Sono uscita dagli schemi, schemi ben impostati, che non davano libertà ma davano sicurezza. Ero immersa nel fiume ma stavo aggrappata a un masso. Sì, il masso mi dava un solido appoggio, ma non vivevo il fiume.
Un giorno le mie mani, i muscoli tesi, hanno cominciato a fare troppo male e ho deciso, dopo molta sofferenza di lasciare quel masso.
Ho iniziato la discesa nel fiume impetuoso, senza più certezze, senza appoggio nè sicurezza alcuna. Venivo sballottata, la corrente a volte quasi mi faceva annegare, sbattevo sul fondo e, a volte, mi pareva di non potermi più rialzare. Ma, quando ho lasciato andare la paura, ho iniziato a fluire col fiume, ho iniziato a vedere la bellezza intorno a me, ad assaporare il viaggio, sostenuta dalla fede. Ho incontrato chi come me aveva lasciato il suo masso e, mano nella mano abbiamo iniziato a fluire insieme, senza essere il masso l'uno per l'altra.
Ora ci lasciamo condurre dal fiume, osservando e godendo del viaggio.
Non è facile, non abbiamo sostegni, nè sicurezza, ci inventiamo ogni giorno, abbiamo fede e, ogni giorno riceviamo doni. Stiamo vivendo, siamo liberi, e lo facciamo portando nella vita ciò che sappiamo e amiamo fare. A volte si piange, ci si preoccupa perché i soldi sono pochi, a volte la salute vacilla, ma stiamo vivendo e siamo liberi.
Le difficoltà sono come rami spezzati che galleggiano sul fiume, o rapide e cascate che devi cavalcare e allora....trattieni il fiato, affronti l'ostacolo, a volte ti fai male, ma impari come fare se ne incontri un'altro. Ogni tanto trovi una piccola isola e ti puoi riposare e poi si riprende il viaggio.
E si cavalca il fiume, che ci sta portando fino al mare. Fino a diventare il fiume, fino a diventare il mare.

Se avete storie da raccontare, se anche voi solcate il fiume della vita fuori dagli schemi, vi invito a raccontarvi...