Il significato esoterico del Natale

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shanti
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Il significato esoterico del Natale

Messaggioda shanti » 28/11/2008, 2:09

Ci risiamo....arriva Natale e io comincio a entrare in fibrillazione. Come i bambini.
Non vedo l'ora di mettere le lucine, di preparare albero e presepe, di fare i pacchettini, con piccole cose, ma scelte o costruite con amore. Di abbracciare gli amici, con l'amore di sempre, è vero, ma con la gioia di bambino nel cuore, con l'attesa di qualcosa di scintillante. Questo sarà un Natale speciale, si porterà via tanti guai e poco dopo ci regalerà un anno 11. Sento spesso dire...bisogna essere ogni giorno dell'anno come a Natale...Certo, ogni giorno dell'anno la nostra luce deve splendere, ma, per me, Natale è magico.
Non vedo l'ora di prepararmi a far nascere dentro di me qualcosa di nuovo e di sacro.
Ogni anno sono il tormentone del gruppo. Arriva la solita domanda, per tutti: "Cos'è per te il Natale?"
In questi anni le risposte sono cambiate, sono maturate e ho contagiato un po' tutti con il mio amore per questo momento sacro e importante a livello energetico. Ogni anno, dopo la fatidica domanda ricordo ...

IL SIGNIFICATO ESOTERICO DEL NATALE (scritto da Sabrina Parisi) Gesù è nato in Palestina duemila anni fa, ma questo è soltanto l’aspetto storico del Natale. L’apparizione del Cristo è soprattutto un evento cosmico: rappresenta la prima manifestazione della vita nella natura ed il principio di tutto ciò che esiste. Nel corso dell’anno il sole passa per i quattro punti cardinali (equinozio di primavera, solstizio d’estate, equinozio d’autunno, solstizio d’inverno). Nel corso di questi quattro periodi avvengono nella natura grandi trasformazioni, circolano potenti energie che influenzano la terra e tutti gli esseri che la popolano.

La Scienza Iniziatica, che ha studiato tali fenomeni, ha constatato che se l’uomo presta attenzione, si prepara e si mette in uno stato di armonia per ricevere quegli influssi, si possono realizzare in lui grandi trasformazioni. Il 25 dicembre rappresenta il momento in cui il sole è appena entrato nella costellazione del capricorno. Infatti il capricorno rappresenta simbolicamente le montagne e le grotte: è appunto nell’oscurità di una grotta (l’interiorità) che il Bambino Gesù può nascere. Per tutto il resto dell’anno la natura e l’uomo hanno svolto una grande attività. L’approssimarsi dell’inverno corrisponde alla sospensione di molte attività, i giorni si accorciano, le notti si allungano: è il momento della meditazione, del raccoglimento.

Queste attività consentono all’uomo di penetrare nella profondità del suo essere e di trovare le condizioni per la nascita del Bambino. Attorno alla data del 25 dicembre ha luogo nella natura la nascita del principio cristico (la luce ed il calore che trasformano tutto). Come vivono, invece, gli esseri umani le feste di Natale? Festeggiano gareggiando con ansia spasmodica nell’acquistare e regalare doni per ostentare ricchezza materiale, mangiando e bevendo smisuratamente a tavola. Si va in chiesa, si canta che Gesù è venuto a salvarci per poi continuare la vita di sempre. Questi comportamenti dimostrano quanto gli uomini siano inconsapevoli dell’importanza di questo evento in cui, una sola volta l’anno, le correnti divine si predispongono per creare le condizioni migliori affinché il Bambino Divino (la nuova vita) nasca in ogni uomo.

Occorre lavorare, studiare, superare i propri limiti affinché nasca una nuova coscienza che si manifesti come una luce interiore capace di scacciare le tenebre e di indicare la strada da seguire. Per molti non potrà essere più la stessa! Infatti Gesù non è soltanto un personaggio storico, ma rappresenta un simbolo che riveste le innumerevoli realtà della vita spirituale. Fino a quando l’uomo non possiederà in sé luce ed amore, il bambino Gesù non potrà nascere in lui: potrà attenderlo, festeggiarlo ma nulla di più. Se fosse bastata la venuta di Gesù sulla terra le guerre, le miserie, le malattie sarebbero già scomparse da tempo.

Certamente non si vuole negare che la nascita di Gesù abbia rappresentato un evento storico di grande importanza, ma l’essenziale sta negli aspetti cosmico e mistico della festa di Natale. La nascita del Cristo (sé superiore) rappresenta un avvenimento che si ripete ogni anno nell’universo (per alcuni è già nato, per altri nascerà fra poco, per altri non nascerà che fra qualche secolo), ma che si può verificare simbolicamente dentro di noi in ogni istante della nostra esistenza. Da secoli si ripete questa storia senza capirla, perché il simbolismo universale è andato perso.

