CAVALLO PAZZO

Le tradizioni e la spiritualità degli Indiani d'America
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drago-lontra blu
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CAVALLO PAZZO

Messaggioda drago-lontra blu » 25/07/2009, 22:11

bisonte TESUNKE WITKO bisonte
( CRAZY HORSE )


Nessuno conosce la data precisa di nascita di Crazy Horse, ma viene accettato il 1840 vicino a Black Hills, a Ogalala, nel sud Dakota, nella Natione dei Sioux Lakota, durante un periodo molto difficile per il suo popolo, diventando rapidamente un grande guerriero e un grande capo.
A 12 anni giunse la Visione, un uomo gli parlò, svelandogli come avrebbe dovuto vivere la sua vita, in modo semplice, con grande umiltà, disegnando sugli abiti, di essere nobile e generoso e di non tenere mai nulla per sè.
Quindi anche se è stato un grande guerriero egli non si vantò mai delle sue vittorie, E , quando ritornava e divideva tutto qullo che aveva portando abbondanza dove c'era miseria e fame. Umile e generoso egli ottenne la stima e l'ammirazione di tutto il suo popolo battendosi sempre per migliorare la loro vita, trasmetteva la saggezza degli antenati ai giovani che lo avvicinavano e fu figlio e marito fedele, buon padre. il suo migliore amico fu suo fratello, Little Hawk, e quando fu ucciso Cavallo pazzo rimase sconvolto. Anche se si è sposato tardi il suo fu un matrimonio felice, con Scialle nero, ebbero una figlia, che mori' in giovane età per via di una malattia trasmessa dall'uomo bianco, cosi' come mori' della stessa malattia qualche tempo dopo anche sua moglie.
Questo lutto segno' profondamente Cavallo Pazzo che si dedico' completamente al suo popolo per valorizzarne la libertà, per difenderlo. Il governo degli stati uniti continuava a fare promesseche venivano regolarmente rotte e lui vedeva lentamente morire il suo mondo, il grande bufalo scomparire dalle praterie, il suo popolo ridotto dagli stenti. Nel 1877, dopo aver vinto molte battaglie egli rinuncia e si arrende all'esercito.Il governo ancora una volta pone vane promesse ed egli ricomincia a battersi e a lottare perché vengano mantenute.
Lo mandano a vivere nella riserva vicino a fort robinson, con la promessa di spostarli in un luogo a nord vicino a Powder River, ma anche questa non fu mai mantenuta.
Crazy Horse non si arrende e continua a lottare e a difendere la libertà del suo popolo, insistendo , lotta di continuo contro il governo, ma la battaglia è al di sopra delle sue forze. Determinato a far mantenere la promessa egli si scontra ancora una volta con quel governo che doveva garantire una vita dignitosa per i Lakota fino a quando viene pugnalato alle spalle dalle guardie.
Morirà il 5 settembre 1877 a circa 35 anni, dopo una vita dedicata alla sua terra.
Il suo popolo lo ricorda ancora perché il suo spirito, la sua lotta, la sua forza e detrminazione hanno segnato un epoca nella storia e tutti ne sono molto fieri e la sua leggenda vive più che mai nei cuori di coloro che ha tanto amato.
Henry standing Bear e altri quattro capi commissionano una scultura per ricordare il grande guerriero : vogliamo che l'uomo bianco sappia che anche i pellirossa hanno un grande eroe.
Cosi' nel 1948 inizia la leggenda, una scultura nella montagna di Thunderhead nelle Black Hills in memoria di un Grandissimo capo.




sotto si può leggere: LA MIA TERRA è Là DOVE SONO SEPOLTI I MIEI MORTI.
QUESTE PAROLE SONO DI CRAZY HORSE.
sacra pipa
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shanti
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CAVALLO PAZZO

Messaggioda shanti » 26/07/2009, 14:16

sacra pipa

Quando nacque, sua madre lo chiamo Cha-o-Ha, che vuol dire
Tra-gli-Alberi, perché l'aveva partorito in un bosco. Ma lui, una volta
adulto, decise di assumere il nome di suo padre, morto prematuramente:
Tashunka Wikto, che i bianchi tradussero in Crazy Horse, cioè Cavallo
Pazzo.
sua madre Coperta Sonante era figlia di un guerriero illustre, Bisonte Nero. Aveva i capelli insolitamente chiari per un indiano ed era di carattere schivo e odiava le fotografie, tanto che (a differenza
di altri capi indiani) di lui non esistono immagini sicure.
Faceva parte degli Oglala, una delle sette tribù dei Sioux, che in
realtà non si chiamavano così ma Lakota: Sioux (cioè "Mezzi Serpenti")
era un epiteto spregiativo coniato da indiani rivali.


Le sue parole......

"Il cane che lecca una mano non vede il coltello nascosta nell'altra."

"Abbiamo bisogno di una grande visione, e l'uomo
che l'avrà deve seguirla come l'aquila segue il profondo blu del cielo.
Io ero ostile all'uomo bianco... preferivamo la vita di caccia
alla vita di inutilità nelle riserve. Durante quei tempi non avevamo
cibo a sufficienza e non potevamo cacciare. Tutto quello che volevamo
era la pace ed essere lasciati soli. Arrivarono i soldati e distrussero
i nostri villaggi. Poi arrivò Custer... Dissero che noi lo massacrammo,
ma egli voleva fare la stessa cosa con noi. Il nostro primo impulso fu
di fuggire ma fummo circondati e dovemmo combattere."

"Noi non abbiamo chiesto a voi uomini bianchi di venire qui. Il Grande Spirito
ci diede questa terra perché ne facessimo la nostra casa. Voi avevate
la vostra. Non abbiamo interferito con voi. Il Grande Spirito ci affidò
un grande territorio per viverci, e bufali, cervi, antilopi e altri
animali. Ma voi siete arrivati; state rubando la mia terra, state
uccidendo la nostra selvaggina rendendoci difficile la sopravvivenza.
Ora ci dite di lavorare per mantenerci, ma il Grande Spirito non ci creò per faticare, bensì per vivere di caccia. Voi uomini bianchi siete liberi di lavorare,
se volete. Noi non vi ostacoliamo, e ancora chiedete perché non ci
civilizziamo. Non vogliamo la vostra civiltà! Vogliamo vivere come i
nostri padri e come i padri dei nostri padri."

(Morendo) "Di alla gente che non dipenda più da me adesso! "

"Non ero ostile all’uomo bianco. I bisonti ci fornivano cibo e pelli per
vestirci; preferivamo la caccia piuttosto che l’ozio, le liti o le
gelosie, e i frequenti periodi di fame passati nelle riserve. Ma Volpe
Grigia (il generale Crook) comparve tra la neve ed il freddo pungente e
distrusse il mio villaggio. Saremmo tutti morti di freddo e di fame se
non fossimo riusciti a ricatturare i nostri cavalli. Poi fu la volta di
Lunghi Capelli (Custer). Dicono che lo abbiamo massacrato, ma sarebbe
stato lui a sterminarci se non ci fossimo difesi e battuti fino alla
morte. "

"Non si vende la terra sulla quale la gente cammina."
eagle

Grazie Sorella per aver ricordato questo grande uomo.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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