Da: "Monte Cinque" di Coelho

Poesie, racconti, emozioni,... per nutrire l'Anima
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Oliviero Angelo
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Da: "Monte Cinque" di Coelho

Messaggioda Oliviero Angelo » 13/03/2010, 13:59

"...Per un po' di tempo rimasero lì, l'uomo e l'uccello, a contemplarsi. Elia ripensò di nuovo al gioco che aveva fatto quel mattino.
"Vorrei parlare con te, corvo. Stamattina pensavo che le anime hanno bisogno di nutrimento. Se la mia anima non è ancora morta di fame, ha ancora qualcosa da dire."
L'uccello era sempre lì immobile.
" E se ha qualcosa da dire, io devo ascoltarla. Perché non ho nessun altro con cui parlare", proseguì Elia.
Ed Elia, con la fantasia, si trasformò in corvo.
"Che cosa si aspetta Dio da te?" si domandò, come se fosse il corvo.
"Si aspetta che sia un profeta."
"E' quanto hanno detto i sacerdoti. Ma forse non è questo che il Signore desidera."
"Si, è questo che Egli vuole. perché un angelo mi è apparso nella falegnameria, e mi ha chiesto di parlare con Acab. Le voci che udivo nell'infanzia..."
"...che tutti odono nell'infanzia", lo interruppe il corvo.
"Ma non tutti vedono un angelo," ribatté Elia.
Questa volta il corvo non rispose. Dopo un po' di tempo l'uccello, o meglio, la sua stessa anima, che con il sole e la solitudine del deserto delirava, ruppe il silenzio.


(...)

Nota personale: e qui c'è un passaggio nel quale Elia ricorda una donna, sua amica, che faceva il pane e nel farlo ci metteva l'anima. Ricordò che lei gli disse che il lavoro era una maniera di esprimere la presenza di Dio e che quella stessa donna gli aveva fatto notare che anche lui quando lavorava sorrideva, perché nel lavoro riponeva il meglio della sua anima e in cambio riceveva saggezza. Il riuscire a parlare con i tavoli e le sedie che costruiva e riceverne risposte era dovuto a questo...]

(...)
"Mi è sempre piaciuto fingere di parlare con i tavoli e le sedie che costruivo. Questo non era sufficiente? Quella donna aveva ragione: quando parlavo con gli oggetti, mi capitava sempre di scoprire dei pensieri che non mi erano mai passati per la mente. Ma nel momento in cui cominciavo a capire che avrei potuto servire Dio in questa maniera, mi apparve l'angelo e... be', il resto della storia lo conosci."
" L'angelo ti apparve perché eri pronto," rispose il corvo.
"Ero un buon falegname."
"Faceva parte del tuo apprendistato. Quando un uomo cammina incontro al proprio destino, spesso è forzato a cambiare direzione. Altre volte le circostanze esterne sono più forti ed egli è costretto a diventare codardo, e a cedere. Tutto ciò fa parte dell'apprendistato."
Elia ascoltava con attenzione ciò che gli diceva l'anima.
"Ma nessuno può perdere di vista ciò che desidera. Anche se, in certi momenti, è convinto che il mondo e che gli altri siano più forti. Il segreto è questo: non desistere."
"Non ho mai pensato di essere un profeta," disse Elia.
"Lo hai pensato. Ma ti convincesti che era impossibile. O che era pericoloso. O che era impensabile."
Elia si alzò.
"perché mi sto dicendo delle cose che non voglio ascoltare?" urlò.
Spaventato dal movimento, l'uccello fuggì
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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 13/03/2010, 18:52

(...)


"Sono pronto," disse fra sé e sé. "Ho accettato di essere un profeta e ho fatto quanto di meglio potevo... Ma ho fallito, e adesso Dio ha bisogno di qualcun altro."
In quel momento una luce scese su di lui...
"Il fuoco del cielo!"
La luce, invece, si mantenne fissa davanti a lui. E una voce disse:
"Sono un angelo del Signore."
Elia si inginocchiò e avvicinò il viso alla terra.
"Ti ho già visto altre volte, e ho sempre obbedito all'angelo del Signore," rispose Elia, senza alzare il capo. "Che mi fa seminare solo sventure dovunque io passi."
Ma l'angelo proseguì:
"Quando tornerai in città, chiedi tre volte che il piccolo ritorni in vita. La terza volta il Signore ti ascolterà."
"Perché devo farlo?"
"Per la grandezza di Dio."
"Anche se ciò accadrà, ho già dubitato di me stesso. E non sono più degno del mio compito," rispose Elia.
"Ogni uomo ha il diritto di dubitare del proprio compito, e di abbandonarlo, di tanto in tanto. L'unica cosa che non può fare è dimenticarlo. Chi non dubita di se stesso è indegno, perché confida ciecamente nella propria capacità, e pecca di orgoglio. Benedetto colui che attraversa i momenti di indecisione."
"Pochi istanti fa, hai visto che io non avevo neppure la certezza che tu fossi un emissario di Dio."
"Và, ed esegui ciò che ti ho detto."


(...)
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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 14/03/2010, 1:22

(...)


Da quando l'israelita era entrato nella sua vita, tutto era cambiato. Persino la povertà era più facile da sopportare, perché quello straniero aveva risvegliato qualcosa che lei non aveva mai conosciuto: l'amore. Quando suo figlio era caduto ammalato, aveva lottato contro tutto il vicinato affinché lui rimanesse nella sua casa.
Sapeva che, per lui, il Signore era più importante di tutto quello che accadeva sotto i cieli. Era consapevole che si trattava di un sogno impossibile, giacché l'uomo che le stava davanti avrebbe potuto andarsene in quello stesso istante, versare il sangue di Gezabele e non tornare mai più per raccontarle ciò che era accaduto.
Lei avrebbe continuato ad amarlo, perché, per la prima volta nella vita, era consapevole di che cosa fosse la libertà. Avrebbe potuto amarlo anche se lui non lo avesse mai saputo. Non aveva bisogno del suo permesso per sentirne la mancanza, per pensare a lui tutto il giorno, per aspettarlo per la cena, e per preoccuparsi di ciò che si stava tramando contro uno straniero.
Questa era libertà: sentire ciò che il cuore desiderava, indipendentemente dall'opinione degli altri. Si era già battuta con gli amici e i vicini per difendere la presenza di quell'estraneo nella sua casa; non c'era bisogno che lottasse contro se stessa.
Elia bevve un altro po' di vino, si scusò e si ritirò nella sua camera. Lei uscì nella strada, si rallegrò vedendo il figlio che giocava davanti a casa e decise di fare una breve passeggiata.
Era libera, perché l'amore rende liberi.
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Anna Maria Stella

Da: "Monte Cinque" di Coelho

Messaggioda Anna Maria Stella » 14/03/2010, 11:13

Solo l'Amore spezza le catene ... chi è Amore è sempre libero!
Grazie Gladius


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