Per esempio Giuseppe e Maria sono due simboli della vita interiore: il padre Giuseppe è l’intelletto, lo spirito dell’uomo, il principio maschile; la madre Maria è il cuore, l’anima, il principio femminile. Quando il cuore e l’anima sono purificati lo Spirito Santo (l’Anima Universale) sotto forma di fuoco (amore divino) viene a fecondare l’anima ed il cuore dell’essere umano e nasce il figlio. La stalla e la mangiatoia rappresentano le povertà dell’anima e le difficoltà che l’uomo incontra per raggiungere la spiritualità. E che cos’è la stella? È l’uomo stesso. Un pentagramma vivente che deve esistere in duplice forma (ciò che è in alto è come in basso e ciò che è in basso è come ciò che è in alto).

Quando l’uomo ha sviluppato in pienezza le cinque virtù (amore, saggezza, verità, giustizia, bontà) un altro pentagramma (la stella luminosa) lo rappresenta sui piani sottili. Quella stella che brillava sopra la stalla rappresenta appunto la luce cristica che ogni essere può far brillare dentro di sé. Anche i grandi capi religiosi (Melchiorre, Baldassarre e Gaspare) sentono che non sono ancora giunti a quel grado di spiritualità che credevano, per cui vanno ad apprendere, ad inchinarsi ed a portare in dono oro, incenso e mirra: l’oro significava che Gesù era re (il colore giallo è il simbolo della saggezza), l’incenso significava che era un sacerdote (l’incenso rappresenta il campo religioso, il cuore e l’amore), la mirra il simbolo dell’immortalità (ci si serviva della mirra per imbalsamare i corpi e per preservarli dalla decomposizione).

I Re Magi hanno quindi portato dei doni che hanno un legame con i tre mondi: pensiero, sentimento e corpo fisico. In quella stalla vi erano solo il bue e l’asinello. Perché? La stalla rappresenta il corpo fisico ed il bue, come il toro, anticamente è stato sempre considerato come il principio generativo (in Egitto, per esempio, il bue Apis era il simbolo della fertilità e della fecondità). L’asino, invece, rappresenta la personalità (la natura inferiore dell’uomo). Questi due animali erano là per servire Gesù. Quando l’uomo comincia a compiere su di sé un lavoro per la sua evoluzione, entra in conflitto con la sua personalità e con la sua sensualità. L’iniziato è appunto colui che è riuscito a dominare queste due energie ed a metterle a suo servizio, ma non le reprime in quanto sono energie straordinariamente utili se messe all’opera sotto il giusto controllo.

Il Natale dunque ci ricorda che il significato dell’esistenza umana è quello di risvegliare il sé inferiore al cospetto dell’anima e ciò avviene, all’inizio, mediante l’arte di vivere. Questo è un processo che comporta prove ed errori (spesso attraverso l’esperienza della sofferenza come illusione che infine conduce verso la verità immanente). Ciò è ottenuto gradualmente tramite un riorientamento dei desideri e, in una fase successiva, l’identificazione con il sé superiore. Sono molti gli individui che consapevolmente orientano la propria vita verso le finalità più alte: alcuni si stanno preparando, altri stanno già operando per raggiungere queste finalità. Sono individui che si sintonizzano sempre più con la propria anima e si allontanano da una realtà personale ed egoistica.





Ehi, ma per voi....Cos'è il Natale?
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Il significato esoterico del Natale

Messaggioda drago-lontra blu » 28/11/2008, 15:00

devo andare indietro nel tempo per trovare dove inizia il mio Natale. Dal giorno in cui sono nata, e per questo a casa nostra era un giorno di festa più che altrove. Ricordo le statuette di gesso che ogni anni erano da ridipinegere a mano, quelle rotte che incollavo, l'enorme presepio insieme con papà , le palline sull'albero di praline di cioccolata che mangiavo anzitempo di nascosto davanti a tutti.. i miei amati nonni.
Notate che non includo mia madre.
Natale, ho sempre cercato di tenere vivo il natale nel cuore dei miei, luci ovunque e tendine nuove, le tovaglie natalizie gli addobbi.
Mio marito non lo sente per nulla, mio figlio nemmeno, ma io e Barby facciamo grandi cose, e quello che amo è l'aria che si respira nel mondo. Migliaia di persone, milioni nello stesso istante per motivi diversi e che non hanno nessuna importanza fanno la stessa cosa: Sono più buoni. Parlano d'amore, mostrano compassione. Poi tutto svanisce e si torna al solito giro ma in quei giorni accade il vero miracolo. Un iniezione di puro amore gira intorno alla Terra. E' questo che io festeggio, quest'aria di magia, la vera magia del Natale.

