E' immobile l'angoscia sullo scoglio
che frange inarrestabile corrente
lontano dalle rive e dalla meta
nel nome di un presente già svanito;
gli erosi altri scogli nel ricordo
ammaliano sospiri di rimpianto
quanta fatica trattenermi a ognuno
mentre il riflusso lacera caviglie.
Di questo fiume è poco che ho coscienza
nel suo da sempre scorrermi nel cuore
e adesso è imbarazzante il mio fermarmi
sapendo che alla fine so nuotare;
lascio la presa e le illuse certezze
- illumina la foce la mia spada -
devo soltanto emergere la testa
e abbandonarmi al corso in divenire.