegini, le olive e le striscioline di levistico tenute da parte.
Distribuire il resto di salsa vinaigrette sulle foglie d’insalata.




fonti: http://www.giardinaggio.it/erbemedicinali/medicinali/levistico.asp
http://www.egk.ch/it/doc/nl/Liebstoeckel_it.pdf
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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