da: "Il ritorno del Profeta" di Hajjar Gibran

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Oliviero Angelo
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da: "Il ritorno del Profeta" di Hajjar Gibran

Messaggioda Oliviero Angelo » 20/11/2010, 19:41

(...)
Con la vista offuscata dal pianto, scorsi un intenso sfolgorio permeare la stanza e avvilupparmi nel calore. come ipnotizzato, mi volsi in direzione della luce e udii il dolce sussurro della voce di un angelo:


Il pozzo dell'amore che irriga il tuo giardino è a volte colmato dalle tue stesse lacrime.
Ed è bene che sia così, giacché non ci sono acque più pure delle preziose stille versate nei momenti di abbandono.
Le lacrime sono semi di gioia seminati dal medico della tua anima.
Puoi maledire la pozione del medico, ma la cura per la tua sofferenza la troverai nelle lacrime.
Piangi finché i semi di gioia non metteranno radici nelle viscere della tua anima.
Benedici la sofferenza, poiché indebolisce lo scudo che difende il tuo cuore indurito. Cedi al dolore, poiché l'armatura ti deve essere strappata, per mettere a nudo la tua forza innocente.
Meglio sarebbe che trovassi l'innocenza con la gioia anziché con il dolore. Ma quale gioia esiste che non conosce dolore? In verità, il dolore ti è necessario. Quando le tue aspettative si placheranno, la gioia ti innalzerà con pura delizia sino alle vette del puro amore.
Sii paziente, perché il tempo sa come mettere ali alle lacrime.
Il tuo dolore è bisogno di amore. Io sono l'amore di cui hai bisogno.
Bevi l'elisir della mia fonte eterna, così che un giorno il tuo cuore possa diventare una sorgente a cui si dissetino tutti coloro i cui sogni d'amore sono morti.



Asciugandomi gli occhi stupefatto e socchiudendo le palpebre nella luce accecante, scorsi la figura evanescente di un uomo, in piedi di fronte a me. Spaventato, parlai in tono difensivo: "Il mio cuore è lacerato e annego nella sofferenza. Chi sei tu per parlarmi d'amore, mentre verso nell'afflizione?".
Il messagero d'amore rispose:


Innumerevoli sono i nomi che porto, eppure io non ho nome né forma, sebbene ti appaia sempre in una sembianza familiare per attirarti a me.
Sono lo spirito che pulsa nel cuore di tutti gli esseri viventi.
Come il seme nel frutto, racchiudo i segreti della vita da prima dell'alba della creazione.
Il tuo dolore è il frantumarsi del seme che contiene la parte migliore di te stesso.
Solo il conflitto interiore ti permetterà di estendere i limiti del tuo essere.
Proprio come la farfalla si contorce per liberarsi dalla prigione della crisalide così da poter volare libera, il tuo viaggio sarà una metamorfosi dell'anima.
Grazie all'ancestrale istinto di sopravvivenza rinascerai e tornerai a rinascere così da poterti librare infine sulle ali luminose dell'amore.
Io sarò con te attraverso i secoli della rinascita proprio come tu rivivrai di stagione in stagione.


Mentre l'apparizione sfocata diventava più nitida, avvertii la presenza di mio fratello, sotto l'aspetto però di un uomo più vecchio, conosciuto soltanto in sogno. Egli proseguì:

Sono venuto a guidarti attraverso questa notte di angoscia, affinché tu possa intravedere la speranza oltre la caligine della tua mente annebbiata e del tuo cuore tormentato.
Sebbene tuo fratello sia scomparso, il suo spirito continua a vivere, unito per sempre all'eternità.
L'amore che condividevi con lui è al sicuro protetto per sempre dalle incostanti maree del tempo e della forma.
Tu e lui dimorate insieme in un reame invisibile, dove entrambi conoscete ciò che non vi è dato conoscere quaggiù.
E come tu sei rinato da quella sfera senza limiti di intensa luce, così accadrà a lui.
La ferita aperta del tuo cuore è la soglia verso un destino più alto, non lasciare che la tua angoscia oscuri la grandezza del privilegio che ti è concesso.
Tu sei qui per impregnare della luce della compassione questo mondo impantanato nella materia.
Attraverso questa prova dolorosa giungerai a considerare tutta l'umanità come consideravi tuo fratello.
Il tuo amore per lui è una piccola porzione del vasto amore che giace sopito dentro di te.
E in quest'ora, la più cupa per te, sei vicinissimo a varcare la porta dell'amore.
Quando tutto sembra perduto, ti trovi nella posizione più adatta per scoprire un tesoro inconcepibile.
E come realizzeresti il tuo pieno splendore, se non in un mondo che ti offre meno di quanto pretenda da te?
La tua luce sarà rivelata dall'oscurità stessa che ti circonda."



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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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