So di essere immortale,
So che questa mia orbita non può essere percorsa
dal compasso di un falegname
So che non passerò come un cerchio di fuoco tracciato
nella notte da un bambino.
So di essere augusto,
Non mi tormento lo spirito per essere apprezzato
o per essere capito,
Mi accorgo che le leggi elementari non chiedono mai scusa,
Mi rendo conto che non faccio mai il passo più lungo
della gamba, dopo tutto.
Sono quel che sono, e questo è sufficiente,
E se nessun altro al mondo se ne accorge, sono contento,
E se tutti se ne accorgono sono ugualemente contento.
C'è un mondo intero che se ne accorge, e per me di gran lunga il più grande,
e questo sono io,
E se arrivo a capirmi oggi o tra diecimila
o dieci milioni di anni,
Posso accettarlo allegramente ora o, altrettanto
allegramente, posso aspettare.