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Mary
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Il significato esoterico del Natale

Messaggioda Mary » 28/11/2008, 17:43

Che bella domanda!!!
Non poteva capitare in una giornata migliore! Fuori si alterna la neve alla pioggia, la temperatura sfiora gli zero gradi e si desidera solo stare in casa, protetti come in un nido e…lasciarsi andare ai ricordi e al proprio sentire.
Allora, cos’è il Natale?
Per rispondere alla tua domanda, la prima tentazione è stata quella di cercare delle risposte attingendo a qualche libro della mia fornita biblioteca; ma, questa volta, ho scelto di ascoltare me stessa.
Anche per me il Natale è sempre stata, sin dall’infanzia, la festa del calore, della famiglia, degli affetti e dei….buoni propositi. Purtroppo questa atmosfera idilliaca, col passare dei giorni si affievoliva ed i quotidiani problemi avevano il sopravvento.
Da qualche anno però,anche in seguito ad eventi di sofferenza e solitudine, ho cercato di vivere questa festa in modo sempre più intenso, non tanto nella forma ma soprattutto interiormente.
Innanzitutto ho ripreso la tradizione del presepe che allestisco con assoluta calma e intensa partecipazione .Questo atteggiamento mi permette di ascoltare me stessa .
Ho così potuto comprendere che ad ogni Natale aggiungo una tesserina, come se stessi componendo un puzzle.
La tesserina di quest’anno è foriera di tanta gratitudine. Nonostante le quotidiane difficoltà ed i tempi per nulla facili, vivo la maggior parte delle mie giornate con serenità.
Mi sono recata, con mio marito ed altre splendide persone, a Mont Saint Michel e Chartres, due luoghi da anni nei miei sogni; questo grazie a te, Shanti .
Altri motivi di gratitudine: ho avuto la fortuna di conoscere“ persone speciali" , ho preso maggiore confidenza con il computer e internet e, grazie a questi mezzi, posso interagire con tanti amici quali siete voi; sto lasciando alcuni vecchi schemi tra i quali la “sindrome da crocerossina “, come la chiamo io. Infine, cosa non da poco per me, sto vincendo una fortissima fobìa che mi crea notevole disagio sin dall’infanzia.
Insomma, mi sembra di poter fare un bel presepe e di poter mettere, oltre ai tradizionali elementi, tanta, tanta gratitudine e speranza.
Grazie Shanti per avermi spronata ad ascoltarmi e grazie per il significato esoterico del Natale da te esposto.
Un abbraccio natalizio
Mariarosa



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shanti
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Il significato esoterico del Natale

Messaggioda shanti » 28/11/2008, 20:45

Cara Mariarosa
in quest’anno passato insieme, come nell’anno scorso, ti ho vista cambiare e fiorire come un bellissimo fiore.
Ho visto crescere la fiducia in te stessa, la determinazione e l’allegria nei tuoi occhi. Sei più decisa e forte. Uno dei motivi di ringraziamento in questo Natale, uno dei doni da mettere sotto l’albero, è la presenza tua e di Guido, la vostra amicizia, la fiducia che riponete in me e la voglia di andare avanti insieme. E quest’anno, nel tuo presepe …forse, ci sarà una bella penna ?
Grazie di tutto cara.


Cara Lontra, siamo proprio simili.
E quelle statuette del bue o della pecora che al posto delle zampe ha dei pezzetti di filo di ferro, perché il gesso, con gli anni se n’è andato? Allora che fai? Rifai le zampette col gesso, oppure sprofondi la statuina nel muschio così non si nota…..
Io sono come te, decoro la casa con grande amore e contagio tutti.
Guardo ogni anno gli stessi film di Babbo Natale, e ogni anno è come la prima volta.
La nostra alleanza è uno dei doni per cui dirò Grazie.


Insomma, quanti doni quest’anno! Se ne fossi capace, fareitante statuine con le vostre sembianze e le metterei nel mio presepe. Penso che lo farò, non sarete somiglianti, ma io saprò. Naturalmente Mario sarà vestito da indiano.
Potrò abbracciare molti di voi per Natale o dintorni, ma, un'altra persona speciale la raggiungerò a dorso di …Drago.
Un bacio a tutti, dal profondo del cuore. Shanti

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Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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