il rispetto ti cambia la vita

mariposa azul · Messaggioda **mariposa azul** » 28/03/2010, 10:51

Cara Aurora possa solo immaginare ciò che hai provato in quel momento, penso che sia la cosa più lacerante e dolorosa avere a che fare con l'indifferenza delle persone.
E' vero come dice Prema che l'aiuto, invadente aggiungo io, che alcuni offrono o meglio impongono può essere dannoso; che sia per esibizionismo e/o protagonismo o meno non lo so, qui si entra nel giudizio sul comportamento del singolo; di certo è mancanza di comprensione sui rischi che si stanno facendo correre all'altra persona. C'è mala fede quando anche l'intenzione è allineata sul comportamento che si sta attuando. Parlando con disabili che hanno avuto grossi incidenti invalidanti mi è stato detto che la maggioranza delle paralisi o semiparalisi è dovuta proprio agli inverventi post-incidente di gente inesperta o superficiale che hanno spostato l'incidentato procurandogli gravi lesioni che si sarebbero evitate con un intervento di personale esperto. Questi disabili, parlando in pubblico, hanno esortato tutti a non toccare l'incidentato, raccomandando persino a chi, eventualmente avesse avuto un incidente, di non farsi toccare da nessuno fino all'arrivo delle ambulanze.
Comunque scimmia o pesce il discorso è complesso non semplice e il rischio dell'indifferenza è sotto i nostri occhi tutti i giorni.
Mandiamo luce anche a questa situazione.

Messaggioda **shanti** » 28/03/2010, 13:13

Coniugare amore e saggezza, solo questo serve e solo nella saggezza del cuore vi è la risposta.....un sorriso, una carezza, curano l'anima, in attesa di chi si prenda cura del corpo, in modo giusto.
Non possiamo cambiare il mondo intorno a noi, ma possiamo cambiare noi stessi e il nostro modo di agire e di portare un messaggio di sostegno e di fratellanza.

Ospite · Messaggioda **Ospite** » 30/03/2010, 19:12

Qualche anno fa, alle Paraolimpiadi di Seattle, nove atleti, tutti mentalmente o
fisicamente disabili, erano pronti sulla linea di partenza dei 100 metri.
Allo sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti correndo, ma con la voglia di
arrivare e vincere. In tre correvano, un piccolo ragazzino cadde sull’asfalto, fece un
paio di capriole e cominciò a piangere. Gli altri otto sentirono il ragazzino piangere.
Rallentarono e guardarono indietro.
Si fermarono e tornarono indietro...
Una ragazza con la sindrome di Down si sedette accanto a lui e cominciò a baciarlo e a
dire: "Adesso stai meglio?" Allora, tutti e nove si abbracciarono e camminarono verso
la linea del traguardo.
Tutti nello stadio si alzarono, e gli applausi andarono avanti per parecchi minuti.
Persone che erano presenti raccontano ancora la storia. Perché?
perché dentro di noi sappiamo che: la cosa importante nella vita va oltre il vincere per
se stessi.
La cosa importante in questa vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta

rallentare e cambiare la nostra corsa.

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